MANFREDI, Saturnino (Nino)
Stefania Chiocchini
Nacque a Castro dei Volsci, in Ciociaria, il 22 marzo 1921 da Romeo e Antonina Porfili, in una famiglia di origine contadina. Il padre, arruolato in Pubblica [...] parola" tout court; del suo bisogno di stabilire un rapporto più immediato e diretto con il pubblico attraverso spazi di improvvisazione; di una spiccata tendenza all'uso dell'espressività mimica sulla linea di attori come C. Chaplin e B. Keaton, per ...
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BIANCOLELLI, Giuseppe Domenico, detto Dominique
Ada Zapperi
Nacque a Bologna verso il 1637 da Francesco e da Isabella Franchini, detta Colombina, ambedue comici. Morto Francesco dopo il 1640, la vedova [...] . La sua arte raffinata era in effetti frutto di uno studio attento e meticoloso che non lasciava adito alla facile improvvisazione affidata all'estro di un momento felice. Del suo rigoroso metodo di lavoro resta testimonianza in un gruppo di suoi ...
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GARAVINI, Girolamo
Cristina Reggioli
Nato a Ferrara probabilmente nella seconda metà del Cinquecento (nessuna notizia è stata reperita sulla sua nascita negli archivi locali), fu uno dei grandi attori [...] di professione del suo tempo e divenne famoso per il personaggio del capitano Rinoceronte che interpretava nelle commedie all'improvviso.
Sposò la bolognese Margherita Luciani, anche lei attrice, nota sotto il nome d'arte di Flavia, dalla quale ebbe ...
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DE MARINI, Giuseppe
Rossella Motta
Nato a Milano il 13 ag. 1772 da un medico di cui non si conosce il nome, al cognome paterno Marini, aggiunse poi il De, probabilmente per motivi d'arte. Studiò a Monza, [...] 1824 con Virginia Trenca - seguì ancora il Fabbrichesi nell'Italia centrale e settentrionale, fino alla di lui morte avvenuta improvvisamente a Verona nel 1827 in quella occasione, insieme a Luigi Vestri, continuò le recite fino alla fine dell'anno ...
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PAVESI, Stefano
Maria Chiara Bertieri
PAVESI, Stefano. – Nacque a Casaletto Vaprio (vicino a Crema, all’epoca Repubblica di Venezia) il 22 gennaio 1779, secondogenito di Giambattista e di Rosa Bonizzoli.
Svolse [...] libretto di Leopoldo Fidanza, medico di professione, ma con il gusto della politica – era fervente repubblicano – e dell’improvvisazione poetica (il libretto fu rivisto e sistemato dal già citato Carpani, come egli stesso ci informa in una minuziosa ...
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DE SANCTIS, Alfredo
Roberta Ascarelli
Nacque a Brindisi il 7 ott. 1866 da una famiglia di comici girovaghi. Il padre Pio, un mediocre attore che sosteneva ruoli da caratterista ed era particolarmente [...] diritto alla "creazione" drammaturgica, il D. fu un fautore dell'organizzazione moderna del teatro che non lasciava spazio all'improvvisazione o all'estro degli interpreti; per lui lo spettacolo si svolgeva su di "una specie di scacchiera su cui ogni ...
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PANELLI, Paolo
Guido Di Palma
PANELLI, Paolo. – Nacque a Roma il 15 luglio 1925 da Francesco e da Odetta Pollini.
Frequentò l’istituto magistrale Oriani a Roma e, a causa delle vicende belliche, conseguì [...] essere soprattutto l’autore di se stesso» (Stampa sera, 28 febbraio 1962). Nella dimensione autoriale e nell’improvvisazione strutturata dei varietà che il piccolo schermo incoraggiava, dispiegò compiutamente il suo talento di comico caratterista che ...
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FALENA, Ugo
Sisto Sallusti
Nacque a Roma il 25 apr. 1875 da Antonio e da Maria Belardinelli. Dopo una serie di lavori, non presi in considerazione dalla critica ufficiale e scritti mentre era segretario, [...] di Demostene (teatro Olimpia di Milano, 27 maggio 1930), nella quale il F. ebbe come trovata esilarante quella dell'improvvisazione, da parte di Bernardo Way, di un'orazione commemorativa delle virtù di un cliente sconosciuto (segnata da un fragoroso ...
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CERLONE, Francesco
Stefano Giovanardi
Nacque a Napoli il 25 marzo 1722.
Proveniente da una famiglia di piccoli artigiani (il padre e il nonno erano tessitori e ricamatori), fu egli stesso ricamatore [...] che spinse il C. a porsi sulla strada del testo scritto da realizzare con un'accurata regia togliendo spazio all'improvvisazione e al lazzo fuori copione: il che resta in fondo il più importante contributo del commediografo alla storia del teatro ...
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DOMENICONI, Luigi
Roberta Ascarelli
Nacque nei pressi di Rimini nel 1786, ultimo degli otto figli di un fattore, in una "onesta e agiata famiglia" (Pinelli, p. 15) di costumi particolarmente rigidi. [...] Manfredi e Aristodemo nell'omonima opera di Monti.
Nel 1818 il D. fu costretto ad abbandonare le scene per un improvviso disturbo vocale che gli fece temere di rimanere afòno. Dopo alcuni mesi di cure intense si ristabili e tornò alla compagnia ...
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improvvisazione
improvviṡazióne s. f. [der. di improvvisare]. – 1. L’atto, il fatto d’improvvisare: i. di un discorso, di un sonetto, di una mazurca al pianoforte, di una parodia, di una scenetta comica. Usato assol., arte e uso di comporre...