Figlio (n. 1125 - m. nel fiume Göksu, 1190) di Federico II, duca di Svevia, e di Giuditta, sorella di Enrico il Superbo, duca di Baviera, divenne duca di Svevia alla morte del padre (1147). Alla morte [...] La naturale alleanza tra il pontefice e i Comuni spinse l'imperatore ad un nuovo intervento contro Milano che fu rasa al suolo III si rifugiava presso i Normanni, F. occupò la stessa Roma, ma una violenta epidemia decimò il suo esercito e lo ...
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Famiglia nobile che trae origine dal medesimo ceppo degli Estensi, dei Malaspina, dei marchesi di Massa. Il nome venne alla famiglia da Oberto I (m. 1148), detto Pelavicino (v.), i cui possessi andavano [...] 1521); Sforza, signore di Busseto (1579) e soldato al servizio dell'Impero e di Venezia; e Ferrante Pallavicino (v.) n I P. (1668-76); Stefano (1608-1687), agente nel 1671-73 a Roma (la figlia sposò G. B. Rospigliosi); Gian Francesco (v.). Come ...
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Imperatore romano (n. presso Rieti 9 - m. Cutilie, Sabina, 79). Ricoperse le più alte cariche sotto Caligola e Claudio; alla morte di Nerone si trovava in Giudea, col compito di sottometterla. Fu acclamato [...] suo regno, seguito al biennio 68-69, nel quale si erano succeduti sul trono di Roma ben cinque imperatori, V. riuscì a riportare nell'Impero l'equilibrio politico, economico e sociale, realizzando una revisione del catasto e prendendo provvedimenti ...
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Ugo o Ugolino (n. Anagni - m. Roma 1241). Appartenente alla famiglia dei conti di Segni, venne creato cardinale (1198) da Innocenzo III, quindi fu eletto papa nel 1227. Preparato all'altissimo compito [...] svolgeva sul piano teorico e libellistico in quanto l'imperatore veniva identificato con l'Anticristo dalla curia mentre il 1241), per l'imminente avanzata di Federico da Grottaferrata su Roma. Durante la lotta G., che continuava a dirigerla senza ...
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Pubblicista e filosofo (Saint-Malo 1782 - Parigi 1854). Schierato dapprima su posizioni cattolico-tradizionaliste (ispirate al pensiero di J. de Maistre e L.-G.-A. de Bonald), divenne a partire dagli anni [...] sacerdotale e nel 1834 la sua disillusione verso la Chiesa di Roma esplode nelle già citate Paroles d'un croyant, in cui Peuple constituant, ma presto, con l'avvento del Secondo Impero, riprende le antiche battaglie antinapoleoniche. L'influenza di La ...
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Importante famiglia romana la cui vicenda è documentata con certezza dalla fine del sec. 10º. La potenza degli O. si affermò decisamente solo con Orso di Bobone (sec. 12º), parente di papa Celestino III, [...] V) e il conseguente trasferimento della curia pontificia ad Avignone. Intanto in Roma, nel sec. 14º, gli O. continuarono la loro opposizione all'Impero, impedendo, tra l'altro, l'ingresso a Roma di Enrico VII; e solo l'episodio di Cola di Rienzo li ...
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Secondo la tradizione, autore del terzo Vangelo canonico e degli Atti degli Apostoli; fu probabilmente di Antiochia e discepolo di Paolo che accompagnò fino a Roma. Il Vangelo di L., scritto probabilmente [...] diffusione del cristianesimo tra gli ebrei e i pagani dell'Impero romano. La Chiesa lo venera come martire il 18 ottobre per fedeli convertiti dal gentilesimo, non si saprebbe dire se a Roma o a Cesarea o altrove; la data di composizione è fissata ...
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Gerberto di Aurillac (n. 940 circa - m. 1003), di umile famiglia dell'Alvernia, educato nel monastero benedettino di Saint-Géraud ad Aurillac in Alvernia, fu affidato poi al conte catalano Borrel; avendo [...] cristiano. Questo programma, che teneva troppo poco conto delle basi tedesche dell'impero ottoniano e della situazione di Roma, subì un primo insuccesso, quando il contrasto locale tra Romani e Tivolesi fu causa di una insurrezione che lo costrinse ...
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Duca normanno (n. ca. 1015 - Cefalonia 1085). Figlio di Tancredi d'Altavilla, fra il 1046 e il 1077 conquistò tutta l'Italia meridionale, ponendo fine alla presenza bizantina e longobarda e ricevendo il [...] per allontanare l'ingerenza di Bisanzio e del Sacro romano impero dagli affari della Chiesa. Costituito il proprio Stato, R correre in aiuto di Gregorio VII assediato da Enrico IV a Roma, lo liberava conducendolo a Salerno, ma devastando (1084) prima ...
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Diacono romano (m. Siracusa 555). Vescovo dal 531, fu eletto pontefice nel 537 con l'appoggio di Belisario dopo la deposizione di papa Silverio. Il suo nome è legato soprattutto alla sua posizione esitante [...] convocato da Giustiniano (551), e quindi all'ingerenza dell'Impero nelle competenze della Chiesa, V. mostrò la sua contrarietà, (534) si fece garantire la successione dall'imperatrice Teodora e tornato a Roma (536), si mise alla testa della latente ...
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imperatore
imperatóre (ant. e poet. imperadóre) s. m. [dal lat. imperator -oris, der. di imperare «esercitare il supremo potere, comandare»]. – 1. a. Nell’antica Roma, denominazione che originariamente indicava chi era investito di una suprema...
imperiare
v. intr. [der. di imperio] (aus. avere), ant. – Imperare: dopo ... Lodovico, imperiò Lottieri dieci anni (G. Villani). ◆ Part. pres. imperiante, con funzione verbale e di agg.: non convenendo a’ principi e popolo imperiante le cose...