Usurpatore dell'Imperoromano (248-249 d. C.), al tempo di Filippo l'Arabo. Acclamato imperatore dalle truppe in Pannonia e in Mesia, fu poi ucciso dagli stessi soldati. ...
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Usurpatore dell'Imperoromano in Britannia dal 293 sino al 296 d. C., quando fu vinto e ucciso dalle truppe di Costanzo Cloro, presso Londra. ...
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Nelle provincie dell'imperoromano, nei municipî e nelle colonie il culto dell'imperatore Augusto fu esercitato fin da quando egli era in vita, ma, secondo il desiderio espresso dallo stesso imperatore, [...] venne associato al culto di Roma. Tale unione fu l'espressione ufficiale e popolare del lealismo delle provincie dell'imperoromano. Enti pubblici e privati cittadini, fra i più facoltosi, eressero a loro spese nei municipî templi e sacelli a Roma e ...
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. Sotto l'imperoromano Basti dipendeva giuridicamente da Cartagena e apparteneva alla categoria delle città stipendiarie. Non se ne conoscono le vicende sotto la dominazione dei Goti. All'epoca dell'invasione [...] degli Arabi fu conquistata da Abdelazin e cambiò il suo nome latino in quello di Batza, ma conservò la propria religione e i proprî usi e costumi. Dopo parecchi inutili tentativi, Ferdinando il Cattolico ...
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solido Moneta aurea del Basso Imperoromano, che dal 325 in poi fu coniata della massa di 4,55 g (= 1/72 di libbra): si cercò in tal modo di dare al mondo romano una moneta stabile. Il s. ebbe corso soprattutto [...] in Oriente, dove proseguì in età bizantina fino al 14° secolo. Nell’Alto Medioevo occidentale, il nome rimase in uso per indicare una moneta d’oro, di imitazione bizantina, che circolava nei regni barbarici. ...
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Primo elemento di toponimo dell’antico ImperoRomano, di origine militare. Tra i noti: C. Dimmidi, oggi Messaad (Algeria); C. Mattiacorum, sulla riva destra del Reno, di fronte a Magonza. ...
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Nell’amministrazione del tardo Imperoromano, colui che riferiva all’imperatore intorno alle suppliche dei cittadini, trasmetteva ai giudici i pareri dell’imperatore e svolgeva mansioni varie di segreteria. ...
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In origine, tributo in natura prelevato nell’Imperoromano. Dapprima esazione straordinaria, fu regolarizzata sotto Diocleziano, quando l’i. passò a significare ciascun anno di un ciclo quindicennale, [...] all’inizio del quale s’indiceva l’aliquota di tributi da prelevare su capita e iuga in ogni provincia dell’Impero. Introdotto nel 297-298, questo ciclo divenne, dal 4° sec. in poi, uno degli elementi cronologici più importanti nei documenti pubblici ...
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Cultura figurativa sviluppatasi nell'ambito dell'Imperoromano fra il 3° e il 6° sec. d.C., i cui caratteri antinaturalistici (sottolineatura degli effetti di chiaroscuro a scapito del modellato; sfalsamento [...] delle proporzioni; rinuncia alla prospettiva naturale per quella gerarchica nei rilievi) e l'accentuata espressività delle figure (risalto dei tratti individuali e rappresentazione patetica dei volti nella ...
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Usurpatore dell'Imperoromano (n. Corico, Cilicia, 325 d. C. - m. 366). Grazie alla sua parentela con Basilina, madre dell'imperatore Giuliano l'Apostata, salì ai gradi più elevati. Ebbe un alto comando [...] nella guerra persiana, che non fu condotta a buon esito, per cui venne allontanato dall'imperatore Gioviano. Nel 365 si fece proclamare imperatore a Costantinopoli, contro Valentiniano I e Valente, e s'impossessò della Tracia, della Bitinia e dell' ...
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impero
impèro s. m. [lat. impĕrium, der. di imperare «comandare, essere a capo»]. – 1. letter. In senso ampio, potere assoluto, autorità piena, incontrastata: esercitare un i. dispotico; Nettuno aveva l’i. del mare, Eolo dei venti; più spesso...
romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...