CAPASSO, Nicola
Raffaele Ajello
Nacque il 13 sett. 1671 a Grumo Nevano (presso Aversa) da Silvestro e da Caterina Spena. Andò giovanissimo a Napoli dove, sotto la guida di uno zio paterno, sacerdote, [...] parte pubblicati, commento a fatti e a persone dell'ambiente napoletano, e frutto di una fertile capacità d'improvvisazione, costituirono per decenni, svago non incolto per la società letteraria della capitale. Scherzi la cui leggerezza apparve però ...
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DONI, Giovanni Battista
Gianfranco Formichetti
Figlio di Francesco e Giustina Lapi del Tovaglia, nacque nel 1594 a Firenze. Iniziò i suoi studi a Bologna per passare poi a Roma presso i gesuiti. Di [...] , che gli consentì di curare in particolar modo l'educazione dei figli. Alla fine di novembre del 1647 una febbre improvvisa lo costrinse a letto. Il 1º dic. 1647, a soli cinquantatré anni, moriva a Firenze lasciando grande rimpianto nei suoi ...
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CRESCIMBENI, Giovan Mario
Nicola Merola
Nacque a Macerata il 9 ott. 1663 in una delle più ragguardevoli famiglie della città marchigiana, da Giovan Filippo, professore di discipline giuridiche presso [...] provenzali giungeva fino ai vari Zappi, e magari a quel Bernardino Perfetti che lo entusiasmò con le sue doti di improvvisatore e che per questo egli provvide a far incoronare in Campidoglio, dandone la debita registrazione alle stampe (Atto della ...
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CAPECE (Capeci), Carlo Sigismondo
Ariella Lanfranchi
Nacque a Roma il 21 giugno 1652 da Bernardo e Teodora Stanchi. Iniziati gli studi a Roma, nel 1664 si trasferì in Spagna dove il padre, al servizio [...] di aver saputo superare il modello della commedia dell'arte non solo perché - nelle sue commedie - manca ogni improvvisazione (anche quelle per maschere sono infatti completamente scritte), ma perché temi e personaggi da lui non inventati, ma ripresi ...
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CASTI, Giambattista
Salvatore Nigro
Nacque ad Acquapendente (Viterbo) il 29 ag. 1724 da Francesco, nativo di Montefiascone, e da Francesca Pegna, di Cassino. All'età di dodici anni entrònel seminario [...] (12 dic. 1777) del nipote di Caterina II, Alessandro, figlio di Paolo e della principessa di Württemberg, si era improvvisato autore drammatico con l'"operetta a cinque voci" Lo sposo burlato musicata da Paisiello e stampata a Pietroburgo nel 1779 in ...
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GIUSTI, Giuseppe
Zeffiro Ciuffoletti
Domenico Proietti
Nacque a Monsummano, presso Pistoia, il 13 maggio 1809 da Domenico, agiato possidente di campagna di recente nobilitato, e da Ester Chiti.
A dodici [...] poetica del G. anche al di fuori della Toscana. Ciò generò "l'equivoco di una facilità di scrittura, che tiene dell'improvvisazione e dell'immediatezza, mentre, al contrario, l'officina del Giusti è delle più complicate" (Luciani, 1990, p. 45), come ...
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COSMICO, Niccolò Lelio
Roberto Ricciardi
Nacque a Padova non più tardi del 1420. Il suo vero nome era forse quello con il quale lo chiama l'autore dei sonetti maledici contro di lui, attribuiti al Pistoia [...] egli venne conosciuto personalmente dal giovane Ariosto, che ne ammirò inizialmente la vena mordace e la capacità di improvvisazione, ma per motivi non ben chiari, forse per animosità verso Alfonso Trotti, fattore ducale, giudice nella successione ...
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BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] potuto indirizzarsi.
Il primo e decisivo passo del B. su questa via è documentato, e in parte coperto, dall'improvviso mutamento di indirizzo che nel 1501 si verificò nell'attività editoriale di Aldo Manuzio. L'editore umanista per eccellenza, tutto ...
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improvvisazione
improvviṡazióne s. f. [der. di improvvisare]. – 1. L’atto, il fatto d’improvvisare: i. di un discorso, di un sonetto, di una mazurca al pianoforte, di una parodia, di una scenetta comica. Usato assol., arte e uso di comporre...