Cantante jazz afroamericana (Newark, New Jersey, 1924 - Hidden Hills, California, 1990). Dopo aver esordito nella orchestra di E. Hines (1943) e di B. Eckstine (1944), entrò in contatto con gli innovatori [...] che la impose come la cantante più significativa del jazz moderno, insieme a B. Holiday ed E. Fitzgerald, per l'eccezionale estensione della voce e il perfetto controllo di essa, i sofisticati mezzi tecnici e la naturale capacità di improvvisazione. ...
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CHIAPPINI, Filippo
Paolo Petroni
Nacque il 6 nov. 1836 da Francesco e Margherita Bosisio, nel cuore della vecchia Roma, dove il padre aveva una bottega di barbiere, vicino alla piazza in cui è la statua [...] che l'aveva posto sotto l'attenta vigilanza di spie e sbirri papalini, il padre educò all'arguzia e al gusto dell'improvvisazione il figlio, e lo aiutò con gravi sforzi finanziari a portare avanti gli studi sino all'università. Il C. si laureò così ...
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Regista e attore cinematografico statunitense (New York 1929 - Los Angeles 1989). Come attore, dimostrò subito doti di alta professionalità in film come Edge of the city (Nel fango della periferia, 1957) [...] proposta produttiva (indipendente e a basso costo), sia per l'originalità stilistica. La capacità di osservazione, le doti di improvvisazione, il lavoro con l'attore (quasi coautore del film) si rivelarono anche nel secondo film Too late blues (1961 ...
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Pittore tedesco (Münchenbuchsee, Berna, 1879 - Muralto, Locarno, 1940). Tra i maggiori artisti della prima metà del 20° sec., nel 1911 conobbe A. Macke, F. Marc e V.V. Kandinskij ed entrò in contatto con [...] le possibilità espressive della linea intesa come "elemento figurativo indipendente" e pur capace di seguire la sua "improvvisazione psichica", realizzando quel caratteristico "gusto per il bizzarro" nato dall'esigenza di spingere al limite di ...
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Pianista e compositore afroamericano (Gulfport, Luisiana, 1885, secondo altre fonti 1890 - Los Angeles 1941). Figura carismatica e per certi versi misteriosa del jazz delle origini (secondo alcuni storici [...] New Orleans in un linguaggio d'autore perfettamente organizzato nella condotta delle parti e nel rapporto composizione-improvvisazione, e arricchito da stilemi ispanici e latinoamericani che avrebbero fecondato lo sviluppo del jazz sia classico sia ...
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CILEA, Francesco
Raoul Meloncelli
Nacque a Palmi (Reggio Calabria) il 23 luglio 1866 da Giuseppe, apprezzato civilista e dilettante di musica, e da Felicita Grillo. A soli sette anni fu inviato a Napoli [...] era tra le materie d'insegnamento, e non tardò a rivelare una innata musicalità oltre che straordinarie doti di improvvisazione, tanto che dopo essere stato presentato per un giudizio a Francesco Florimo, allora bibliotecario del conservatorio di S ...
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Cage, John
Marta Tedeschini Lalli
Compositore statunitense, nato a Los Angeles il 5 settembre 1912 e morto a New York il 12 agosto 1992. Personalità artistica e intellettuale articolata, C. ha esercitato [...] . persegue in queste opere l'idea che film e musica debbano poter procedere in modo indipendente e, oltre a improvvisazioni al pianoforte preparato, utilizza suoni caratteristici di ciò che si vede, tuttavia "non in quanto effetti sonori ma in quanto ...
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Pianista statunitense (n. Allentown, Pennsylvania, 1945). A New York dal 1956, rivelò sin dagli esordî (con i Jazz Messengers, con C. Lloyd, con M. Davis e con un proprio trio) uno stile originale - influenzato [...] lirismo. Col tempo J. ha infuso questo lirismo in un multiforme lavoro di approfondimento del rapporto composizione-improvvisazione, che lo conduce talora a cedere a un polistrumentismo spontaneo ed eclettico, talaltra a misurarsi con orchestre ...
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Sellani, Renato. – Pianista jazz e compositore italiano (Senigallia 1926 – Milano 2014). Figura di spicco del jazz italiano, autodidatta, S. dopo aver suonato a Roma, si è trasferito nel 1958 a Milano, [...] , D. Gillespie, I. De Paula e P. Woods, che ne hanno apprezzato l’intensità poetica e l’innata capacità di improvvisazione. S. è stato anche stimato a livello internazionale nel mondo della musica leggera, ed ha composto musiche per il teatro, tra ...
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De Filippo, Peppino (propr. Giuseppe)
Guglielmo Siniscalchi
Commediografo e attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 24 agosto 1903 e morto a Roma il 27 gennaio 1980. Raggiunse il successo [...] D. F. è stato il grande interprete di una comicità sorniona e 'di riflesso' interamente costruita su una sapiente arte dell'improvvisazione, su equivoci, giochi linguistici ‒ celebre, in questo senso, la sequenza che vede i due attori impegnati nella ...
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improvvisazione
improvviṡazióne s. f. [der. di improvvisare]. – 1. L’atto, il fatto d’improvvisare: i. di un discorso, di un sonetto, di una mazurca al pianoforte, di una parodia, di una scenetta comica. Usato assol., arte e uso di comporre...