IMPRESSIONISMO
R. Bianchi Bandinelli
− Il termine i., che talvolta si trova usato per taluni aspetti dell'arte dell'antichità, è entrato nell'uso della critica artistica nel 1874 a seguito della mostra [...] fu poi assunto dagli artisti stessi.
Questi, partendo da una concezione veristica, si proponevano appunto di fissare sulla tela le impressioni coloristiche ottiche ed emotive che la natura dava all'artista in un determinato momento e ciò mediante una ...
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Orientamento artistico che si diffuse nei primi decenni del Novecento, avendo come centro d’irradiazione la Germania, come reazione al naturalismo e all’impressionismo. Si concretizzò in diverse correnti, [...] a fatti letterari e con l’e. cominciò quella crisi dei linguaggi artistici che caratterizzò il 20° secolo. Contro l’impressionismo, «arte dell’istante», l’e. fa valere l’istanza soggettivistica: il mondo è una proiezione del soggetto, lo spazio è ...
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Termine, usato per la prima volta (1872-73) dal critico P. Burty, per indicare l’interesse per il Giappone e l’influenza della sua arte sui movimenti artistici europei tra la metà del 19° sec. e la Prima [...] , curata dal collezionista e mercante Samuel Bing (1838-1905), della rivista Le Japon artistique (1888-91).
Impressionisti e postimpressionisti furono attratti dai valori cromatici e spaziali delle xilografie giapponesi. I primi ripresero le linee ...
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Pittore olandese (Ladtorp 1819 - Grenoble 1891). Le sue prime opere sono nel gusto della scuola paesistica dell'Aia, ma, passato in Francia, subì fortemente l'influsso di Corot, di Boudin e dei pittori [...] , morì nel manicomio di Grenoble. Pur avendo egli esercitato un profondo ascendente sull'impressionismo, la sua visione è di fatto libera dalle teorie degli impressionisti, radicata nella più alta tradizione olandese. Fra le sue opere conservate a ...
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Museo d'arte fondato nel 1974 a Malibù, presso Los Angeles, dal petroliere e finanziere statunitense J.P. Getty (1892-1976), mecenate eccentrico che accumulò nel corso della sua esistenza un'imponente [...] 6º sec. a. C.; replica romana dell'Eracle di Scopa; statua bronzea, lisippea, trovata in mare presso Ancona, ecc.) e di arte francese del 18º secolo (per lo più mobilio e arredamento); dipinti dal 15° al 18° sec.; quadri di impressionisti francesi. ...
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TOOROP, Jan Theodoor
G. I. Hoogewerff
Pittore e disegnatore. Nato nel 1858 a Purworedjo (Giava) da genitori olandesi, morto a L'Aia nel 1928. Venne in Olanda all'età di 14 anni. Alunno dell'Accademia [...] dove risiedette fino alla morte. La sua ispirazione è essenzialmente spirituale. Giovane si accosta agli impressionisti (James Ensor) e ai neo-impressionisti, conservando tuttavia nella sua opera il riflesso della natura e dell'arte di quell'isola ...
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Pittrice (Bourges 1841 - Parigi 1895), dopo studî rigorosi di disegno, si avvicinò a H. Fantin-Latour e a J.-B.-C. Corot, con il quale cominciò a dipingere a diretto contatto con la natura. Cognata e ammiratrice [...] e sfumate (Il Ballo, 1879, Parigi, Louvre; Julie Manet, 1893, Parigi, Musée Marmottan; L'Ortensia, 1894, Parigi, Louvre; ecc.). In stretto contatto con gli impressionisti, dal 1874 partecipò alle mostre del gruppo ottenendo un discreto successo. ...
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MONET, Claude-Oscar
Louis Gillet
Pittore, nato a Parigi il 14 febbraio 1840, morto a Giverny (Eure) il 6 dicembre 1926. A Le Havre, dove trascorse l'infanzia, conobbe E. Boudin e scoprì per caso le [...] complementari. Ma si può anche dire che contro il M. s'è appuntata tutta la reazione sintetica, seguita così presto all'impressionismo e rappresentata, fin da prima del 1890, dai nomì di Cézanne, Cros, Seurat, Gauguin e van Gogh. Forse le più solide ...
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SEMEGUINI, Pio
Italo FALDI
Pittore, nato a Quistello di Mantova il 31 gennaio 1898. Ebbe una giovinezza agitata da interessi sociali; dopo un soggiorno in Svizzera, frequenti viaggi a Parigi e un tirocinio [...] tardo ottocentesco dominante nella provincia veneta.
Attraverso il ripensamento dei primitivi e degli orientali, la lezione degli impressionisti e di Cézanne, il S. arriva a una pittura di estrema castigatezza formale, diradata in toni delicati ...
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Scrittrice nata a Weimar nel 1859, visse a lungo a Costantinopoli perché sposata a F. Arndt che si fece poi musulmano, assumendo il nome di 'Omar ar- Rashīd Bey. Fu tra le autrici di romanzi più ammirate. [...] bontà. Fu una tra le voci di quel tempo sorte contro la morale borghese. Formalmente va unita agl'impressionisti, pur accostandosi al simbolismo e alla poesia dei neoromantici.
Opere principali: Der Rangierbahnhof (1896); Halbtier/ (1899); Isebies ...
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impressionabile
impressionàbile agg. [der. di impressionare]. – 1. Di persona facile a impressionarsi, a lasciarsi turbare e mettere in ansia da impressioni suscitate da cose o fatti del mondo esterno: una donna, un ragazzo molto i.; fantasia,...
impressionante
agg. [part. pres. di impressionare]. – Che impressiona, che spaventa, che provoca turbamento: uno spettacolo, una sciagura i.; un i. delitto; un i. precipizio; in espressioni enfatiche, che colpisce fortemente, o desta sensazione,...