GIOACCHINO NAPOLEONE Murat, re di Napoli
Silvio de Majo
Joachim nacque il 25 marzo 1767 a Labastide-Fortunière (ora Labastide Murat) nel Quercy, sesto figlio di Pierre e di Jeanne Loubières, proprietari [...] dello schieramento francese. L'irruenza e la temerarietà delle cariche della sua cavalleria, sebbene frutto di sostanziale improvvisazione, furono sempre coronate da successo e gli procurarono fama di combattente in tutta Europa.
Della guerra ...
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COMPAGNONI, Giuseppe
Giuseppe Gullino
Nacque a Lugo di Romagna il 3 marzo 1754 da Giovanni e Domenica Ettorri, e fu battezzato col nome di Marco Giuseppe. La famiglia, che risiedeva nel paese da circa [...] , e poi epitalami, poemetti bizzarri, rime d'occasione. La versatilità - peraltro non disgiunta da una notevole dose di improvvisazione e superficialità - di cui l'ex prete seppe dar prova, risulta sufficientemente documentata anche da quelle che ...
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FONTANA, Prospero
Vera Fortunati
Nacque a Bologna nel 1512 e la sua prima formazione è documentata da tutte le fonti a Bologna presso Innocenzo da Imola. Borghini (1584, I) informa di un suo soggiorno [...] la poliedrica cultura bocchiana. Il linguaggio maturato a Roma nella cerchia famesiana si purifica da ogni corsività e improvvisazione in una resa stilistica autografa anche nei minimi dettagli decorativi e in una elaborata sintesi formale per ...
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GARATI, Martino (de Caratis, Carratus, Garratus, Garotus, Gazatus, Carcetus Laudensis, Martinus Laudensis)
Gigliola Soldi Rondinini
Figlio di Andreolo, nacque a Lodi probabilmente nel primo decennio [...] che tali consiglieri siano persone esperte della materia che debbono trattare, perché nulla è più deleterio dell'improvvisazione. Nella rubrica De legatis viene trattato il problema della rappresentanza politico-diplomatica e della sua eventuale ...
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FERRERI, Marco
Michele Canosa
Marco Ferreri, registrato all’anagrafe con il prenome Marcantonio, nacque a Milano l'11 maggio 1928, da Michelangelo e Carolina Vismara, originari della provincia milanese [...] fin dalle prime prove: il privilegio dell'interprete sulla parte e sulla sceneggiatura, il largo margine all'improvvisazione, l’evoluzione della performance attorica in piani-sequenza o inquadrature lunghe, con montaggio paratattico di blocchi ...
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CAMERINI, Mario
Alessandra Cimmino
Nacque a Roma il 6 febbr. 1895 da Camillo, noto socialista, avvocato, originario dell'Aquila, e da Laura Genina, di famiglia altoborghese, imparentata con P. S. Mancini.
Il [...] Zavattini, Pannunzio, Perilli, Castellani, Monicelli, Brusati -, imponeva infine il suo particolare punto di vista. Non amava l'improvvisazione e arrivava sul set senza incertezze, in quanto tutto era stato da lui già pensato, previsto e preparato in ...
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CAPECE (Capeci), Carlo Sigismondo
Ariella Lanfranchi
Nacque a Roma il 21 giugno 1652 da Bernardo e Teodora Stanchi. Iniziati gli studi a Roma, nel 1664 si trasferì in Spagna dove il padre, al servizio [...] di aver saputo superare il modello della commedia dell'arte non solo perché - nelle sue commedie - manca ogni improvvisazione (anche quelle per maschere sono infatti completamente scritte), ma perché temi e personaggi da lui non inventati, ma ripresi ...
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BOTTAI, Giuseppe
Sabino Cassese
Nacque a Roma il 3 settembre del 1895, da Luigi, vinaio toscano, e da Elena Cortesia. Cresciuto nella Roma umbertina del Macao, studiò al liceo Tasso. Il suo primo articolo [...] rispetto a quello sindacale-tecnico, la preoccupazione di mostrare che il corporativismo non è frutto di arbitraria improvvisazione ma che è maturato dalla crisi dello Stato liberale, l'impostazione "statalistica", la critica al "sindacato misto ...
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FONTANA, Carlo
Helmut Hager
Nacque a Rancate (Como) il 22 apr. 1638 da Francesco Amedeo e Cecilia Pizzalmore (Donati, 1942, pp. 263 s., 286 n. 3). Non si conosce con esattezza la data del suo arrivo [...] navata unica con tre cappelle su ciascun lato. Per il resto si dedicò a completare chiese già esistenti.
Un capolavoro d'improvvisazione è la chiesa per le agostiniane di S. Marta al Collegio Romano (1671-74). Era una chiesa cinquecentesca a navata ...
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CASTI, Giambattista
Salvatore Nigro
Nacque ad Acquapendente (Viterbo) il 29 ag. 1724 da Francesco, nativo di Montefiascone, e da Francesca Pegna, di Cassino. All'età di dodici anni entrònel seminario [...] (12 dic. 1777) del nipote di Caterina II, Alessandro, figlio di Paolo e della principessa di Württemberg, si era improvvisato autore drammatico con l'"operetta a cinque voci" Lo sposo burlato musicata da Paisiello e stampata a Pietroburgo nel 1779 in ...
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improvvisazione
improvviṡazióne s. f. [der. di improvvisare]. – 1. L’atto, il fatto d’improvvisare: i. di un discorso, di un sonetto, di una mazurca al pianoforte, di una parodia, di una scenetta comica. Usato assol., arte e uso di comporre...