Rio de Janeiro
Capitale dell’omonimo Stato nel Brasile sudorientale, nata come centro della colonia di São Sebastião do Rio de Janeiro fondata nel 1565. Divenuta nel 1676 sede vescovile, R. de J. fu [...] 1808 la famiglia reale, fuggita dal Portogallo invaso. dall’esercito napoleonico, vi si stabilì con la corte; nello stesso anno, con del Brasile, fu la naturale capitale del nuovo impero e poi capitale federale della repubblica dal 1889 al ...
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enfiteusi
Diritto reale su un fondo altrui, in base al quale il titolare (enfiteuta) gode del dominio utile sul fondo stesso, con l’obbligo di migliorare il fondo e di pagare al proprietario un canone [...] in perpetuo, dietro la corresponsione di un vectigal. Nel Basso impero, sui terreni imperiali si affermò lo ius emphyteuticum (concessione a almeno il dominio eminente. Abolita nel codice napoleonico, fu invece accolta nel codice civile italiano del ...
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Secondogenito (Parigi 1808 - Chislehurst, Kent, 1873) di Luigi re d'Olanda, fratello di Napoleone I, e di Ortensia de Beauharnais. Personalità complessa e in parte enigmatica, in quanto erede della tradizione [...] portato al successo dalla forza persistente del mito napoleonico, alimentato dai risentimenti della Francia umiliata nel 1814 del regime autoritario e la nascita del cosiddetto impero liberale. Criticato dai cattolici per la politica perseguita ...
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Città e porto fluviale della Germania (163.286 ab. nel 2008), nel Land della Bassa Sassonia. Sorge sulla sinistra del fiume Hunte, presso il punto in cui da questo si stacca il Canale Ems-Hunte, circa [...] ducato nel 1777. I duchi, perduto lo Stato durante il periodo napoleonico, furono restaurati nel 1815 e ottennero anche il titolo granducale. Nel 1871 l’O. aderì all’Impero germanico. Al termine della Prima guerra mondiale, nel 1918, il granduca ...
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Ecclesiastico e uomo politico (Vého, Meurthe, 1750 - Parigi 1831). Sacerdote (dal 1775), imbevuto di gallicanismo giansenista, in corrispondenza tra gli altri con Scipione de' Ricci, fu deputato del clero [...] alla Convenzione, al Consiglio dei cinquecento, al Corpo legislativo e nel 1802 senatore). Contrario al concordato napoleonico, ostile all'Impero, durante gli ultimi anni di questo viaggiò molto in Germania e in Inghilterra. Sottoposto a vessazioni ...
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Insieme di tendenze dottrinali e di atteggiamenti politici, propri della Francia durante la monarchia, relativi sia all’estensione in Francia dell’autorità del capo supremo della Chiesa cattolica, sia [...] gallicane, 1639), P. de Marca (De concordia sacerdotii et imperii, 1641).
La monarchia, da parte sua, pur mantenendosi estranea da Pio VI.
Successivamente, le disposizioni del Concordato napoleonico (1801) sembrarono eliminare del tutto l’antico g.; ...
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Famiglia nobile della Turingia; prese nome dal castello di Wettin sul fiume Saale; da essa discende la dinastia dei re di Sassonia. Ebbe la contea di W. nel sec. 11º con Thimo. Enrico I, detto il Vecchio, [...] il Bellicoso (1381-1428), in cambio dell'aiuto concesso all'imperatore contro gli Ussiti, fu conferita da Sigismondo, dopo l'estinzione e napoleonico, dall'elettore Federico Augusto III, alleato della Francia. Ottenne (1806) da Napoleone la dignità ...
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Uomo politico (Bar-sur-Aube 1761 - Bagneux 1835); membro dell'Assemblea Legislativa nel 1791, il colpo di stato napoleonico gli aprì la strada degli onori: prefetto, poi ministro delle Finanze nel regno [...] di Vestfalia, nel 1810 fu creato conte dell'Impero. Ciò non gli impedì di salutare in Luigi XVIII il liberatore; ministro degli Interni nel governo provvisorio (1814), ebbe sotto il re la direzione generale della polizia e poi (1815) il portafoglio ...
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Uomo politico e storico (Montpellier 1767 - Bécheville, Yvelines, 1829). Fu intendente generale dell'esercito napoleonico (1805), conte dell'Impero (1809), ministro di stato (1811), diresse la preparazione [...] logistica della campagna di Russia. Entrato (1819) nella Camera dei Pari, fece parte dell'opposizione costituzionale. Accademico dal 1806, compose un'assai nota Histoire de la république de Venise (8 voll., ...
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Diplomatico magiaro (n. 1786 - m. Ratisbona 1866); dopo aver rappresentato l'Impero in importanti incarichi diplomatici durante il periodo napoleonico, dal 1815 al 1842 fu ambasciatore a Londra, dove ebbe [...] parte notevole nei negoziati che condussero all'indipendenza del Belgio (1830-31). Ministro degli Esteri nel ministero Batthyány agli inizî della rivoluzione del 1848, cercò invano di fare opera di mediazione ...
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napoleonico
napoleònico agg. (pl. m. -ci). – Dell’imperatore Napoleone I: vittorie, campagne n.; codice n.; impero n.; strategia n., degna di Napoleone, simile alla sua; spesso scherz., posa, attitudine n., peculiari di Napoleone o di suoi...
impero
impèro s. m. [lat. impĕrium, der. di imperare «comandare, essere a capo»]. – 1. letter. In senso ampio, potere assoluto, autorità piena, incontrastata: esercitare un i. dispotico; Nettuno aveva l’i. del mare, Eolo dei venti; più spesso...