Sellani, Renato. – Pianista jazz e compositore italiano (Senigallia 1926 – Milano 2014). Figura di spicco del jazz italiano, autodidatta, S. dopo aver suonato a Roma, si è trasferito nel 1958 a Milano, [...] , D. Gillespie, I. De Paula e P. Woods, che ne hanno apprezzato l’intensità poetica e l’innata capacità di improvvisazione. S. è stato anche stimato a livello internazionale nel mondo della musica leggera, ed ha composto musiche per il teatro, tra ...
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DE BERARDINIS, Leo
Laura Mariani
Leone De Berardinis (poi sostituì la D maiuscola con la minuscola) nacque a Gioi, in provincia di Salerno, il 29 dicembre del 1939 (ma fu dichiarato all’anagrafe il [...] presenza magnetica.
Il rapporto fra i due artisti si era modificato per l’ampliamento dello spazio della comicità e dell’improvvisazione, voluto da Leo e poco gradito a Perla, ma resisteva un’intesa profonda che consentiva di andare in scena senza ...
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De Filippo, Peppino (propr. Giuseppe)
Guglielmo Siniscalchi
Commediografo e attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 24 agosto 1903 e morto a Roma il 27 gennaio 1980. Raggiunse il successo [...] D. F. è stato il grande interprete di una comicità sorniona e 'di riflesso' interamente costruita su una sapiente arte dell'improvvisazione, su equivoci, giochi linguistici ‒ celebre, in questo senso, la sequenza che vede i due attori impegnati nella ...
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Giornalista e uomo politico (Como 1799 - Napoli 1862); il suo vero nome era Angelo Bianchi. Espulso dal Canton Ticino (1835), si trasferì a Milano (fino al 1847) e poi a Torino (1848), dove fu redattore [...] diresse La Patria. Uomo di vasta cultura, ma di scarso senso storico e critico, risentì forse troppo della improvvisazione e della disinvoltura giornalistiche. Fra i suoi numerosi scritti vanno ricordati: Biografia di fra Paolo Sarpi (1836), Critica ...
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Due testimonianze risalenti l'una a Catone il Censore, l'altra a Varrone, accennano all'uso presso i Romani di celebrare gesta gloriose durante i banchetti. Per Catone (presso Cicerone, Tuscolane, 2, 3; [...] un ulteriore sviluppo dell'usanza e l'esistenza di canti appositi che fossero affidati alla tradizione orale e non all'improvvisazione. I carmi convivali erano già passati di moda al tempo di Catone il Censore (Cicerone, Bruto, 19, 75). Sul loro ...
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djing
<dìiǧeiṅ> s. ingl., usato in it. al masch. – La pratica del mixaggio di sonorità. Il d. si basa sul principio semiotico della intertestualità e della citazione musicale all’interno della [...] . A differenza del concerto rock o dell’esecuzione dal vivo di musica classica, nel d., secondo criteri di improvvisazione che rendono la performance sonora unica e irripetibile, si ricerca l’attenzione del pubblico per condurlo alla danza. La ...
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PARAVIA, Pier Alessandro
Guido Mazzoni
Letterato, nato a Zara il 15 luglio 1797, morto a Torino il 18 marzo 1857. Successore di Giuseppe Biamonti nell'università di Torino, per l'insegnamento dell'eloquenza, [...] un terzo romantico", quale lo definì, un po' in caricatura, il Carducci, volle contentare tutti; e solo con qualche buona improvvisazione nel parlare dalla cattedra riuscì a suscitare forze nuove e a dirigerle: il che è attestato da valenti discepoli ...
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PROVERBIO drammatico
Nella letteratura drammatica si è chiamato "proverbio" un componimento, che svolge in un breve dialogo un intreccio tendente a dimostrare una certa "morale", indicata appunto dal [...] , fra le piccole rappresentazioni del "teatro di società", e sotto forma di un breve intrigo dialogico da sviluppare con l'improvvisazione degl'interlocutori: una specie di "commedia dell'arte" per salotto, affidata alla grazia più o meno accorta di ...
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STRATICO, Giovanni Domenico
Giulio Natali
Teologo e letterato, nato a Zara il 19 marzo 1732, morto a Lesina il 24 novembre 1799. Vestì l'abito dei domenicani, e fece gli studî nel Collegio della Minerva [...] agli amori e ai piaceri, degno amico del Casanova, che conobbe a Pisa nel '69. Fu affascinante improvvisatore e maestro d'improvvisazione a Fortunata Sulgher Fantastici, alla quale dedicò la sua traduzione della Morte d'Abele del Gessner (Siena 1775 ...
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PINDEMONTE, Giovanni
Corrado Viola
PINDEMONTE, Giovanni. – Nacque a Verona il 4 dicembre 1751, nel ramo di S. Egidio, secondogenito (ma primogenito maschio) dei tre figli del marchese Luigi (1718-1765), [...] furono aggregati al patriziato veneto solo nel settembre 1782, poco prima del matrimonio di Giovanni.
Iniziato all’improvvisazione poetica da Bartolomeo Lorenzi, il 24 settembre 1765 Pindemonte entrò con il fratello minore Ippolito nel Collegio dei ...
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improvvisazione
improvviṡazióne s. f. [der. di improvvisare]. – 1. L’atto, il fatto d’improvvisare: i. di un discorso, di un sonetto, di una mazurca al pianoforte, di una parodia, di una scenetta comica. Usato assol., arte e uso di comporre...