Collettore delle imposte in Adramittio nella Misia (m. Efeso 722); pervenne al trono inopinatamente (716), acclamato dalle truppe del tema Opsìkion, ribellatesi ad Anastasio II, da esse deposto; le milizie [...] d'Asia non lo riconobbero e acclamarono imperatore Leone III l'Isaurico, che s'impadronì del trono e confinò T. in un monastero (717), dove morì ...
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Nell’antica Roma, l’appaltatore delle imposte (publicanus) che pagava allo Stato una certa somma come prodotto di una tassa, che poi esigeva per proprio conto. Se ne distinguevano vari tipi: publicani [...] repubblica. L’istituzione declinò con l’Impero a seguito della creazione di funzionari imperiali che riscuotevano direttamente le imposte.
Per la durezza con cui si rivalevano sui contribuenti delle somme anticipate allo Stato, i p. furono sempre ...
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telonai Nell’antica Grecia, gli esattori delle imposte indirette. Attestati nell’Atene del 5° e 4° sec. e in molte città ellenistiche, i t. ottenevano, acquistandolo dallo Stato, l’appalto della riscossione [...] di vari balzelli; erano liberi o meteci, spesso riuniti in collegi il cui capo era responsabile di fronte allo Stato ...
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vectigal Per gli antichi Romani l’equivalente delle odierne imposte indirette oppure il tributo o le entrate statali costituite dal provento di terre demaniali, miniere, boschi, saline ecc. Tra i vectigalia [...] veri e propri erano i dazi portuali e determinate tasse percentuali: la vicesima libertatis (5% sulla manomissione di schiavi), la vicesima hereditatis (5% sull’eredità), la centesima rerum venalium (1% ...
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Stamp Act Legge inglese del 1765, che stabilì l’estensione alle colonie americane delle imposte di bollo in uso in Gran Bretagna. Sollevò un vasto moto di protesta fra i coloni, che videro nello S. un [...] tentativo di sovvertire i loro diritti e le loro libertà. Un congresso delle colonie riunitosi a New York riaffermò il principio secondo il quale i coloni potevano essere tassati solo con leggi decise ...
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Laurier, Wilfrid
Statista canadese (Saint-Lin, Québec, 1841-Ottawa 1919). Deputato liberale (1874), ministro per le Imposte (1877-78), capo dell’opposizione (1887-96), infine primo ministro (1896-1911). [...] Legò le sorti del suo Paese a quelle britanniche, pur respingendo l’idea di un’organizzazione difensiva unitaria, e al contempo appoggiò l’immigrazione nel Canada occidentale. Cercò di equilibrare le richieste ...
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FARAVELLI, Giuseppe
Paola Caridi
Nacque a Broni (Pavia) il 29 maggio 1896 da Giovanni, esattore delle imposte, e da Maria Cambieri, donna brillante e raffinata. Cresciuto in una famiglia della media [...] borghesia di campagna, nell'atmosfera permeata dalla profonda cultura e dal mazzinianesimo della figura paterna, il F. compì i suoi studi liceali tra Voghera e Milano. Nell'ottobre del 1915 si iscrisse ...
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settina Nell’antica Firenze, il comitato di sette cittadini nominati dal governo per ogni contrada al fine di proporre imposte straordinarie. Anche, la proposta elaborata da questo comitato e l’imposta [...] stessa ...
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re‛āyā Nell’Impero ottomano, sino ai primi del 17° sec., i ‘sudditi’ che erano soggetti al pagamento delle imposte ed erano esclusi dalle cariche pubbliche. Successivamente nella pubblicistica europea [...] sui Turchi furono denominati r. i contadini cristiani in condizione di soggezione; a partire dal 18° sec. sino alle riforme del 1839 (quando il termine fu abolito), tutti i sudditi non musulmani ...
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imposta1
impòsta1 s. f. [propriam., part. pass. femm. di imporre «porre sopra»]. – 1. Ciascuno dei due sportelli, per lo più di legno, che all’interno, e più di rado all’esterno, della finestra sono posti in corrispondenza della superficie...
imposta2
impòsta2 (o impósta) s. f. [lo stesso etimo della voce prec.]. – Tributo che gli enti pubblici impongono, senza corrispettivo di alcun servizio (diverso perciò da tassa), a tutti i cittadini che si trovano in determinate condizioni,...