L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I barbari
Alessandra Melucco Vaccaro
I barbari
Il termine deriva dal greco βάρβαρος (“straniero”); analogamente al [...] dalla presenza di animali sepolti accanto al guerriero.
Il ruolo delle invasioni barbariche nella caduta dell’Imperoromanod’Occidente, ritenuto centrale secondo orientamenti storiografici del passato, è oggi riletto alla luce di un più complesso ...
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Le invasioni barbariche
Paolo Delogu
Con la nozione di invasioni barbariche si designa l’ingresso di popoli provenienti dalla Germania e dall’Europa centro-orientale all’interno dei territori dell’impero [...] 476, quando un capo di milizie barbariche stanziate in Italia depose un imperatore già esautorato, ponendo definitivamente fine all’imperoromanod’Occidente.
Le invasioni barbariche costituiscono un evento capitale della storia europea non soltanto ...
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DECIO, Cecina Mavorzio Basilio
Filippo Burgarella
Nato certamente a Roma prima della caduta dell'Imperoromanod'Occidente (476), D. fu membro di una delle più antiche e potenti casate dell'aristocrazia [...] 'Italia e l'Imperod'Oriente fra gli anni 476 e 554 d. C., Bologna XX-XXII, 2; G. B. Picotti, Il Senato Romano e il processo di Boezio, in Arch. stor. ital -Empire, II, De la disparition de l'Empire d'Occident à la mort de Justinien (476-565), Paris- ...
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CICCAGLIONE, Federico
Mario Caravale
Nacque. a Riccia, presso Campobasso, il 1° nov. 1857 da Abele e da Vincenza de Paola. Iscrittosi alla facoltà di giurisprudenza dell'università di Napoli, s'interessò [...] . Oggetto della sua indagine è, perciò, "il diritto sorto e applicato in Italia" (Paradisi) dopo la caduta dell'Imperoromanod'Occidente, e in primo luogo il diritto dell'alto Medioevo, precedente la rinascita bolognese. Proprio in merito al diritto ...
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Foro Romano
Tommaso Gnoli
Il cuore pulsante di Roma antica
Nella civiltà romana, il foro era il punto d'incontro ufficiale dei cittadini di tutti i territori della Repubblica e poi dell'Impero: lì essi [...] mazzi di fiori in sua memoria.
Decadenza e rinascita del Foro Romano
In seguito alle invasioni barbariche e al crollo dell'ImperoRomanod'Occidente il Foro Romano conobbe un lento abbandono e - di conseguenza - un progressivo deterioramento degli ...
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Germania, storia della
Francesco Tuccari
Grande cultura e potenti eserciti
La Germania ha fatto parte per circa novecento anni ‒ dal 10° al 19° secolo ‒ del Sacro RomanoImpero, in un quadro di profonda [...] definito con l'espressione invasioni barbariche ‒ portò alla dissoluzione dell'ImperoRomanod'Occidente (476) e alla formazione di una serie assai ampia di regni romano-barbarici in Francia e nella Penisola Iberica (Franchi, Burgundi, Visigoti ...
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La fine del mondo antico
Andrea Giardina
Nel 476 d.C. l’imperatoreromanod’Occidente Romolo, detto già dai contemporanei, per la sua giovane età, Augustolo, il «piccolo Augusto», fu deposto e relegato [...] non si verificò (o si verificò in misura assai minore) nella parte orientale dell’impero, che riuscì a resistere.
La fine dell’imperoromanod’Occidente era stata dunque a lungo preparata da un progressivo deterioramento, scandito da traumi maggiori ...
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Francia, storia della
Francesco Tuccari
Il laboratorio politico d'Europa
Le origini della storia della Francia si possono far risalire all'epoca in cui i Franchi imposero il proprio dominio sulla Gallia [...] tuttavia, la penetrazione sempre più massiccia di popolazioni barbariche e la caduta dell'ImperoRomanod'Occidente (476) mutarono radicalmente questi equilibri. E tra i diversi popoli stanziatisi nella regione ‒ in particolare i Visigoti, i Burgundi ...
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VITALE
Giacomo Vignodelli
– Nacque nel Regno Italico e presumibilmente in area veneta, nel terzo quarto del secolo IX, da genitori a noi ignoti.
La sua prima attestazione certa è contenuta in un diploma [...] a cura di G. Cracco, Vicenza 1988, pp. 25-58 (in partic. pp. 27 s.); Id., Dalla caduta dell’ImperoRomanod’Occidente all’ImperoRomano-Germanico (476-1024), in Il Veneto nel Medioevo: dalla “Venetia” alla Marca Veronese, a cura di A. Castagnetti - G ...
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CASTELLANI, Carlo
Alfredo Serrai
Nato a Roma il 27 luglio 1822 da Giorgio e da Carolina Tabanelli, aveva studiato con l'ex gesuita padre L. M. Rezzi professore alla Sapienza di eloquenza latina e italiana [...] più importanti del C. in questi settori furono: Le biblioteche nell'antichità dai tempi più remoti alla fine dell'Imperoromanod'Occidente, Bologna 1884; Da chi e dove la stampa fu inventata? Ovvero stato presente della questione sul vero inventore ...
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occidente
occidènte s. m. [dal lat. occĭdens -entis (sottint. sol «sole»), part. pres. di occĭdĕre «tramontare», comp. di ob- e cadĕre «cadere»]. – 1. Una delle quattro direzioni cardinali, quella nella quale il sole tramonta; sinon. quindi...
impero
impèro s. m. [lat. impĕrium, der. di imperare «comandare, essere a capo»]. – 1. letter. In senso ampio, potere assoluto, autorità piena, incontrastata: esercitare un i. dispotico; Nettuno aveva l’i. del mare, Eolo dei venti; più spesso...