Arte e uso di comporre versi all’improvviso, senza preparazione e meditazione, o di comporre musica nell’atto stesso di eseguirla. È detta i. l’opera stessa, letteraria o musicale che si compone improvvisando. [...] e i cembalisti che accompagnavano il canto in chiesa o in concerto o in teatro, spesso fornendo anche preludi, postludi improvvisati. Grandi improvvisatori furono G.F. Händel, J.S. Bach, L. van Beethoven, F. Liszt, C. Franck. L’i. continuò a essere ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella seconda metà del Novecento l’improvvisazione diventa un modo di intendere l’ideazione [...] ”.
Altro caso curioso in area “colta”, e qui il nome è quello di un gigante riconosciuto: Karlheinz Stockhausen (1928-2007). Lui improvvisatore? No e poi no, è la sua risposta. In qualche caso ha fatto “musica intuitiva”, dice. E noi scopriamo che si ...
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In gergo teatrale l’improvvisazione a soggetto di un attore che entra e finge di continuare un discorso con supposti interlocutori tra le quinte ( c. d’entrata). Sono dette c. (o padovanelle) anche le [...] frasi che un attore, che sta per uscire di scena, aggiunge alla battuta improvvisando per strappare l’applauso a un pubblico restio ( c. d’uscita). ...
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Variazione ornamentale quale fu praticata (spesso per improvvisazione del cantante) nel cosiddetto bel canto, o canto fiorito, dai musici del 17°-18° sec., per esibizione di virtuosismi canori a base [...] di rapidi vocalizzi, gorgheggi, trilli, picchettati e simili. Ne derivano, per es., le locuzioni tedesche Koloratur-Sopran (per la voce di soprano leggero, atto al canto fiorito), Koloratur-Arie (per ...
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commèdia dell'arte Genere teatrale nato in Italia alla metà del Cinquecento, e vivo fino alla fine del Settecento. Le sue caratteristiche, molto particolari, entusiasmarono il pubblico fin dalle origini: [...] teatro una vita dignitosa e costrinse a mettere a punto un modo nuovo di lavorare in scena.
Tipi fissi e improvvisazione
Poiché il teatro dell'arte era in primo luogo un 'commercio', la necessità più importante divenne quella di creare rapidamente ...
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Coltrane, John William
Leo Izzo
Una guida carismatica dell'improvvisazione jazzistica
Coltrane è stato uno dei più grandi innovatori del linguaggio jazzistico. Ha ampliato le potenzialità espressive [...] come in Spiritual). Durante i cinque anni di questo sodalizio, che ha inizio con il disco My favourite things (1960), le improvvisazioni di Coltrane si fanno sempre più lunghe. Spesso l'inizio è rarefatto, con poche note ripetute e lente; poi, a mano ...
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Commediografo (Vienna 1735 - ivi 1764). Iniziò nella tradizione del teatro d'improvvisazione (sul tipo della Commedia dell'arte), propugnando però subito dopo una riforma sul tipo di quella goldoniana. [...] Fra le sue non numerose commedie ottenne il maggior successo Megära, die fürchterliche Hexe (1763); fra i suoi scritti di critica, da ricordare una Verteidigung der Wienerischen Schaubühne (1761), che ...
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Sassofonista e compositore di jazz statunitense (n. Chicago 1945). Utilizzando il linguaggio dell'improvvisazione jazzistica degli anni Cinquanta e Sessanta (C. Parker, J. W. Coltrane, E. Dolphy) e assumendo [...] talune tecniche compositive dell'avanguardia colta americana ed europea (K. Stockhausen, J. Cage), B. si è imposto come il più rappresentativo esponente di quel jazz noto, durante gli anni Settanta, come ...
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Comico dell'arte (2a metà sec. 17º), fu eccellente Dottore. Si distinse nell'improvvisazione più che nella commedia scritta; nel 1676 entrò al servizio del duca di Modena. Fu probabilmente suo figlio Pietro [...] (Brescia 1674 - Parigi 1732) che recitò in Francia e in provincia, e fu poi scritturato (1710) da P. F. Biancolelli nei teatri di Saint-Germain. Fu poi ancora con G. B. Costantini (1712-14) e nella compagnia ...
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Forma d’arte-spettacolo che, ricorrendo a mezzi diversi (pittorici, musicali, teatrali), si basa sull’improvvisazione dell’azione, svolta generalmente in ambienti non convenzionali e con il coinvolgimento [...] del pubblico. Precedenti si ritrovano in parte nelle serate dadaiste e nell’automatismo surrealista, ma il nome appare per la prima volta nell’esibizione di A. Kaprow, a New York, Eighteen happenings in ...
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improvvisazione
improvviṡazióne s. f. [der. di improvvisare]. – 1. L’atto, il fatto d’improvvisare: i. di un discorso, di un sonetto, di una mazurca al pianoforte, di una parodia, di una scenetta comica. Usato assol., arte e uso di comporre...