LAPARELLI, Francesco
Gerardo Doti
Nacque a Cortona il 5 apr. 1521 da Niccolò, morto nel 1547, di nobile famiglia come la moglie, della quale le fonti tramandano il casato, Ridolfini, e l'iniziale (N.) [...] e prestigiosi della sua carriera di architetto pontificio, partecipando alla progettazione e alla realizzazione di strutture difensive e impianti urbani dislocati nei territori dello Stato della Chiesa e a Malta.
I lavori più importanti compiuti in ...
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CANEDI, Gaetano
Giuliana Ricci
Gianfranco Spagnesi
Ingegnere ed architetto, nato a Bologna nel 1836 e morto a Roma prima del 14 luglio 1889. La sua biografia non è ancora stata ricostruìta. L'unico [...] si presenta estremamente ricco e articolato, il cui compito principale è quello di annullare la mancanza di un cortile interno. L'impianto generale, che dà luogo ad una fronte ad "U", esalta le qualità eclettiche del repertorio formale del C. che, in ...
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ALEOTTI, Giovan Battista, detto l'Argenta
Armando O. Quintavalle
Elena Povoledo
Nato ad Argenta (Ferrara) nel 1546. Architetto e ingegnere, fu dal 1571 fin oltre il 1593 al servizio del duca Alfonso [...] teatro in legno (semidistrutto da un bombardamento nel 1944), che, per la concezione, per la razionalità degli impianti - forma ovata, anfiteatro a gradini, due ordini di logge, scene mobili, attrezzature del palcoscenico - poteva ben considerarsi ...
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GIOVANELLI, Orazio
Chiara Felicetti
Figlio di Alessandro, notaio e vicario vescovile di Fiemme, nacque a Cavalese (nel Trentino) tra il 1586 e il 1592.
Alessandro, dopo un primo matrimonio nel 1568 [...] , bassanesche, ma soprattutto di Alessandro Varotari detto il Padovanino, che gli permisero di superare i rigidi impianti compositivi, ancora legati ai dettami postconciliari, in favore di una maggiore complessità rappresentativa. Ai nuovi modi ...
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COZZA, Francesco
Ludovica Trezzani
Nato a Stilo di Calabria (Reggio Calabria) nell'anno 1605 (Pascoli, 1736, p. 65) il C. risulta registrato a Roma, nella parrocchia di S. Andrea delle Fratte, dal 1631 [...] del Lanfranco viene interpretata in senso classicista dal C. che stabilizza intorno ad un asse di simmetria i dinamici impianti lanfranchiani e non ha seguito in opere immediatamente successive, come gli affreschi nella cappella di S. Giuseppe al ...
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LORENZI, Francesco
Alessandro De Lillo
Figlio primogenito di Lorenzo e di Francesca Ganassini, nacque nel 1723 a Mazzurega, nel Veronese.
L'anno di nascita del L., tardivamente tramandato dalla storiografia [...] sulle diagonali, e nelle quali l'arditezza degli scorci risulta spesso cautamente riequilibrata nel contesto di impianti scenografici di stampo veronesiano, secondo una declinazione provinciale del tiepolismo informata al gusto accademico della ...
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LEONORI, Aristide
Fabrizio Di Marco
Primo dei dodici figli di Raffaele e Anna Ianari, nacque a Roma il 28 luglio 1856. Dopo essersi diplomato presso il liceo E.Q. Visconti, frequentò i corsi di architettura [...] tra i modelli di S. Lorenzo fuori le Mura, per la facciata, di S. Maria in Cosmedin, per il campanile e di impianti paleocristiani per l'interno, con ampia collaborazione di B. Biagetti per la parte decorativa. Contemporaneamente il L. si dedicava al ...
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MANETTI, Domenico
Luca Bortolotti
Nacque a Siena, dove fu battezzato l'8 genn. 1609 (Rutilio Manetti, 1978, p. 56), figlio secondogenito di Lisabetta Panducci e di Rutilio, il più eccellente e quotato [...] decennio, allorquando la sua istintiva tendenza a mantenersi rigorosamente entro i confini degli stilemi paterni, tradotti in impianti compositivi statici e semplificati, non aveva ancora esaurito tutte le sue potenzialità espressive.
Nel 1643 il M ...
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FERRARI, Gaudenzio
Rossana Sacchi
Nacque a Valduggia, nella bassa Valsesia (prov. Vercelli), dal magister Lanfranco e da sua moglie, della casata dei Vinci (Vinzio). Sebbene l'attestato di morte del [...] Storia e arte, Milano 1983, pp. 197-215), il F. accentrò la struttura compositiva della parete introducendo un impianto prospettico coordinato e bilanciando la simmetria degli episodi, costruiti ricorrendo al modello di Spanzotti a Ivrea, alle stampe ...
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CAMPAGNOLA, Domenico
Lionello Puppi
Nacque nell'anno 1500, figlio "magistri Joannis theutonici cerdonis", come si deduce con tutta sicurezza da un più tardo, fondamentale documento che ci consegna anche [...] del Carmine trova accrescimenti e sigilla una dimensione formale inconfondibile caratterizzata da un'aspirazione alla grandiosità dilatata degli impianti e da chiavi aspre di segno e colore. Il tizianismo iniziale si prova scontato da un intento ...
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impiantamento
impiantaménto s. m. [der. di impiantare], non com. – L’operazione d’impiantare, in senso generico (per i sign. particolari è per lo più usato impianto).
impiantare
v. tr. [comp. di in-1 e piantare; cfr. lat. tardo implantare «piantare»]. – 1. a. In genere, collocare o inserire su base opportuna i varî pezzi di un congegno, gli elementi di una struttura, e sim., per iniziarne la costruzione:...