LAZZARI, Beatrice (Bice)
Sergio Cortesini
Nacque a Venezia il 15 nov. 1900, secondogenita delle tre figlie di Luciano, commerciante, e Francesca Rinaldo, di agiata famiglia di imprenditori edili e architetti. [...] frequentate in estate - nature morte, ritratti, muovendosi nel solco della "Scuola di Burano", che, guardando indietro all'impressionismo e, d'altro canto, alla tradizione colorista veneziana, privilegiava un dimesso realismo locale in una pittura di ...
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Kandinskij, Vasilij Vasil'evič
Bettina Mirabile
Lo spirito delle forme e la risonanza dei colori
Kandinskij è il pittore russo che, fra Ottocento e Novecento, ha aperto la strada alla pittura astratta. [...] uno stile che ricorda la pittura fatta di punti di colore degli artisti del pointillisme, l’ultima fase dell’impressionismo. Accosta colori vivaci come blu e rossi, gialli e viola, descrive i costumi della tradizione popolare russa, le acconciature ...
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Vedi CALIGOLA dell'anno: 1959 - 1994
CALIGOLA (G. Iulĭus Caesar Germanĭcus)
B. M. Felletti Maj
Nacque da Germanico e da Agrippina Maggiore, di cui fu l'ultimo figlio, nel 12 d. C. Lasciato da Tiberio [...] nella ritrattistica di C. una reazione all'arte tiberiana nel senso del pittorico e del naturalistico: un preannuncio dell'impressionismo neroniano. Bisogna però distinguere anzitutto i ritratti giovanili, che rientrano per l'età e per lo stile nella ...
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macchiaioli
Eugenia Querci
Luci e ombre della natura
Come per gli impressionisti, il termine macchiaioli viene adottato dalla critica dell’Ottocento con intenti ironici, per indicare un gruppo di artisti [...] di luce e pittura all’aria aperta
Quale innovazione propongono i macchiaioli? Come poco più tardi gli impressionisti (impressionismo), essi desiderano dedicarsi alla pittura all’aria aperta. Fino a quell’epoca, infatti, i quadri di paesaggio ...
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BEDA, Francesco
Remigio Marini
Nacque il 29 nov. 1840 a Trieste. Studiò a Vienna con Karl von Blaas: cominciò come pittore di soggetti storici e ritrattista ma, come avvenne. anche per il concittadino [...] il 1876 da M. Fortuny: fu quel colorismo, specioso ed esteriore che in quel tempo attrasse in una specie di falso impressionismo buona parte della pittura italiana. Ed ecco quei "miniati e agghindati" quadretti di cui parla Benco e che H. Holland (in ...
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Pittore (Grasse 1732 - Parigi 1806). Fu il massimo riferimento artistico prima della Rivoluzione e si dedicò soprattutto alla pittura di piccoli quadri, garbati nel disegno e nel colore. Trattò soggetti [...] 'avvento del Neoclassicismo, l'arte di F. fu rivalutata sul finire del secolo scorso, soprattutto per merito dei Goncourt, che videro in essa un precorrimento dell'impressionismo e la più tipica e nobile espressione del gusto francese del Settecento. ...
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BIGNAMI, Vespasiano (pseudonimo Vespa)
Alberto Lorenzi
Nacque a Cremona il 18 ott. 1841 da Giacomo, apprezzato violinista e direttore d'orchestra, e da Teresa Fiocchi. Rivelò presto attitudini artistiche, [...] cominciò a dedicarsi massimamente alla pittura verso il 1865, e i suoi quadri, che rientrano nell'ambito dell'impressionismo lombardo, traducendo le conquiste di contemporanei maggiori, gli meritarono ampi riconoscimenti.
Nel 1869, con la Lezione di ...
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BRASS, Italico
Anna Barricelli
Nacque a Gorizia il 14 die. 1870 da Michele e da Maria Happacher. Studiò per tre anni a Monaco di Baviera sotto la guida del pittore paesista Karl Raupp. Trasferitosi [...] E. Zorzi (in XXIV Biennale di Venezia,Catal., Venezia 1948, pp. 49 s.), fanno del B. anche un epigono dell'impressionismo. Fu pure ritrattista notevole: il Ritratto di mia moglie fu premiato (1900) con medaglia di bronzo all'Exposition universelle di ...
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GATTO, Saverio
Andreina Ciufo
Nacque a Reggio Calabria il 15 ag. 1877 da Nicola e dalla messinese Concetta Caruso.
Lo scarso rendimento scolastico del ragazzo indusse il padre, un piccolo armatore locale, [...] e immediato, fuori dalle convenzioni. Frequenti, nelle recensioni critiche, sono i richiami a Rodin, a M. Rosso, agli impressionisti, come anche ai primitivi del Quattrocento italiano e alla scultura greca arcaica (L. Giusso, in Giornale della sera ...
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BAZZARO, Leonardo
Paolo Mezzanotte
Nacque il 13 dic. 1853 a Milano, da Ambrogio, commesso in un negozio di stoffe, che poi rilevò e gestì in proprio, consentendo in tal modo ai figli Leonardo ed Ernesto [...] la maggior parte dell'anno. Si spense a Milano il 2 nov. 1937.
È considerato un vivace esponente dell'impressionismo lombardo, dedito a ricerche cromatiche e luministiche, ma sfuggito alle lusinghe del divisionismo; i volumi, nella prima maniera del ...
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impressionismo
s. m. [dal fr. impressionnisme]. – 1. Corrente artistica, la più vitale e rinnovatrice della pittura nel sec. 19°, che deriva il suo nome dall’epiteto spregiativo (impressionnistes, e questo dal titolo di un quadro di C. Monet,...
impressionabile
impressionàbile agg. [der. di impressionare]. – 1. Di persona facile a impressionarsi, a lasciarsi turbare e mettere in ansia da impressioni suscitate da cose o fatti del mondo esterno: una donna, un ragazzo molto i.; fantasia,...