Ray, Man (noto anche come Man-Ray)
Massimo Galimberti
Nome d'arte di Emmanuel Rudnisky, pittore, fotografo, designer, scrittore e regista cinematografico statunitense, nato a Filadelfia il 27 agosto [...] . L'idea era quella di assecondare lo spirito giocoso e dissacratorio degli artisti Dada, fatto di improvvisazione, assemblaggio e immaginazione, negazione dell'arte come processo spettacolare e disarticolazione del senso degli oggetti d'uso ...
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CARCANO, Francesco
Claudio Mutini
Nacque a Milano il 3 febbr. 1735 da Lorenzo e da Teresa Masserati, figlia del conte Maurizio. La nobiltà dell'origine e le cospicue sostanze familiari gli permisero [...] a Siena nel rinnovato collegio Tolomei. Qui il C. cominciò a dare le prime prove di sé come poeta improvvisatore, conversatore arguto e preparato (secondo la testimonianza dei contemporanei), intelligente amico e mecenate di condiscepoli del collegio ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo I
Luigi Baldacci
Una strana impressione potrebbe fare al lettore (e intendiamo anche quello più avvertito) sentir dire che questa poesia minore dell'Ottocento, presa [...] si trattava quasi sempre di non-poesia: mero documento di un gusto deteriore: non poeta, ma «giornalista della poesia. . . improvvisatore» (ivi, p. 12). In fondo, alla suggestione d'identificare il Prati con Armando il Croce non era sfuggito: «Egli ...
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CARRER, Luigi
Felice Del Beccaro
Nacque a Venezia il 12 febbr. 1801 da Pietro, commerciante, e da Margherita Dabalà. Mentre il padre, costretto a chiudere il negozio in Ruga di Rialto, si doveva trasferire [...] la protesta per la sorte riservata a Venezia nel trattato di Campoformio.
L'esibizione, nel 1818 a Venezia, del famoso improvvisatore toscano T. Sgricci suscitò l'entusiasmo del C. e un desiderio di emulazione, specie nel genere tragico di cui dette ...
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BOCCHI, Francesco
Silvana Menchi
Nacque a Firenze nel 1548 da Bartolomeo e Lisabetta Papi, in seno a una famiglia che godeva di un certo prestigio ma, a quanto sembra, di non grandi risorse. Dopo la [...] sulla vita contemplativa) diventano occasioni di esercitazioni scolastiche; la tradizione storiografica approda a un'opera di improvvisazione come la Historia della ribellione della Fiandra, scritta su incoraggiamento di Giovan Vincenzo Vitelli per ...
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CARRERA, Valentino
Laura Posa
Nato a Torino il 19 dic. 1834 da Luigi e da Luigia Tossatti, fu impiegato presso la direzione delle gabelle fino al 1878, quando, col minimo servizio necessario, si ritirò [...] comiche si accompagnarono a mancanza di misura costruttiva, a enfasi eccessiva, a facile ricorso a effetti e improvvisazione.
Di lui si ricordano ancora: Alessandro Puschin (1865); Marco Polo (1871); La figliuola del saltimbanco (1882); La ...
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Francese, letterature di lingua
Gianfranco Rubino
Francia
All'inizio del 21° sec. la letteratura francese conferma fondamentalmente i caratteri e gli orientamenti che si erano delineati nell'ultimo [...] Questa valorizzazione della contingenza caratterizza anche l'opera di Ch. Gailly (n. 1943: L'incident, 1996), che è ispirata all'improvvisazione jazz (Un soir au club, 2002). Più ludici, i testi a opera di É. Chevillard (n. 1964) comportano intreccio ...
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INGHIRAMI, Tommaso, detto Fedra
Stefano Benedetti
Nacque a Volterra negli ultimi mesi del 1470 da Paolo di Antonio, di una ricca famiglia patrizia discendente dagli Ingram, di origine germanica, e da [...] Curzio Inghirami (1645), al crollo accidentale di una macchina di scena avrebbe salvato la rappresentazione grazie alla pronta improvvisazione di versi latini. Alle notevoli doti di attore dell'I. rimandano peraltro già testimonianze coeve, come il ...
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LILLI, Virgilio
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a Cosenza il 7 febbr. 1907 da Tito, ingegnere romano, e da Pia Garatti, di famiglia veneta. I genitori, entrambi di idee anarcosocialiste, diedero ai figli [...] (Sassari 1999), Viaggio in Sardegna non fu mai rimaneggiato dall'autore, e conserva così intatto il fascino dell'improvvisazione, tipico del reportage giornalistico; in questa circostanza l'esperienza del L. pittore e fotografo si somma a quella ...
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CASTELLANI, Tommaso
Claudio Mutini
Nacque da nobile, famiglia bolognese in data imprecisata, ma sicuramente collocabile nell'ultimo quarto del sec. XV. Non possediamo notizie circa i suoi studi, ma [...] linearità del discorso, ad un virtuosismo tutto esteriore. Solo che del Tebaldeo o dell'Aquilano vengono improvvisamente a mancare le doti salienti: le improvvise acutezze verbali, l'estro fantastico, sì che il canzoniere del C. sembra più frutto di ...
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improvvisazione
improvviṡazióne s. f. [der. di improvvisare]. – 1. L’atto, il fatto d’improvvisare: i. di un discorso, di un sonetto, di una mazurca al pianoforte, di una parodia, di una scenetta comica. Usato assol., arte e uso di comporre...