MELE, Diego
Luciano Carta
MELE, Diego. – Nacque a Bitti, presso Nuoro, il 22 genn. 1797 da Salvatore e Anna Casu, in una umile famiglia di contadini.
Perduto il padre nel 1808, apprese i rudimenti della [...] Sardegna dal Settecento a oggi, dei suoi rapporti con la cultura italiana, del recupero della tradizione orale e della improvvisazione poetica, nel cui ambito i più accreditati studiosi ritengono debba essere collocata l’opera del Mele.
La prima ...
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Sellani, Renato. – Pianista jazz e compositore italiano (Senigallia 1926 – Milano 2014). Figura di spicco del jazz italiano, autodidatta, S. dopo aver suonato a Roma, si è trasferito nel 1958 a Milano, [...] , D. Gillespie, I. De Paula e P. Woods, che ne hanno apprezzato l’intensità poetica e l’innata capacità di improvvisazione. S. è stato anche stimato a livello internazionale nel mondo della musica leggera, ed ha composto musiche per il teatro, tra ...
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DE BERARDINIS, Leo
Laura Mariani
Leone De Berardinis (poi sostituì la D maiuscola con la minuscola) nacque a Gioi, in provincia di Salerno, il 29 dicembre del 1939 (ma fu dichiarato all’anagrafe il [...] presenza magnetica.
Il rapporto fra i due artisti si era modificato per l’ampliamento dello spazio della comicità e dell’improvvisazione, voluto da Leo e poco gradito a Perla, ma resisteva un’intesa profonda che consentiva di andare in scena senza ...
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De Filippo, Peppino (propr. Giuseppe)
Guglielmo Siniscalchi
Commediografo e attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 24 agosto 1903 e morto a Roma il 27 gennaio 1980. Raggiunse il successo [...] D. F. è stato il grande interprete di una comicità sorniona e 'di riflesso' interamente costruita su una sapiente arte dell'improvvisazione, su equivoci, giochi linguistici ‒ celebre, in questo senso, la sequenza che vede i due attori impegnati nella ...
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Giornalista e uomo politico (Como 1799 - Napoli 1862); il suo vero nome era Angelo Bianchi. Espulso dal Canton Ticino (1835), si trasferì a Milano (fino al 1847) e poi a Torino (1848), dove fu redattore [...] diresse La Patria. Uomo di vasta cultura, ma di scarso senso storico e critico, risentì forse troppo della improvvisazione e della disinvoltura giornalistiche. Fra i suoi numerosi scritti vanno ricordati: Biografia di fra Paolo Sarpi (1836), Critica ...
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Due testimonianze risalenti l'una a Catone il Censore, l'altra a Varrone, accennano all'uso presso i Romani di celebrare gesta gloriose durante i banchetti. Per Catone (presso Cicerone, Tuscolane, 2, 3; [...] un ulteriore sviluppo dell'usanza e l'esistenza di canti appositi che fossero affidati alla tradizione orale e non all'improvvisazione. I carmi convivali erano già passati di moda al tempo di Catone il Censore (Cicerone, Bruto, 19, 75). Sul loro ...
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djing
<dìiǧeiṅ> s. ingl., usato in it. al masch. – La pratica del mixaggio di sonorità. Il d. si basa sul principio semiotico della intertestualità e della citazione musicale all’interno della [...] . A differenza del concerto rock o dell’esecuzione dal vivo di musica classica, nel d., secondo criteri di improvvisazione che rendono la performance sonora unica e irripetibile, si ricerca l’attenzione del pubblico per condurlo alla danza. La ...
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PARAVIA, Pier Alessandro
Guido Mazzoni
Letterato, nato a Zara il 15 luglio 1797, morto a Torino il 18 marzo 1857. Successore di Giuseppe Biamonti nell'università di Torino, per l'insegnamento dell'eloquenza, [...] un terzo romantico", quale lo definì, un po' in caricatura, il Carducci, volle contentare tutti; e solo con qualche buona improvvisazione nel parlare dalla cattedra riuscì a suscitare forze nuove e a dirigerle: il che è attestato da valenti discepoli ...
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PROVERBIO drammatico
Nella letteratura drammatica si è chiamato "proverbio" un componimento, che svolge in un breve dialogo un intreccio tendente a dimostrare una certa "morale", indicata appunto dal [...] , fra le piccole rappresentazioni del "teatro di società", e sotto forma di un breve intrigo dialogico da sviluppare con l'improvvisazione degl'interlocutori: una specie di "commedia dell'arte" per salotto, affidata alla grazia più o meno accorta di ...
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STRATICO, Giovanni Domenico
Giulio Natali
Teologo e letterato, nato a Zara il 19 marzo 1732, morto a Lesina il 24 novembre 1799. Vestì l'abito dei domenicani, e fece gli studî nel Collegio della Minerva [...] agli amori e ai piaceri, degno amico del Casanova, che conobbe a Pisa nel '69. Fu affascinante improvvisatore e maestro d'improvvisazione a Fortunata Sulgher Fantastici, alla quale dedicò la sua traduzione della Morte d'Abele del Gessner (Siena 1775 ...
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improvvisazione
improvviṡazióne s. f. [der. di improvvisare]. – 1. L’atto, il fatto d’improvvisare: i. di un discorso, di un sonetto, di una mazurca al pianoforte, di una parodia, di una scenetta comica. Usato assol., arte e uso di comporre...