Pittore francese (Le Havre 1877 - Forcalquier, Basses-Alpes, 1953). Dopo un'infanzia difficile riuscì a studiare a l'École des beaux-arts di Le Havre, e poi a recarsi, con una modesta borsa di studio, [...] a Parigi (1901), ove seguì dapprima i corsi di P. Bonnat e studiò la pittura impressionista; quindi, vivamente colpito dalla mostra di V. van Gogh (1901) e venuto a contatto con H. Matisse (1905), divenne anch'egli fauve con grande originalità di ...
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Pittore (Roma 1897 - ivi 1982). Fece parte col padre Amedeo detto Momo (n. 1874 - m. 1922) dei XXV della Campagna romana. D'impostazione tonale, in paesaggi e nature morte procede con una tavolozza vibrante [...] e luminosa, che rivela un'ascendenza in A. Spadini e ancor più nella rimeditazione toscana della lezione post-impressionista che fa capo ad A. Soffici. Eseguì affreschi nel complesso della "Repubblica dei ragazzi" presso Civitavecchia (1946-48). ...
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Scrittore tedesco (Würzburg 1867 - Malang, Giava, 1918). Viaggiatore, pittore, drammaturgo, narratore e, soprattutto, lirico, fu vicino per un certo tempo al gruppo di Stefan George. Ebbe largo successo [...] che rendeva accessibili a un pubblico non molto differenziato temi proprî della letteratura decadente, antinaturalistica e impressionista: Ultra-Violett (1893), Die geflügelte Erde (1910), Raubmenschen, romanzo d'ambiente messicano (1911), Die acht ...
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Scultore (Intra 1866 - Suna 1938), figlio del principe Pëtr e di madre statunitense. Dopo un breve periodo di studio a Milano presso E. Bazzaro, completò la sua formazione da autodidatta, acquistando una [...] certa fama come animalista e ritrattista; soggiornò in Russia (1897-1905) e dal 1906 a Parigi, dove ritrasse con sensibilità impressionista alcuni tra i più noti personaggi dell'epoca (Robert de Montesquiou, 1907, Parigi, Musée d'Orsay); tra il 1914 ...
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Pittore ungherese (Kaposvár 1861 - ivi 1927). Studiò all'accademia di Monaco (1884), poi a Parigi (dove visse dal 1884 al 1902) con M. Munkácsy. Amico di A. Maillol, P. Bonnard, É. Vuillard, fu membro [...] del gruppo dei Nabis; nel 1902 tornò in Ungheria. Autore di quadri di genere, paesaggi e ritratti, resi con tocco impressionista e ampia sintesi plastica (Budapest, Galleria d'arte moderna: Donna a letto, 1892, Autoritratto, 1927, ecc.), eseguì anche ...
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BARRICELLI, Maurizio
Anna Barricelli
Figlio di Michelangelo, avvocato, nacque a Benevento il 17 luglio 1874; iniziò gli studi nella città natale sotto la guida di Achille VianeW, della scuola di PosilEpo, [...] e completò la preparazione a Napoli nell'Accademia di belle arti con Filippo Palizzi e Domenico Morelli. Fu impressionista e divisionista e partecipò attivamente alla vita artistica del tempo sia come pittore sia come giomalista. Fondò La parola ...
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Pittore italiano (n. Stia, Arezzo, 1939). Profondamente legato alla campagna e ai suoi paesaggi, ha ereditato la passione per la pittura dalla madre. Gli oli su tela e su carta, così come gli acquarelli, [...] colpiscono per la spontaneità della pennellata e per le forme fluide, tanto da essere stati definiti impressionisti. Q. infatti usa la tecnica impressionista per immortalare la campagna italiana e i suoi protagonisti. ...
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Pittore francese (Parigi 1858 - ivi 1941). Formatosi presso lo xilografo H. Th. Hildebrand (1824-1897) e all'Académie Suisse, lavorò per numerose riviste (L'Illustration, Graphic, ecc.). In contatto con [...] e H.-E. Cross, amico di C. Pissarro, L. partecipò dal 1887 ai Salons des Indépendants. L'adesione alla poetica neo-impressionista si attenuò dopo il 1890 mentre le sue idee, che traspaiono anche dalle tematiche affrontate (Fonderia, 1899, Otterlo ...
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FERRONI, Guido
Alexandra Andresen
Nacque a Siena il 19 febbr. 1888 da Ferruccio e Guglielma Nucci. Autodidatta, non seguì studi artistici regolari ma, stabilitosi a Firenze, frequentò la scuola libera [...] la prima volta nel 1910 alla mostra della Società promotrice di belle arti di Firenze.
Dopo un esordio d'intonazione impressionista, di cui restano opere e bozzetti dalle tinte fredde e chiare e dai densi impasti materici (Marina, 1910 circa, Firenze ...
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Pittore (Niendorf, Oldenburgo, 1849 - Hagen 1938). Studiò prima a Berlino, poi all'accademia di Weimar dove poté continuare a dipingere grazie all'interessamento dell'arciduca. Le sue prime opere mostrano [...] ); in effetti solo più tardi, attraverso l'amicizia con H. van de Velde, ebbe modo di conoscere l'arte francese impressionista e postimpressionista. Importante anche per la maturazione del suo stile fu la scoperta delle opere di van Gogh del museo ...
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impressionista
s. m. e f. [dal fr. impressionniste] (pl. m. -i). – Rappresentante, seguace dell’impressionismo, in arte figurativa, in letteratura, in musica: gli i. francesi. Anche in funzione appositiva: i pittori, gli scrittori, i poeti...
impressionabile
impressionàbile agg. [der. di impressionare]. – 1. Di persona facile a impressionarsi, a lasciarsi turbare e mettere in ansia da impressioni suscitate da cose o fatti del mondo esterno: una donna, un ragazzo molto i.; fantasia,...