Patologia. - Importanza sociale delle malattie del cuore. - Negli ultimi decennî le affezioni cardiocircolatorie hanno assunto una notevole importanza sociale, che in alcuni paesi ha richiamato l'attenzione [...] è più complessa ed è costituita da un difetto strutturale interno del cuore che presenta pervietà anormali dei setti, impianti difettosi e restringimenti patologici dei grossi vasi. Tale malformazione, che nel più grande numero dei casi corrisponde ...
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Ortopedia
Gianfranco Fineschi
Antonio Di Lazzaro
Il termine ortopedia (composto del greco ὀρθός, "dritto", e παῖς, "fanciullo") fu coniato dal chirurgo francese M. Audry, nel 1741, per definire "l'arte [...] non più suscettibili di altre risorse terapeutiche. Si parla in questi casi di interventi di artroprotesi, vale a dire impianti di articolazioni artificiali. Tali interventi si attuano in due tempi tecnici operatori consecutivi: il primo è l'espianto ...
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DE VINCENTIIS, Carlo
Renato Di Ferdinando
Nacque a Napoli da Giuseppe e da Annunziata Carolina Castiglione il 19 ag. 1849. Educato, per i primi anni scolastici, presso i padri barnabiti di Caravaggio, [...] di lamine di vetro, sulla scia di J. N. R. von Nussbaum, G. Gradenigo, E. von Hippel, ecc. Tali impianti alloplastici erano allora operati in considerazione degli insuccessi registrati dai pionieri dell'eteroplastica, tra cui l'americano Kissam ...
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GUALLA (Guala), Bortolo (Bartolomeo)
Sergio Onger
Nato a Brescia il 15 luglio 1810 da Luigi e Giacomina Rottingi, nel 1835 si laureò in medicina all'Università di Pavia. Chirurgo condotto del Comune [...] od incomodi con sommario di prescrizioni igieniche per gli operaj (Brescia 1866), in cui elencò alfabeticamente tutti gli impianti produttivi che potevano essere ubicati in città e quelli che dovevano invece essere posti lontani dai centri abitati ...
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FICHERA, Gaetano
Salvatore Vicario
Nato a Catania l'8 marzo 1880 da Filadelfo, ingegnere, e da Anna Gallo, studiò medicina e chirurgia all'università di Roma, ove si formò alla scuola di illustri maestri: [...] , s. 2, XII (1926), pp. 247-270; Sulla mortalità per tumori maligniin Italia, ibid., XIII (1927), pp. 227-240; Impianti omoplastici feto-umani nel cancro e nel diabete, ibid., XIV (1928), pp. 434-477; Ulteriore contributo allo studio della terapia ...
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Folgorazione
Giancarlo Urbinati
Gli accidenti dovuti all'elettricità, e le lesioni che ne derivano, sono nel loro complesso denominati elettrotraumatismi; a seconda dell'esito fatale o non fatale, essi [...] alla prevenzione. Molte misure preventive sono state codificate in norme di legge, che fissano le caratteristiche degli impianti, regolano l'installazione delle apparecchiature e garantiscono la sicurezza del loro uso. Poiché le principali cause ...
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In chimica, composto derivante da un acido per sostituzione totale o parziale degli atomi di idrogeno ionizzabili con atomi di metallo o con altri cationi.
Nome usato correntemente per indicare il cloruro [...] incrostazioni nelle lingottiere, nei trattamenti termici di metalli ecc. È impiegato inoltre per preparare le salamoie degli impianti frigoriferi, come antigelo per strade e per ferrovie ecc. In agricoltura è impiegato come erbicida.
Estrazione
Le ...
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Elemento chimico bivalente di numero atomico 12, peso atomico 24,312, simbolo Mg, del 2° gruppo del sistema periodico.
Chimica
Generalità
È noto fin dal 1808, quando H. Davy ne descrisse la preparazione [...] resistenza alla corrosione. Sono costituiti da m. gli elettrodi usati per la protezione catodica dalla corrosione in impianti interrati, cisterne e in molti elettrodomestici. Le buone proprietà di resistenza all’attacco chimico e all’usura fanno ...
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urea Composto chimico, H2NCO−NH2, che si può considerare come l’ammide dell’acido carbammico o la diammide dell’acido carbonico.
Caratteri generali
L’u. rappresenta una delle forme a bassa tossicità [...] . Una possibile soluzione consiste nel separare i due gas e poi comprimerli, ma tale scelta comporta complessità d’impianto e costi di gestione elevati. È preferibile decomporre il carbammato senza abbassare la pressione totale del sistema, ma ...
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Recipiente destinato principalmente a contenere sostanze liquide.
Anatomia e medicina
In anatomia comparata, nome dato a organi o formazioni cave riuniti in sistemi e nei quali circolano o defluiscono [...] tubo capillare (➔ capillarità).
Tecnica
V. d’espansione
Recipiente che si inserisce nel punto più alto degli impianti di riscaldamento a termosifone, per permettere, in dipendenza della variazione di temperatura, la libera espansione e contrazione ...
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impiantamento
impiantaménto s. m. [der. di impiantare], non com. – L’operazione d’impiantare, in senso generico (per i sign. particolari è per lo più usato impianto).
impiantare
v. tr. [comp. di in-1 e piantare; cfr. lat. tardo implantare «piantare»]. – 1. a. In genere, collocare o inserire su base opportuna i varî pezzi di un congegno, gli elementi di una struttura, e sim., per iniziarne la costruzione:...