BAGLIONE, Giovanni
Carla Guglielmi Faldi
Nacque a Roma intorno al 1573 da Tommaso, fiorentino, e da Tommasa Grampi, romana. Dopo due anni non individuabili passati presso il fiorentino Francesco Morelli, [...] dagli angeli (del 1624, come si desume da un disegno preparatorio conservato al Louvre) che porta su un impianto carraccesco generici riferimenti formali al Caravaggio ed una qualità di colore neo-veneziana, derivata probabilmente dal Feti, certo ...
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GIOVANNI d'Alemagna
Maria Elena Massimi
Non si conosce la data di nascita di questo pittore attivo nella prima metà del Quattrocento, cognato e collaboratore del muranese Antonio Vivarini.
Problematica [...] esse, invece, è stato suggerito da Zeri (1971) il nome di Giovanni d'Alemagna. La complessità degli impianti architettonici, arricchiti da citazioni anticheggianti di derivazione padovana e toscana (Bisogni), è cosa nuova rispetto ai modesti fondali ...
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GIARRIZZO, Carmelo
Maria Viveros
, Figlio di Francesco e di Angela Ognibene, nacque a Piazza Armerina il 24 giugno 1850.
Come si ricava dagli scritti (alcuni dei quali di suo pugno) presenti nella [...] una serie di bozzetti preparatori (ibid., tavv. XIX-XXI): l'impaginazione generale della cupola risente dell'influenza degli impianti rococò di cui Palermo aveva numerosi esempi e che il G. conosceva bene per aver eseguito anche interventi di ...
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LOMI (Gentileschi), Aurelio
Luca Bortolotti
Nacque a Pisa il 29 febbr. 1556, secondogenito di Giovan Battista di Bartolomeo, orafo nato a Firenze ma trasferitosi con la famiglia a Pisa intorno alla [...] di Francesco I, questi primi cimenti del L. nel duomo di Pisa esibiscono una sicura capacità di gestire impianti compositivi di notevole complessità, uno speciale gusto per il particolare rifinito e soprattutto una rimarchevole tensione dinamica. Tra ...
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DE ANGELIS, Giulio
Giuseppe Miano
Nacque a Roma nel 1845 da Domenico e da Adelaide Agricola. Visse a Perugia fin dalla prima giovinezza: ad appena otto anni risulta infatti iscritto ai corsi dell'accademia [...] , da lui redatti peraltro in coppia con l'ing. S. Bucciarelli che ebbe mansioni tecniche nell'allestimento di impianti e servizi, erano stati "prescelti dietro pubblico concorso" (Misuraca, 1899) e furono approvati dalla commissione edilizia nel ...
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DE SIMONE, Nicolò (Nicolò Fiammingo, Nicolò Lo Zet)
Ileana Creazzo
Figlio di Simon Pietro, di cui s'ignora se fosse a sua volta pittore, originario di Liegi, come si desume dalla firma sul Baccanale [...] , chiesa di S. Maria Antesaecula), opere in cui la destinazione devozionale condizionò il pittore a inserire stilemi moderni in impianti ancora manieristici (cfr. Pugliese, 1984, pp. 214 s.). Del 1653 sono gli affreschi della cappella Cacace in S ...
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GRUAMONTE
Maria Grazia Ercolino
Non si conosce la data di nascita di questo scultore, e probabilmente anche architetto, attivo a Pistoia nella seconda metà del XII secolo.
La sua firma compare in un'iscrizione [...] uniformità tipologica e dimensionale tra struttura ed elementi scultorei è stata già sottolineata (Ascani). Si tratta di impianti basilicali a tre navate su colonne caratterizzati da uno spazio interno particolarmente ristretto e slanciato che sembra ...
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DANESE di Cecco (da Viterbo)
Enzo Bentivoglio
Dai documenti risulta capomastro e architetto attivo essenzialmente a Viterbo in un periodo di mezzo secolo, dal 1467 al 1518,anno della sua morte.
Il merito [...] pensare alla somiglianza con la costruenda basilica di S. Maria della Quercia) ed inoltre era stata "attualizzata" nel suo impianto planimetrico e in varie soluzioni funzionali e formali intorno agli anni dopo la metà del secolo sotto Pio II. Fatto ...
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PONTI, Giovanni
Fulvio Irace
PONTI, Giovanni (Gio). – Nacque a Milano il 18 novembre 1891 da Enrico e da Giovanna Rigone, in una famiglia molto rappresentativa della borghesia imprenditoriale lombarda.
A [...] di uffici per la Montecatini (1935-38) che Pagano definì «ordinata tastiera» evidenziandone la straordinaria modernità di impianti, di tipologia e di arredi che si misuravano in maniera adeguata ai problemi della standardizzazione, della regia di ...
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LUTI, Benedetto
Alessandro Serafini
Figlio di un artigiano fiorentino di nome Iacopo (Pascoli, p. 228), nacque a Firenze il 17 nov. 1666. Secondo Hugford (p. 61), il L. apprese l'arte del disegno e [...] il L. mette definitivamente a punto il suo linguaggio decorativo e celebrativo, sempre più orientato ad alleggerire i macchinosi impianti barocchi e a privilegiare di contro spazi aperti e luminosi. L'uso di timbri cromatici più brillanti e di ...
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impiantamento
impiantaménto s. m. [der. di impiantare], non com. – L’operazione d’impiantare, in senso generico (per i sign. particolari è per lo più usato impianto).
impiantare
v. tr. [comp. di in-1 e piantare; cfr. lat. tardo implantare «piantare»]. – 1. a. In genere, collocare o inserire su base opportuna i varî pezzi di un congegno, gli elementi di una struttura, e sim., per iniziarne la costruzione:...