ODERZO (antica Opitergium, latino medioevale Ovedercium; A.T., 24-25-26)
Arrigo LORENZI
Luigi COLETTI
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Grossa borgata della provincia di Treviso che conta 3900 ab. (il comune 12.500) e sorge nella [...] condusse i profughi opitergini, dopo l'orrenda devastazione di Rotari nel 641, a Malidissa divenuta poi Eraclea in onore dell'imperatore d'oriente Eraclio, e infine Cittanova.
Oderzo fu devastata molte volte dagl'invasori; nel 373 dai Quadi e dei ...
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MAPPA (mappa)
Filippo TAMBRONI
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Antichità classica. - Era generalmente un panno, di solito di lino, che serviva o all'uso della tavola, come tovagliolo, o alla toletta e all'acconciatura del capo, [...] del circo.
È noto come il presidente dei giuochi o l'imperatore stesso desse il segnale dell'inizio delle corse col gettare un parola mappa, che - come si è visto - significa in latino "tovaglia" o "tovagliolo", si trova usata già dagli antichi ...
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NORMA (A. T., 24-25-26 bis)
Roberto ALMAGIA
Giuseppe LUGLI
Villaggio del Lazio meridionale (prov. di Roma), a 400 m. di altezza sui Lepini, a poche centinaia di metri dalle rovine di Norba. Il paese [...] situata nel territorio dei Volsci sopra una collina. Fu di origine latina, ma cadde poi in potere dei Volsci insieme con le città vicine vita di Norba fu di breve durata perché durante l'impero il sito fu abbandonato a causa del suo difficile accesso ...
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Con questo nome (bulla aurea) si suol chiamare, per antonomasia, la costituzione del 1356, con la quale l'imperatore Carlo IV (da lui si chiamò anche carolina), concludendo lo sviluppo già di fatto iniziato [...] opportuni formularî. La bolla, che consta di 31 capitoli in latino, fu pubblicata in due parti e momenti distinti; i primi la bolla d'oro rimase in vigore fino alla cessazione dell'Impero (1806), e per quello che riguarda la composizione del Collegio ...
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. Qualunque oggetto di piccole dimensioni che avesse forma arrotondata e convessa (in genere capocchie di chiodi ornanentali) era detto in latino bulla, per la somiglianza con le bullae (bolle) che si [...] collane o come braccialetti.
Dagli Etruschi l'uso della bulla passò ai Romani, dove rimase fino al sec. IV dell'Impero come distintivo proprio dei giovinetti di condizione patrizia, esteso poi ai figli di senatori, di cavalieri e, dopo la seconda ...
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RAIMONDO di Poitiers, principe di Antiochia
Angelo Pernice
Nacque nel 1099 da Guglielmo IX duca di Guienna e da Filippa di Tolosa. Nel 1135 si trovava alla corte di Enrico I, re d'Inghilterra, quando [...] il potere, in ciò sostenuta principalmente dal patriarca latino. R. vinse l'opposizione comprando l'appoggio del formare a spese dell'atābek di Aleppo. Nel 1138, infatti, l'imperatore, al quale si unirono Raimondo e il conte di Edessa, intraprese ...
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Questo termine designa, da solo, in italiano l'artefice del ferro o "fabbro ferraio", ma in latino, da cui la voce deriva, faber è seguito di solito da un epiteto che designa sia la materia lavorata (faber [...] centurie di fabri (cír. Livio, I, 43) comandate dal praefectus fabrum (fabrorum): titolo che perdurò anche sotto l'Impero, perdendo però allora il carattere di ufficio militare e potendo essere anche esclusivamente onorifico.
Per la lavorazione del ...
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. Durante il sec. X e i secoli successivi la parola κατεπάνω (lat. catepanus) viene usata nel linguaggio bizantino con significati ampî e molteplici. Essa indica talora gli alti comandanti militari di [...] "al disopra" e non già, come la intesero invece i Latini del Medioevo, da κατά e πᾶν ("sopra tutto", sopraintendente generale). dominazione spagnola.
Bibl.: G. Gay, L'Italia meridionale e l'Impero bizantino, Firenze 1917, p. 343 segg.; E. Mayer, ...
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Le canabae, villaggi di baracche, sorgevano presso i campi militari romani e sotto la loro protezione. Vi abitavano normalmente i vivandieri, i mercanti ambulanti e le donne. Quando i campi militari con [...] (1873), p. 299; (Gesamm. Schriften, VI, Berlino 1910, p. 176); E. Kornemann, De civibus Romanis in provinciis imperii consistentibus, Berlino 1891; A. Schulten, De conventibus civium Romanorum, Berlino 1892; id., Das Territorium legionis, in Hermes ...
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Storiografo, morto verso il 1212 a Lubecca. Crebbe sotto la guida di Enrico, futuro vescovo di quella città e già maestro in Hildesheim e in Brunswick, visse la maggior parte della sua vita a Lubecca, [...] A.), mandato da Federico I al Saladino nel 1175 (VII, 8). Per invito di Guglielmo, fratello dell'imperatore Ottone IV, A. tradusse anche in versi latini il Gregorius di Hartmann von der Aue.
Bibl.: Edizione di I. Lappenberg, in Mon. Germ. Hist., ed ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...