EVANGELISTI, Franco
Daniela Tortora
Nacque a Roma il 21 genn. 1926 da Enea e Fernanda Vercelli. Trascorse l'infanzia nella città natale, ove compì studi liceali e s'iscrisse nel 1945 alla facoltà di [...] Metamere per orchestra e il lavoro teatrale Il sogno di Flamel.
Nel 1964 l'E. fondò a Roma il Gruppo di improvvisazione Nuova Consonanza, la cui attività lo impegnò costantemente per tutto il resto della sua esistenza: pur con formazioni mutevoli nel ...
Leggi Tutto
CALETTI, Giuseppe, detto il Cremonesi (Cremonese)
Giacomo Bargellesi
Sono ignoti luogo e data di nascita e di morte; poiché non è citato da A. Superbi, in Apparato degli huomini illustri…, Ferrara 1620, [...] insofferente di ogni disciplina, mentre un innato facile talento pittorico lo inclinava verso modi di spontanea improvvisazione aliena da rigidi schematismi scolastici. A Ferrara si volse piuttosto agli splendidi capolavori dei Dossi per assimilarne ...
Leggi Tutto
Jarman, Derek
Bruno Di Marino
Pittore, regista e scenografo teatrale e cinematografico inglese, nato a Northwood (Middlesex) il 31 gennaio 1942 e morto a Londra il 19 febbraio 1994. Figura chiave della [...] incentrato sulla contaminazione tra passato e presente, Storia e Natura, collage e narrazione, oscilla tra la massima improvvisazione e il controllo della messa in scena. Dei suoi film fu anche soggettista e sceneggiatore, talvolta in collaborazione ...
Leggi Tutto
SGRICCI, Tommaso
Guido MAZZONI
Improvvisatore, nato a Castiglion Fiorentino (Arezzo) il 31 ottobre 1789, morto ad Arezzo il 23 luglio 1836. Laureatosi in diritto, si mise da giovane a comporre in versi, [...] neppure giudici severi, detrattori, e, anche per i costumi, denigratori. Certo la vena fu grande; la sua maniera d'improvvisazione tragica resta singolarissima (La morte di Carlo I; La caduta di Missolungi; Crispo; Tieste; Sansone; Idomeneo, ch'egli ...
Leggi Tutto
FROJO, Giovanni
Angela Maria Rossano
Nato a Catanzaro il 1° apr. 1847 da Achille e Marianna Masciari, all'età di dieci anni si trasferì a Genova per studiare pianoforte e contrappunto con G. Bassi; [...] , che nella seconda metà del secolo proponeva il superamento della preesistente pratica virtuosistica intesa come improvvisazione, fantasia, platealità gestuale, potenza tecnica e sonora, introducendo il principio dell'esecuzione filologica e fedele ...
Leggi Tutto
SERAFINO dell'Aquila
Giulio Reichenbach
Così solitamente viene chiamato Serafino de' Ciminelli, poeta cortigiano del Quattrocento, nato ad Aquila degli Abruzzi nel 1466, morto a Roma il 10 agosto 1500. [...] alle corti di Urbino, di Milano, di Mantova, nella quale specialmente colse clamorosi allori con le sue arti di musico, d'improvvisatore, di poeta. Verso il 1500 si ridusse di nuovo a Roma, alla corte del Valentino.
Pochi uomini godettero al loro ...
Leggi Tutto
ISOUARD, Niccolò (detto Niccolò de Malta)
Renzo Bianchi
Compositore francese, nato a Malta da genitori francesi il 6 dicembre 1775, morto a Parigi il 23 marzo 1818. Studiò in Italia, a Palermo e a Napoli, [...] e canzonette.
L'Isouard ebbe una grande facilità di comporre, ma essa, se fu la sua prerogativa, fu anche il suo difetto, poiché nelle sue musiche il dono di una felice improvvisazione fu spesso sciupato da una deplorevole negligenza costruttiva. ...
Leggi Tutto
Ferrara, Abel
Simone Emiliani
Regista cinematografico statunitense, nato a New York il 19 luglio 1951. Nella sua opera, caratterizzata da un profondo senso di angoscia e disperazione, ricorre spesso, [...] due più importanti modelli di riferimento del suo cinema: il primo per il modo in cui il regista fa esplodere all'improvviso una violenza tenuta faticosamente repressa e per la sua impietosa analisi dei complessi rapporti tra i componenti di famiglie ...
Leggi Tutto
SCHIZZO
Carlo Alberto Petrucci
. È la rapida, febbrile notazione con la quale l'artista cerca di fissare sinteticamente la prima idea dell'opera o di conservare il sommario ricordo d'immagini che lo [...] , un profumo e una efficacia espressiva che andranno fatalmente attenuandosi nelle successive elaborazioni. Per tal genere d'improvvisazione, ogni mezzo è buono purché sollecito: carboncino, matita, penna, pennello, colore, creta. (V. tavv. IX e X ...
Leggi Tutto
La querelle sui generi musicali che ha caratterizzato il ventennio a cavallo tra la fine del 20° e i primi anni del 21° sec. può essere ricondotta a una serie di ragioni che investono livelli diversi del [...] vita a forme di ibridazione che hanno complicato le distinzioni fra musica colta e popolare, sperimentazione controllata e improvvisazione, uso ‘basso’ e uso ‘alto’ della tecnologia, complessità e semplificazione, come pure fra installazione sonora ...
Leggi Tutto
improvvisazione
improvviṡazióne s. f. [der. di improvvisare]. – 1. L’atto, il fatto d’improvvisare: i. di un discorso, di un sonetto, di una mazurca al pianoforte, di una parodia, di una scenetta comica. Usato assol., arte e uso di comporre...