MAZZOLARI, Primo
Carlo Felice Casula
– Nacque a Boschetto, frazione di Cremona, il 13 genn. 1890, da Luigi e Grazia Bolli.
Il padre, un contadino piccolo affittuario, per mantenere la numerosa famiglia [...] Papa (ibid. 1942) e Della fede (scritto nel 1943, ma pubbl. postumo a Vicenza nel 1961) fu rifiutato l’imprimatur ecclesiastico, mentre il più significativo, Impegno con Cristo (Pisa 1943), denunciato al S. Uffizio, fu censurato. Nell’estate del 1943 ...
Leggi Tutto
PEZZA ROSSA, Giuseppe.
Luca Carotti
– Nacque a Formigosa, nei pressi di Mantova, il 10 luglio 1811 da Angelo e Maria Pedretti.
Dopo aver seguito la sua vocazione religiosa ed essere stato ordinato [...] nota e originale, dal titolo Lo spirito della filosofia italiana. Ragionamento. Pubblicato a Mantova senza imprimatur, questo testo conteneva posizioni radicali e racchiudeva gli esiti più originali della speculazione pezzarossana.
Obiettivo dello ...
Leggi Tutto
MALVEZZI, Ludovico (Lodovico)
Clizia Carminati
Figlio primogenito di Marc'Antonio e di Giovanna di Filippo Castello (o De Castro), gentildonna fiamminga. La sua nascita va collocata non oltre i primi [...] ai confini con la Serenissima, da dove firmò la dedicatoria del Diogene, la cui stampa risulta infatti affrettata e priva di imprimatur. L'anno dopo fu bandito capitalmente e condannato per lesa maestà con l'accusa di aver assoldato nello Stato della ...
Leggi Tutto
GIMMA, Giacinto
Cesare Preti
Nacque a Bari il 12 marzo 1668 da Giovanni e Antonia Catalano. Di origini modeste - il padre era calzolaio - perse la madre e due sorelle quando era ancora in giovane età, [...] e dei censori, di nomina promotoriale, incaricati di vagliare le produzioni letterarie degli associati per la concessione dell'imprimatur accademico, e quindi strumenti per l'attuazione della politica culturale del primo.
Alla fine del giugno 1696 il ...
Leggi Tutto
BALLERINI, Antonio
Egidio Papa
Nacque a Medicina (Bologna) il 10 ott. 1805, da agiata famiglia. Il 13 ott. 1826, dopo aver compiuto gli studi umanistici, filosofici e teologici a Bologna, entrò nella [...] il gesuita Pio Melia, sotto lo pseudonimo di Eusebio Cristiano, aveva scritto contro la filosofia del roveretano con I'imprimatur concessogli da un vescovo toscano, ma negatogli invece dal generale della Compagnia. Ciò nonostante, alla risposta del ...
Leggi Tutto
LONGO, Alberigo
Valentina Gallo
Nacque da Francesco sul finire del XV secolo a Nardò, nel Salento. Le notizie intorno ai primi decenni della sua vita sono tramandate unicamente dai biografi successivi, [...] raccolta allestita da Campeggi e della spedizione della medesima ad A. Caro, affinché ottenesse da G. Della Casa l'imprimatur per la stampa. È presumibile che la produzione poetica in volgare del L. sia proceduta parallelamente allo studio della ...
Leggi Tutto
DENINA, Carlo Giovanni Maria (il cognome originario era De Nina)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Revello presso Saluzzo (Cuneo) il 28 febbr. 1731, secondo di tre maschi e una femmina, da Giuseppe Maria [...] ottenuto in patria i visti di censura. Il D., con la sola garanzia che la stampa non sarebbe avvenuta senza gli imprimatur e i visti toscani, lasciò dunque a Firenze il manoscritto, che era peraltro solo il Ragionamento Iº, Dell'educazione letteraria ...
Leggi Tutto
DE DOMINICI, Bernardo
Ferdinando Bologna
Figlio del pittore, musico e collezionista Raimondo e di Camilla Tartaglione, nacque a Napoli il 13 dic. 1683; fu nipote "ex frate" di suor Maria, scultrice, [...] originaria del primo tomo, conclude la dedica "agli Eletti della Città", deve ritenersi frutto di errore; tanto più che tutti gli imprimatur stampati di seguito a tale dedica hanno date dal 2 febbraio al 17 dic. 1741). Altro discorso tocca al terzo ...
Leggi Tutto
MANFREDI, Eustachio
Ugo Baldini
Nacque a Bologna il 20 sett. 1674, da Alfonso, notaio, originario di Lugo, e Anna Maria Fiorini. Prima di lui era nata Maddalena (1673-1744); vennero poi Teresa (1679-1767), [...] stampa perché la censura romana volle che la rivoluzione della Terra vi apparisse come mera ipotesi, e ottenne l'imprimatur solo per intervento del medico pontificio A. Leprotti, cultore di astronomia e suo corrispondente. Così esso apparve dopo la ...
Leggi Tutto
ODIERNA, Giovan Battista
Federica Favino
ODIERNA (Hodierna), Giovan Battista. – Nacque a Ragusa il 13 aprile 1597 da Vito Dierna, calzolaio o forse muratore, e da Serafina Rizo. Fu lo stesso Giovan [...] di un intellettuale isolato «per ragioni dottrinali» prima che geografiche (Dollo, 1979, p. 242). Pur avendo già ricevuto l’imprimatur, l'opera rimase inedita, per difficoltà economiche, per incertezze teoriche o forse per la difficoltà di trovare un ...
Leggi Tutto
imprimatur
v. lat. [3a pers. sing. del cong. pres. passivo di imprimĕre, nel sign. mod. di «stampare»; quindi «si stampi»], usato in ital. come s. m. – Parola apposta dal competente vescovo, o più spesso per delega dal suo vicario generale,...
nihil obstat quominus imprimatur
‹nìil òbstat ku̯òminus ...› (lat. «nulla osta a che si stampi»). – Formula che viene stampata in principio o alla fine di libri, fogli o immagini editi con la prescritta licenza dell’autorità ecclesiastica...