Compositore italiano (Roma 1928 - ivi 2020). È universalmente considerato uno dei massimi autori della musica cinematografica, alla quale ha dato il suo notevole contributo nell'arco di quarant'anni con [...] di musica leggera e di scena. Dal 1965 e fino alla metà degli anni Ottanta è stato membro del gruppo di improvvisazione Nuova consonanza e nel 1983-85 del Consiglio di amministrazione della stessa associazione. Con il musicologo Sergio Miceli, ha ...
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BANDETTINI, Teresa (Amarilli Etrusca)
Arianna Scolari Sellerio
Nata a Lucca l'11 ag. 1763 da Benedetto e da Maria Alba Micheli, rimasta a sette anni orfana e con la famiglia in precarie condizioni finanziarie, [...] Udine; fu poi a Ferrara, a Padova, a Verona, dove subì un clamoroso insuccesso, inevitabile per il confronto col più esperto improvvisatore G. Mollo, venuto nella città poco tempo prima. A Mantova, dove si recò in seguito, conobbe il conte G. Murari ...
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DOMENICO di Giovanni, detto il Burchiello
Giorgio Patrizi
Nacque a Firenze da un legnaiuolo, Giovanni, e da una tessitrice, Antonia, nel 1404.
Una vecchia ipotesi collocava la sua nascita a Bibbiena, [...] Paolo Giovio, realizzato, secondo il Manni, tra il 1658 e il 1665. La bottega dovette divenire presto un luogo di improvvisazione e di discussione di versi alla "burchia", genere di poesia comico-realistica che ebbe nel barbiere fiorentino, se non l ...
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PERFETTI, Bernardino
Françoise Waquet
PERFETTI, Bernardino. – Nacque a Siena il 7 settembre 1681, da Pier Angelo e da Orsola Amerighi.
Famiglia di mercanti all’origine, i Perfetti avevano acquisito [...] da solo e il suo spettacolo si svolgeva nel modo seguente: il pubblico indicava al poeta tre temi e per ciascuno improvvisava un poema; un quarto tema era sempre trattato in forma di pastorella, dopo la quale Perfetti si lanciava nell’epilogo, che ...
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CAROCCI, Alberto
EE. Ragni
Nacque a Firenze da Cesare e da Ada Foà il 3 novembre del 1904.
Compiuti gli studi liceali il C. s'iscrisse alla fiorentina facoltà di giurisprudenza per passare poi a Napoli [...] del C. sono anni di rottura di quell'idillio tra cultura e vita civile nutrito di sensibilità e improvvisazione estetica, razionale e moraleggiante, che aveva caratterizzato in particolare la Firenze letteraria del primo Novecento. Rottura avvertita ...
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ALBERTI
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Famiglia di attori, fiorita alla fine del Settecento e durante tutto l'Ottocento. Il capostipite fu Daniele, nato a Genova intorno al 1770 e morto a Napoli nel 1842. Fuggito da Genova nel [...] impresario e come autore. Debuttò a Parma nella compagnia di F. A. Bon, rivelandosi subito come specialista nell'improvvisazione e nell'ampliamento estemporaneo della parte, secondo il diffuso costume dell'epoca. Passato al teatro dei Fiorentini a ...
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Ray, Nicholas
Altiero Scicchitano
Nome d'arte di Raymond Nicholas Kienzle, regista cinematografico statunitense, nato a Galesville (Wisconsin) il 7 agosto 1911 e morto a New York il 16 giugno 1979. [...] che tenta di liberarsi dalla cornice del palcoscenico, e che è caratterizzato dalla rapidità, dai cambiamenti di tono, dall'improvvisazione. La dinamica, i forti contrasti e l'efficacia del frammento contano più della drammaturgia e della visione d ...
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BRUSCO, Paolo Gerolamo
Luciana Profumo Müller
Nacque a Savona l'8 giugno 1742 da Giovanni Battista e Anna Maria Romè, fratello di Giacomo Agostino, ingegnere, e di Angelo Stefano, pittore. Dopo una [...] poco profondi; la sua natura, incapace di un'applicazione metodica e di un costante progredire, era portata più all'improvvisazione, all'estro del momento, coadiuvati da una facilità spontanea; questa e il desiderio di accontentare il maggior numero ...
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Poeta latino (n. Napoli 45 d. C. circa - m. forse 96); figlio di un grammatico e maestro di retorica, partecipò presto alle gare poetiche in voga al suo tempo; venuto a Roma, alla corte di Domiziano, fu [...] di S., in realtà la più spontanea e fresca: le Silvae, cinque libri di liriche d'occasione (silva nel linguaggio letterario significava appunto abbozzo, improvvisazione). Sono 32 componimenti in vario metro, dall'esametro ai metri lirici oraziani. ...
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Compositore e artista concettuale, nato a Firenze il 26 settembre 1926. A Firenze, parallelamente agli studi universitari in matematica e in ingegneria (1946-51), si è dedicato alla musica studiando pianoforte [...] (acqua, foglie secche, sassi) che offrono lo spunto per rielaborazioni e azioni che trovano proprio nella casualità e nell'improvvisazione la costante essenza della sua ricerca (Gesti su un piano, 1962; La strada, 1965; Suonare la città, 1965). Dalle ...
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improvvisazione
improvviṡazióne s. f. [der. di improvvisare]. – 1. L’atto, il fatto d’improvvisare: i. di un discorso, di un sonetto, di una mazurca al pianoforte, di una parodia, di una scenetta comica. Usato assol., arte e uso di comporre...