Teologo, filosofo e scienziato (Cues, Treviri, 1400 o 1401 - Todi 1464). N. è la più compiuta personalità filosofica del sec. 15º. Egli aveva assimilato tutto il sapere del suo tempo e nel corso della [...] 1423, il titolo di doctor decretorum. Dopo una breve visita a Roma, dove udì predicare s. Bernardino da Siena, si recò nel radicale riforma della società cristiana regolata dalla Chiesa e dall'Impero; il De pace fidei (1453), per richiamare la ...
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Scrittore latino di origine africana (Madaura 125 d. C. circa - Cartagine 180 d. C. circa). Narratore abilissimo, è una delle figure più singolari della letteratura latina; il suo stile, ricco di accorgimenti [...] ma soprattutto filosofia platonica. Viaggiò per l'Asia greca e fu anche a Roma. Tornato in Africa fu ospite, all'età di circa 30 anni, in è un raro documento dell'eloquenza giudiziaria sotto l'Impero e ci dà notizie preziose sugli usi giudiziari e ...
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Apologeta e scrittore cristiano (sec. 2º-3º d. C.). Considerato il padre della teologia latino-occidentale, che già allora si differenziava dalla grande speculazione teologica greco-orientale, fu uno dei [...] cui si hanno frammenti nel Digesto. T. fu anche probabilmente a Roma (ma si ignora quando e quante volte). La conversione al poi una parte decisiva nella storia del cristianesimo e dell'Impero, entra nella piena luce della storia. T. dette ...
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Musicista (Maiolati 1774 - ivi 1851); studiò dapprima con N. Bonanni, poi al conservatorio napoletano della Pietà dei Turchini con N. Sala e G. Tritto. Lasciato il conservatorio, passò a Roma (1795), dove [...] la prima volta nella sua forma originaria. Alla caduta dell'Impero ottenne il titolo di compositore drammatico del re e una pensione di quel momento di esaltazione eroica che collegava i ricordi dell'antica Roma alle imprese di Napoleone Bonaparte. ...
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Uomo di stato serbo (Zaječar 1845 - Belgrado 1926). Raggiunto il timone dello stato, P. impresse alla politica estera serba un orientamento russofilo. La sua politica era di tendenza nettamente antiaustriaca [...] opera degli Imperi Centrali (1915), P. trasferì il governo a Corfù; indebolito dalla caduta dell'impero zarista, dovette 1920), garantì la Iugoslavia dal revisionismo magiaro e col Patto di Roma (27 genn. 1924) regolò con l'Italia la questione di ...
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Poeta satirico latino (n. Aquino 55 d. C. - m. tra 135 e 140 d. C.). A Roma studiò retorica ed esercitò l'eloquenza sotto Domiziano, Nerva e Traiano fino a non molto dopo il 100. La notizia dell'esilio, [...] il 101 e il 132. In esse si riflette soprattutto la vita di Roma del periodo della sua giovinezza, quella dei tempi di Domiziano. L'avversione morale pagana; riebbe voga nell'ultimo periodo dell'Impero, quando la poesia latina ritornò ai suoi grandi ...
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Nome di alcuni santi:
1. Fondatore dell'ordine dei certosini (Colonia 1030 circa - od. Serra San Bruno, Catanzaro, 1101). Chiamato (1057) da Gervasio di Reims a dirigere la scuola di s. Cuniberto, diede [...] II, lo volle presso di sé, B. si recò (1091) a Roma: ma poco dopo fondava presso l'od. Serra San Bruno una nuova certosa V, parente dell'imperatore Corrado II, fu preposto di Golsar e capo della cancelleria italiana dell'impero (1027-34), quindi ...
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Imperatore romano d'Occidente (n. 384 - m. Ravenna 423). O. ebbe il titolo di Augusto nel 393 e, a soli undici anni, divenne erede dell'Impero Romano di Occidente, che resse sotto la tutela di Stilicone. [...] dei suoi partigiani a Pavia. Allontanato una prima volta da Roma col denaro, il visigoto Alarico, dopo aver proclamato imperatore e poi deposto il praefectus urbi Attalo, prese e saccheggiò Roma (410). A questa catastrofe seguì una certa ripresa, per ...
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Figlio (n. forse a Valenciennes tra il 1274 e il 1276 - m. Buonconvento 1313) di Enrico III, conte di Lussemburgo, e di Beatrice di Avesnes e di Beaumont. Scese in Italia (1311) per restaurare il potere [...] il papa e con il re di Francia. Poté pertanto cingere a Roma la corona imperiale il 29 giugno 1312 solamente grazie a un'azione d'Angiò, con la quale lo aveva privato, come vassallo dell'Impero, di tutti i suoi beni fra cui il regno di Napoli ...
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Imperatore romano (Italica, Spagna, 76 - Baia 138). Imperatore dal 117 al 138, la sua politica fu volta soprattutto al consolidamento delle frontiere dell'impero, che in quel periodo aveva raggiunto la [...] con la Porta, l'Olympièion, la Biblioteca, il Ginnasio, e molte altre costruzioni in varie città dell'impero. Egli stesso progettò il tempio di Venere e Roma sulla Velia.
Vallo di Adriano. Costruito nella Britannia da A. fra il 122 e il 127, era ...
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imperatore
imperatóre (ant. e poet. imperadóre) s. m. [dal lat. imperator -oris, der. di imperare «esercitare il supremo potere, comandare»]. – 1. a. Nell’antica Roma, denominazione che originariamente indicava chi era investito di una suprema...
imperiare
v. intr. [der. di imperio] (aus. avere), ant. – Imperare: dopo ... Lodovico, imperiò Lottieri dieci anni (G. Villani). ◆ Part. pres. imperiante, con funzione verbale e di agg.: non convenendo a’ principi e popolo imperiante le cose...