JANIN, Jules
Letterato francese; nato a Saint-Ètienne (Loire) il 16 febbraio 1804, morto a Passy il 19 giugno 1874. Fu soprattutto giornalista, ché la sua critica teatrale condotta per quasi un quarantennio [...] nel Journal des Débats (dal 1836) ha la vivacità e l'immediatezza dell'improvvisazione, senza approfondimenti dottrinarî, ma con gusto pronto, facile, trasparente.
Egli ha dato uno schema personale al "feuilleton": una scelta, un po' rimaneggiata, ...
Leggi Tutto
loscaggine
s. f. (spreg.) La mancanza di chiarezza, trasparenza e onestà.
• Ma Mozart adorava il teatro: se possibile, più di Da Ponte. Malgrado l’avversione del padre, anni prima aveva adottato con [...] passione l’intera famiglia della moglie: vi fiutò quell’aria di loscaggine, e di improvvisazione e di dubbiezza morale, quel profumo di eros e di biancheria poco pulita, che ripugnava alle narici delicate del padre. (Pietro Citati, Repubblica, 2 ...
Leggi Tutto
Associazione culturale musicale, costituita a Roma nel 1961 su iniziativa di M. Bortolotti, A. De Blasio, F. Evangelisti, D. Guaccero. Il nome fu suggerito dal critico musicale A. Pironti. Dal 1963 l’associazione [...] organizza a Roma un festival annuale di musica contemporanea. Al 1964 risale la formazione del Gruppo di improvvisazione Nuova Consonanza, su iniziativa di Evangelisti, e al 1992 quella de I virtuosi di Nuova Consonanza, per i quali numerosi ...
Leggi Tutto
Clarinettista, sassofonista e compositore italiano (n. Nembro 1944). Artista che trova compiutezza d'espressione tanto con le formazioni da lui create, quanto come solista, T. ha esplorato i confini tra [...] musicali, in particolare quelle popolari italiane, dando con ciò un contributo specifico alla ricerca di radici locali per l'improvvisazione jazz, che lo accomuna ad altri musicisti europei.
Vita e opere
Dopo il diploma in clarinetto e gli studi ...
Leggi Tutto
Pianista e compositore jazz canadese (Montreal 1932 - Stuart, Florida, 2016). Collaboratore di Charlie Parker e Sonny Rollins, può essere considerato il più importante esponente bianco del free jazz. Il [...] caratterizza per una grande libertà dai vincoli della forma e della tonalità e per un approccio all'improvvisazione di notevole raffinatezza. Ideale continuatore di Lennie Tristano, ha influenzato numerosi jazzisti della generazione successiva alla ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Fino ai primi anni Sessanta il jazz in Europa segue le tracce dello stile californiano, [...] alcune notevoli eccezioni, quali i pianisti Martial Solal e Umberto Cesàri, portatori di una visione eccentrica del virtuosismo improvvisativo. L’adesione ai modelli americani stimola anche un ricco filone di jazz orchestrale per il cinema, nel quale ...
Leggi Tutto
Nato a Elea in Eolia, fu uno degli avversarî d'Isocrate (il quale morì nel 338 a. C.), nell'oratoria e nell'insegnamento stesso dell'eloquenza. Scolaro di Gorgia, A. ne mantenne distintamente i caratteri [...] , in cui sostiene che vero ufficio del maestro di oratoria è preparare alla vita pubblica, ove la virtù dell'improvvisazione è necessaria sopra ogni altra. Nella sua polemica con Isocrate non sempre è giusto, ma dimostra acume e vigore agonistico ...
Leggi Tutto
Pseudonimo del pittore e scultore olandese Constant Nieuwenhuys (Amsterdam 1920 - Utrecht 2005). Esponente del gruppo COBRA (1948); le sue opere, segnate da forti istanze espressionistiche, rivelano un'irrequietezza [...] stesse del fare artistico e delle sue motivazioni sociali, affrontate con idealismo utopico. Fedele per istinto a un'improvvisazione di tipo informale, è passato attraverso varie fasi decantando la forma, ma mantenendone la tensione dinamica. Vicino ...
Leggi Tutto
Improvvisatrice, nata a Lucca nel 1763; ballerina letterata, che leggeva Dante nei momenti di riposo tra le quinte, e aiutava l'abate Alberto Fortis a tradurre il Buffon; trovandosi a Imola nel 1789 e [...] il Monti, e l'Alfieri. Non volle mai pubblicare (il che spesso rinfacciava il Gianni a lei e alla Fantastici) i versi improvvisi, ma soltanto i meditati, non di rado corretti dagli amici poeti. Pubblicò a Venezia nel 1786 due volumetti di Rime varie ...
Leggi Tutto
BRACCI, Braccio
Sisto Sallusti
Nacque a Santa Croce sull'Arno (Pisa) il 9 nov. 1830 da Giovanni, calzolaio, autore di un Conte Ugolino, tragedia in versi che commosse il pubblico del teatro della Quarconia [...] dei soliti, come ne facevano i giovani d'allora, che avean letto il Prati e gli altri moderni" - risentissero dell'improvvisazione e, soprattutto, non avessero, così poco meditati e lavorati, alcun sapore di classicità, fece "uscire dai gangheri" gli ...
Leggi Tutto
improvvisazione
improvviṡazióne s. f. [der. di improvvisare]. – 1. L’atto, il fatto d’improvvisare: i. di un discorso, di un sonetto, di una mazurca al pianoforte, di una parodia, di una scenetta comica. Usato assol., arte e uso di comporre...