Une partie de campagne
Janet Bergstrom
(Francia, 1936, 1946, bianco e nero, 45m); regia: Jean Renoir; produzione: Pierre Braunberger per Panthéon; soggetto: dall'omonimo racconto di Guy de Maupassant; [...] i metodi di lavoro di Renoir, dimostrando la falsità della teoria secondo la quale questo film si sarebbe largamente basato sull'improvvisazione: "La possibilità di vedere sei diversi ciak di una scena di Une partie de campagne moltiplica per sei il ...
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Manhattan
Giorgio Gosetti
(USA 1979, bianco e nero, 96m); regia: Woody Allen; produzione: Jack Rollins, Charles H. Joffe per United Artists; sceneggiatura: Woody Allen, Marshall Brickman; fotografia: [...] valori diversi da quelli per cui era stato concepito. Perché, in fin dei conti, resta prima di tutto un'improvvisazione jazz su un atto d'amore per le madeleines dei ricordi individuali, una nostalgia della 'casa' che diviene memoria collettiva ...
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Hellzapoppin
Giorgio Cremonini
(USA 1941, bianco e nero, 84m); regia: Henry C. Potter; produzione: Jules Levy per Mayfair; soggetto: dall'omonima commedia musicale di Nat Perrin; sceneggiatura: Nat [...] parte del film lo spazio riservato alla commedia sentimental-musicale, con quelle canzonette in stile operetta, la finta improvvisazione jazz con Rex e Slam Stewart, le coreografie che citano espressamente Busby Berkeley obbediscono a regole che sono ...
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Comico
Augusto Sainati
Etimologicamente il termine comico deriva dal greco komos, che in epoca classica indicava un genere di festino chiassoso e sregolato con il quale si festeggiava il dio del vino. [...] che in inglese indica una piccola canna di legno usata dagli artisti comici per produrre un tipico rumore secco e improvviso) si realizzava in catastrofi che derivavano di volta in volta dall'inosservanza volontaria o involontaria di convenienze di ...
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PANELLI, Paolo
Guido Di Palma
PANELLI, Paolo. – Nacque a Roma il 15 luglio 1925 da Francesco e da Odetta Pollini.
Frequentò l’istituto magistrale Oriani a Roma e, a causa delle vicende belliche, conseguì [...] essere soprattutto l’autore di se stesso» (Stampa sera, 28 febbraio 1962). Nella dimensione autoriale e nell’improvvisazione strutturata dei varietà che il piccolo schermo incoraggiava, dispiegò compiutamente il suo talento di comico caratterista che ...
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Lavorazione, fasi di
Dario Tomasi
Per f. d. l. di un film si intendono quelle che concorrono alla sua realizzazione. In quanto opera collettiva, il film si avvale infatti di diversi collaboratori che, [...] 'ambito del cinema hollywoodiano classico), e quella in cui, al contrario, il regista si riserva ampi margini di improvvisazione, cambiando spesso, se non addirittura stravolgendo, ciò che era stato pensato in fase di sceneggiatura (come accadeva per ...
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Regia
Lucilla Albano
La regia è considerata l'attività centrale attorno a cui ruota l'intera realizzazione del film: la nascita della pratica e della funzione della r. è da annoverare tra i maggiori [...] , per esempio, le modalità documentaristiche, la velocità e la semplicità delle riprese, la libertà produttiva e l'improvvisazione del cinema delle origini: quella "salute e freschezza" di cui parlavano i registi della Nouvelle vague. Aiutati ...
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Totò
Goffredo Fofi
Nome d'arte di Antonio De Curtis, attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 15 febbraio 1898 e morto a Roma il 15 aprile 1967. Attraverso la centralità della 'maschera' [...] per la capacità di imitare il prossimo, tra i compagni del collegio Cimino e nelle cosiddette periodiche, piccole recite improvvisate a carattere familiare in uso a Napoli e nei dintorni fino al secondo dopoguerra. Suo idolo era il comico fantasista ...
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Giappone
Donatello Fumarola
CinematografiaDalle origini alla Seconda guerra mondiale
di Dario Tomasi
Il cinetoscopio di Thomas A. Edison fu introdotto in G. nel novembre del 1896. Nel febbraio dell'anno [...] anche l'opera di Shimizu Hiroshi, che nei suoi film, a metà tra finzione e documentario, ricorre spesso alle tecniche dell'improvvisazione, come accade, per es., in Arigatō san (1936, Il signor Grazie). Dal canto suo, la Nikkatsu poteva avvalersi del ...
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Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] le pratiche del moderno cinematografico: 1. la sdrammatizzazione (riscontrabile per es. nell'opera di Antonioni); 2. l'improvvisazione (caratteristica del Cinéma vérité e del 'cinema diretto'); 3. un generale rifiuto della spettacolarità del cinema ...
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improvvisazione
improvviṡazióne s. f. [der. di improvvisare]. – 1. L’atto, il fatto d’improvvisare: i. di un discorso, di un sonetto, di una mazurca al pianoforte, di una parodia, di una scenetta comica. Usato assol., arte e uso di comporre...