DE TIVOLI, Serafino
Lidia Reghini di Pontremoli
Nacque da Abramo Samuel, negoziante, e Fortunata Moro, a Livorno, nel marzo 1825. Nel 1836 la famiglia si trasferì a Firenze, ove il D. frequentò la scuola [...] , E. Manet, A. Renoir, A. Sisley; il D. vide le loro opere ma recepì epidermicamente la portata ideologico-espressiva dell'impressionismo, ripetendo stancamente un certo gusto per i giochi d'acqua opalescenti; esempio ne è L'antica pescaia a Bougival ...
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LIARDO, Filippo
Maria Viveros
Nacque a Leonforte, presso Castrogiovanni (l'odierna Enna) il 1° maggio 1834 da Salvatore, cardatore di lana, e Rosalia Pappalardo. In tenera età andò a vivere con la famiglia [...] nazionale, Carteggi vari, 470, 36) da Anzio, dove si trovava "in compagnia del principe Borghese" per dipingere "varie impressioni". Questo prova come egli non avesse mai interrotto i contatti con l'ambiente fiorentino e, in particolare, con ...
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PAJETTA, Guido
Francesco Franco
PAJETTA, Guido (Azzone Paolo Giuseppe). – Nacque a Monza l’8 febbraio 1898 da Augusto e da Pellegrina Fabbiani, in una famiglia di pittori veneti: il nonno Paolo (1809-1879) [...] , nella prima metà degli anni Sessanta, realizzò alcune marine improntate a uno spiccato lirismo, che rivela anche l’eco dell’impressionismo monetiano (ripr. in Crispolti, 2009, p. 703 s.). Nel 1963 espose presso la galleria del Lauro a Milano (poi ...
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DISEGNO
C. A. Petrucci
R. Bianchi Bandinelli
Base del d. è la linea, la quale non esiste né in natura né nel senso. L'occhio infatti percepisce macchie di diverso colore e di diversa intensità luminosa [...] attraverso parziali scoperte, raggiunse grandissima intensità col Velázquez e rese possibile, due secoli dopo, l'avvento dell'impressionismo. Nell'arte greca si arrivò per questa via alla pittura compendiaria, che viene documentata dalle fonti per ...
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LANFREDINI, Alessandro
Rossella Canuti
Nacque a Firenze il 1° nov. 1823 da Tommaso, "magnano" (artigiano in minuti lavori in ferro) e Teresa Muschiora Silli. Nel 1838 venne ammesso all'Accademia di [...] Pisa tra Settecento e Novecento (catal.), a cura di M.G. Burresi, Pisa 1999, pp. 159-163; I Macchiaioli prima dell'impressionismo (catal.), a cura di F. Mazzocca - C. Sisi, Venezia 2003, pp. 13, 74, 84; U. Thieme - F. Becker, Künstlerlexikon, XXII, p ...
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Filosofia
Nella filosofia scolastica, l’attribuzione di una realtà oggettiva ai concetti universali. Nella filosofia moderna, ogni dottrina che consideri l’oggetto della conoscenza come esistente in sé, [...] r.; mentre alcune delle sue istanze più avanzate sono raccolte da pittori come E. Manet e dal nascente impressionismo, si afferma una tendenza più propriamente naturalista. La fedeltà fotografica, la predilezione per aspetti patetici o bozzettistici ...
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Termine usato per designare, criticamente e cronologicamente, una produzione artistica e architettonica sviluppatasi in Italia e nel resto d’Europa nel corso del sec. 17°.
Arte e architettura
Dalla fine [...] produzione secentista, associata a cattivo gusto, vacuità e artificiosità, mancanza di dignità morale e formale. La rivalutazione del b. ha coinciso con lo studio di H. Wölfflin e l’apporto critico del simbolismo e dell’impressionismo del sec. 19°. ...
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Marco Bussagli
Futurismo
«È dall’Italia che noi lanciamo per il mondo questo nostro
manifesto di violenza travolgente
e incendiaria col quale fondiamo
oggi il futurismo»
(Filippo Tommaso Marinetti)
Il [...] rinnovare se non cercando lo stile del movimento, cioè rendendo sistematico e definitivo come sintesi quello che l’impressionismo ha dato come frammentario, quindi di analitico. E questa sistematizzazione delle luci e delle compenetrazioni dei piani ...
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MAFAI (Mafai Volpe), Mario
Flavia Matitti
Nacque a Roma il 12 febbr. 1902 da Eleonora De Blasis, originaria di Città Sant'Angelo presso Pescara, e da padre ignoto.
Il cognome Mafai, d'invenzione, gli [...] (p. 4): "Rimangono le misture più esplosive. Proprio sul confine di quella zona oscura e sconvolta dove un impressionismo decrepito si muta in allucinazione espressionista, in cabala e magia, stanno difatti i paesini sommossi e di virulenza bacillare ...
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NUDO
G. Becatti
Nell'arte antica, come nell'arte di tutti i tempi, il n. non può considerarsi quale un aspetto a sé stante del fenomeno estetico, così come non possiamo isolare quello del panneggio, [...] estranea a necessità di glorificazioni dinastiche, superando il modulo miniaturistico minoico-miceneo, rifuggendo da un disinvolto impressionismo e iniziando a costruire l'immagine umana con razionale organicità e con struttura monumentale, l'arte ...
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impressionismo
s. m. [dal fr. impressionnisme]. – 1. Corrente artistica, la più vitale e rinnovatrice della pittura nel sec. 19°, che deriva il suo nome dall’epiteto spregiativo (impressionnistes, e questo dal titolo di un quadro di C. Monet,...
impressionabile
impressionàbile agg. [der. di impressionare]. – 1. Di persona facile a impressionarsi, a lasciarsi turbare e mettere in ansia da impressioni suscitate da cose o fatti del mondo esterno: una donna, un ragazzo molto i.; fantasia,...