Secondo re dell'imperoneobabilonese (604-562 a. C.), portò lo stato alla massima potenza. Si distinse come generale valoroso, sconfiggendo gli Egiziani nella battaglia di Carchemish (605). Salito al trono, [...] continuò le campagne di guerra all'Occidente, sottomettendo la Palestina e conquistando Gerusalemme nel 586; d'altro lato, con abile politica di amicizia verso i Medi, del cui re sposò una figlia, si assicurò ...
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Ultimo re dell'imperoneobabilonese (555-538 a. C.). Salito al trono a seguito di una rivoluzione, condusse una spedizione militare in Palestina per rafforzare i confini dell'impero e organizzò un'alleanza [...] particolare il culto del dio lunare Sin. Ciò gli alienò le simpatie del sacerdozio di Marduk, particolarmente potente in Babilonia. Quando (539) il re dei Persiani Ciro assalì e conquistò la capitale dell'impero, vi fu perciò accolto come liberatore. ...
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Fondatore dell'imperoneobabilonese, che regnò dal 625 al 605 a. C. Occupò la prima parte del suo governo a rendersi indipendente dagli Assiri, procedendo in seguito ad attaccare l'impero assiro stesso. [...] Si valse, in proposito, dell'aiuto dei Medi, la cui potenza si andava affermando con rapidità. Nel 612 fu conquistata Ninive. Il figlio di N., Nabucodonosor, che comandava l'esercito, mosse quindi contro ...
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Fondatore del primo grande impero persiano; della stirpe degli Achemenidi, succedette al padre Cambise, nel regno avito di Anzan in Susiana, il 558 a. C. Sua prima conquista fu la Media, ove nel 550 si [...] le province a oriente della Persia, sino al fiume Iassarte. Finalmente nel 539 vibrò il colpo decisivo all'imperoneobabilonese, entrando vittorioso in Babilonia, donde l'anno seguente permise ai Giudei deportati il ritorno in patria. Quando Ciro ...
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