Parola che può trovarsi apposta al principio o alla fine dei libri per i quali, a norma del Codex iuris canonici (can. 824-828), è necessaria la licenza di pubblicazione da parte dell’autorità ecclesiastica. ...
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IMPRIMATUR
È la parola latina ("si stampi") apposta dal vescovo competente a un libro che gli sia stato sottoposto per la censura ecclesiastica e sia da lui approvato. Può essere stampata o in principio [...] o in fine del libro. V. censura; indice ...
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Buonanni, Vincenzo
Carlo Dionisotti
, Scrittore (sec. XVI); autore di un Discorso sopra la prima cantica del divinissimo theologo Dante d'Alighieri del Bello nobilissimo fiorentino, intitolata Comedia, [...] Firenze 1572 (Imprimatur del 15 ottobre). Altro di lui non resta, se non poche poesie volgari e latine (alcune nella raccolta per le Esequie del divino Michelangelo, Firenze 1564, e nel Tempio della divina signora donna Geronima d'Aragona, Padova ...
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Index librorum prohibitorum
Vittorio Frajese
Il Principe e i Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio furono stampati per la prima volta a Roma, nel 1531-1532, sotto la protezione e l’egida della [...] Sede apostolica. Lo stampatore infatti non ottenne solo l’imprimatur papale, l’autorizzazione a stampare i testi, ma anche il ‘privilegio di stampa’, quel diritto esclusivo alla loro pubblicazione per un determinato numero di anni che costituiva una ...
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TOALDO, Giuseppe. –
Ilaria Ampollini
Nacque l’11 luglio 1719 a Pianezze, in provincia di Vicenza, da Giovanni Battista e da Elena Barbieri di Breganze, primo di sette figli.
Entrato nel seminario vescovile [...] Galileo Galilei, in corso di ristampa presso la tipografia seminariale: Toaldo assolse il compito egregiamente, ottenendo anche l’imprimatur per il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo. Nel 1743, il nuovo vescovo di Padova, Carlo Rezzonico ...
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TITI, Placido
Ugo Baldini
– Nacque a Perugia il 25 dicembre 1603. Non si hanno notizie dei suoi genitori.
Dal Medioevo un ramo della famiglia apparteneva al patriziato perugino, ma non è certo che fosse [...] la stampa dovette sostare fino al 1650.
Negli esemplari del 1647 mancano il parere di un censore ecclesiastico e l’imprimatur, che Titi chiese a stampa già avviata. Il riferimento del titolo a meteorologia, medicina, nautica e agricoltura alludeva ai ...
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TYRRELL, Georce
Mario Niccoli
Teologo modernista inglese nato a Dublino il 6 febbraio 1861, morto a Storrington (Sussex) il 15 luglio 1909. Anglicano, si convertì al cattolicismo nel 1879, e l'8 settembre [...] ; Oil and wine, 1900, quest'ultimo ammesso solo alla circolazione privata, avendo la curia di Westminster negato l'imprimatur) come anche gli articoli che egli andava pubblicando fin dal 1896 sulla rivista, dei gesuiti inglesi, The Month (articoli ...
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Bibbia: la diffusione
Mario Cignoni
La situazione religiosa
La diffusione della Bibbia in Italia risente della situazione religiosa e culturale del Paese, situazione che si è formata nel corso dei secoli, [...] sia di ostacolare l’opera costante e metodica dei colportori, sia di continuare a distruggere e emarginare le Bibbie prive di imprimatur. Dopo un momento di apertura e di speranze all’inizio del Novecento in concomitanza con l’opera della Pia Società ...
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DEL VECCHIO, Bonaiuto
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Pesaro il 9 apr. 1818, ma non c'è nessuna certezza su questa data che, a parere di alcuni, andrebbe spostata indietro di cinque anni.
Anche sulla famiglia [...] prime pubblicazioni del D., una raccolta di Terzine ... intorno ad alcuni sacri subbietti (Bologna 1847), oltre a recare l'imprimatur della curia bolognese, trattava con accenti mistici, cui per la verità non corrispondeva non solo un qualche afflato ...
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MENGHINI, Tommaso
Adelisa Malena
– Nacque ad Albacina di Fabriano, nei pressi di Ancona, presumibilmente negli anni Venti del XVII secolo.
Entrato nell’Ordine dei frati predicatori come allievo del [...] libri di provenienza veneziana. Osservò inoltre puntigliosamente la regola dell’invio a Roma dei frontespizi di opere in attesa di imprimatur, anche nel caso di autori illustri come il vescovo di Jesi P.M. Petrucci, verso il quale manifestava stima e ...
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imprimatur
v. lat. [3a pers. sing. del cong. pres. passivo di imprimĕre, nel sign. mod. di «stampare»; quindi «si stampi»], usato in ital. come s. m. – Parola apposta dal competente vescovo, o più spesso per delega dal suo vicario generale,...
nihil obstat quominus imprimatur
‹nìil òbstat ku̯òminus ...› (lat. «nulla osta a che si stampi»). – Formula che viene stampata in principio o alla fine di libri, fogli o immagini editi con la prescritta licenza dell’autorità ecclesiastica...