INGHIRAMI, Tommaso, detto Fedra
Stefano Benedetti
Nacque a Volterra negli ultimi mesi del 1470 da Paolo di Antonio, di una ricca famiglia patrizia discendente dagli Ingram, di origine germanica, e da [...] Curzio Inghirami (1645), al crollo accidentale di una macchina di scena avrebbe salvato la rappresentazione grazie alla pronta improvvisazione di versi latini. Alle notevoli doti di attore dell'I. rimandano peraltro già testimonianze coeve, come il ...
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LILLI, Virgilio
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a Cosenza il 7 febbr. 1907 da Tito, ingegnere romano, e da Pia Garatti, di famiglia veneta. I genitori, entrambi di idee anarcosocialiste, diedero ai figli [...] (Sassari 1999), Viaggio in Sardegna non fu mai rimaneggiato dall'autore, e conserva così intatto il fascino dell'improvvisazione, tipico del reportage giornalistico; in questa circostanza l'esperienza del L. pittore e fotografo si somma a quella ...
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GIOVANNI da Cascia (G. da Firenze, G. de Florentia, Iohannes de Florentia)
Stefania Villani
Non sono noti gli estremi biografici e si hanno poche notizie del percorso artistico di questo compositore [...] scienza, Più non mi curo, Sedendo a l'ombra), da una certa indeterminatezza di particolari, forse lasciati da G. all'improvvisazione, con linee tonali poco definite. Nei madrigali Appress'un fiume chiaro, In sulla ripa, Togliendo l'una l'altra, il ...
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CASTELLANI, Tommaso
Claudio Mutini
Nacque da nobile, famiglia bolognese in data imprecisata, ma sicuramente collocabile nell'ultimo quarto del sec. XV. Non possediamo notizie circa i suoi studi, ma [...] linearità del discorso, ad un virtuosismo tutto esteriore. Solo che del Tebaldeo o dell'Aquilano vengono improvvisamente a mancare le doti salienti: le improvvise acutezze verbali, l'estro fantastico, sì che il canzoniere del C. sembra più frutto di ...
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CAMPOGALLIANI, Odoardo Francesco
Sisto Sallusti
Nacque a Ostellato (Ferrara) il 3 marzo 1870 da Cesare e da Chiara Vantini. La morte del padre lo sorprese adolescente, e lo costrinse a provvedere al [...] caratteri originali, senza nobilitarli o immiserirli, mutuando, se mai, dal teatro delle maschere, la pratica dell'improvvisazione e della contaminazione, sempre sorvegliata, però, perché circoscritta dalla sua profonda sensibilità e da un sicuro ...
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FO, Dario
Paolo Puppa
Primo di tre figli, nacque il 24 marzo 1926 a Sangiano (Varese). Il padre, Felice, capostazione avventizio e attore amatoriale, a 16 anni espatriato da muratore a Montpellier, [...] F. Rame, Milano 2002; Id., L’amore e lo sghignazzo, a cura di F. Rame, Parma 2007; Id. - F. Rame, Una vita all’improvvisa, Parma 2009; D. Fo, L’osceno è sacro: la scienza dello scurrile poetico (con 133 disegni dell’autore), a cura di F. Rame, Parma ...
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MANFREDI, Saturnino (Nino)
Stefania Chiocchini
Nacque a Castro dei Volsci, in Ciociaria, il 22 marzo 1921 da Romeo e Antonina Porfili, in una famiglia di origine contadina. Il padre, arruolato in Pubblica [...] parola" tout court; del suo bisogno di stabilire un rapporto più immediato e diretto con il pubblico attraverso spazi di improvvisazione; di una spiccata tendenza all'uso dell'espressività mimica sulla linea di attori come C. Chaplin e B. Keaton, per ...
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PISTRUCCI, Filippo
Rossella Bonfatti
PISTRUCCI, Filippo. – Nacque a Bologna il 6 gennaio 1782, figlio primogenito di Federico e di Antonia Greco.
La famiglia, di origine romana, si era trasferita a [...] , sia in seno alle Accademie private dei Logismofili e dei Filocodicologi; a Siena, dove nel 1814 furono stampati i suoi Canti improvvisi e i suoi Versi estemporanei e dove l’Accademia dei Rozzi gli conferì una medaglia d’oro; a Forlì, Rimini, Cesena ...
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DEL GRANDE, Natale
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Roma il 9 dic. 1800 da Luigi, membro di una delle maggiori famiglie di mercanti di campagna dell'Agro romano, e da Rosa Fabri.
La figura del mercante [...] e patrocinava la fondazione del Pontificio Istituto statistico agrario e di incoraggiamento (21 marzo 1847): una minore improvvisazione, un più avvertito richiamo all'accumulo di cognizioni scientifiche preliminari e di dati statistici erano i ...
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BIANCOLELLI, Giuseppe Domenico, detto Dominique
Ada Zapperi
Nacque a Bologna verso il 1637 da Francesco e da Isabella Franchini, detta Colombina, ambedue comici. Morto Francesco dopo il 1640, la vedova [...] . La sua arte raffinata era in effetti frutto di uno studio attento e meticoloso che non lasciava adito alla facile improvvisazione affidata all'estro di un momento felice. Del suo rigoroso metodo di lavoro resta testimonianza in un gruppo di suoi ...
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improvvisazione
improvviṡazióne s. f. [der. di improvvisare]. – 1. L’atto, il fatto d’improvvisare: i. di un discorso, di un sonetto, di una mazurca al pianoforte, di una parodia, di una scenetta comica. Usato assol., arte e uso di comporre...