MALATESTA
Davide Ruggerini
Dinastia di stampatori, attiva a Milano dalla fine del XVI sino a tutto il XVIII secolo. L'arte tipografica fu tramandata di padre in figlio, e fino a tutto il secolo XVII [...] (pp. 75 s.). Si deve a Pandolfo la più antica edizione de Le sottilissime astuzie di Bertoldo, di G.C. Croce, con imprimatur del 22 ott. 1606, se si esclude una precedente bolognese (o veronese) del 1605, di cui non è stato finora reperito alcun ...
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MASTROFINI, Marco
Donato Tamblè
– Nacque a Montecompatri, presso Roma, il 25 apr. 1763 da Paolo e da Domenica Moscatelli.
Intorno ai dieci anni, avendo dimostrato ingegno e inclinazione allo studio, [...] e il papa acconsentì previo un nuovo esame da parte di un collegio di revisori, che si concluse nel 1816 con un secondo imprimatur. Oltre al secondo tomo, di cui fu bloccata la stampa, il M. preparò anche un terzo tomo, che denominò Metaphyisicae ...
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MAZZOLARI, Primo
Carlo Felice Casula
– Nacque a Boschetto, frazione di Cremona, il 13 genn. 1890, da Luigi e Grazia Bolli.
Il padre, un contadino piccolo affittuario, per mantenere la numerosa famiglia [...] Papa (ibid. 1942) e Della fede (scritto nel 1943, ma pubbl. postumo a Vicenza nel 1961) fu rifiutato l’imprimatur ecclesiastico, mentre il più significativo, Impegno con Cristo (Pisa 1943), denunciato al S. Uffizio, fu censurato. Nell’estate del 1943 ...
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PEZZA ROSSA, Giuseppe.
Luca Carotti
– Nacque a Formigosa, nei pressi di Mantova, il 10 luglio 1811 da Angelo e Maria Pedretti.
Dopo aver seguito la sua vocazione religiosa ed essere stato ordinato [...] nota e originale, dal titolo Lo spirito della filosofia italiana. Ragionamento. Pubblicato a Mantova senza imprimatur, questo testo conteneva posizioni radicali e racchiudeva gli esiti più originali della speculazione pezzarossana.
Obiettivo dello ...
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MALVEZZI, Ludovico (Lodovico)
Clizia Carminati
Figlio primogenito di Marc'Antonio e di Giovanna di Filippo Castello (o De Castro), gentildonna fiamminga. La sua nascita va collocata non oltre i primi [...] ai confini con la Serenissima, da dove firmò la dedicatoria del Diogene, la cui stampa risulta infatti affrettata e priva di imprimatur. L'anno dopo fu bandito capitalmente e condannato per lesa maestà con l'accusa di aver assoldato nello Stato della ...
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La storia del c. nei primi anni del 21° sec. risulta incentrata su tre fondamentali aspetti: le vicende relative al doping, in più casi sfociate in drammatici fatti di cronaca; le figure di alcuni ciclisti [...] il proprio lavoro anche in termini di diritti economici e ora chiamati a ricevere una sorta di indesiderato imprimatur dalla federazione internazionale, dovendo però versare in cambio una percentuale sui loro guadagni.
Alcuni punti della riforma ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Le accademie scientifiche del Seicento
Antonio Clericuzio
Le accademie italiane del Rinascimento costituiscono un prodotto della cultura umanistica, del mecenatismo dei principi e del policentrismo [...] i Lincei nel creare la sede napoletana dell’Accademia e cercò di ottenere per mezzo di Cesi e dell’Accademia l’imprimatur per la Taumatologia e la Chirofisonomia. All’Accademia furono ascritti, tra gli altri, due personaggi di spicco della cultura ...
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GIMMA, Giacinto
Cesare Preti
Nacque a Bari il 12 marzo 1668 da Giovanni e Antonia Catalano. Di origini modeste - il padre era calzolaio - perse la madre e due sorelle quando era ancora in giovane età, [...] e dei censori, di nomina promotoriale, incaricati di vagliare le produzioni letterarie degli associati per la concessione dell'imprimatur accademico, e quindi strumenti per l'attuazione della politica culturale del primo.
Alla fine del giugno 1696 il ...
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BALLERINI, Antonio
Egidio Papa
Nacque a Medicina (Bologna) il 10 ott. 1805, da agiata famiglia. Il 13 ott. 1826, dopo aver compiuto gli studi umanistici, filosofici e teologici a Bologna, entrò nella [...] il gesuita Pio Melia, sotto lo pseudonimo di Eusebio Cristiano, aveva scritto contro la filosofia del roveretano con I'imprimatur concessogli da un vescovo toscano, ma negatogli invece dal generale della Compagnia. Ciò nonostante, alla risposta del ...
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LONGO, Alberigo
Valentina Gallo
Nacque da Francesco sul finire del XV secolo a Nardò, nel Salento. Le notizie intorno ai primi decenni della sua vita sono tramandate unicamente dai biografi successivi, [...] raccolta allestita da Campeggi e della spedizione della medesima ad A. Caro, affinché ottenesse da G. Della Casa l'imprimatur per la stampa. È presumibile che la produzione poetica in volgare del L. sia proceduta parallelamente allo studio della ...
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imprimatur
v. lat. [3a pers. sing. del cong. pres. passivo di imprimĕre, nel sign. mod. di «stampare»; quindi «si stampi»], usato in ital. come s. m. – Parola apposta dal competente vescovo, o più spesso per delega dal suo vicario generale,...
nihil obstat quominus imprimatur
‹nìil òbstat ku̯òminus ...› (lat. «nulla osta a che si stampi»). – Formula che viene stampata in principio o alla fine di libri, fogli o immagini editi con la prescritta licenza dell’autorità ecclesiastica...