CUSTODI, Pietro
Livio Antonielli
Nacque il 29 nov. 1771 a Galliate, presso Novara, da Giuseppe, originario di Inveruno, e da Geltrude Milanesi. All'età di soli tre anni rimase orfano di padre, per cui [...] e più ancora in quello dell'ateneo pavese, ove prevaleva l'influsso delle dottrine giurisdizionaliste, che il giovane ricevette gli impulsi decisivi per la propria formazione. Non a caso, subito dopo la laurea, tentò di pubblicare un breve saggio nel ...
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CLARETTA, Gaudenzio
Isabella Ricci Massabò
Nacque a Torino il 21 nov. 1835 da Fedele e Paolina Spanna. Poiché per tradizione familiare i Claretta da antica data ricoprivano cariche giudiziarie ed amministrative, [...] . 1863. La Deputazione costituiva nella cultura dello Stato sabaudo il punto d'incontro e di fusione dei complessi impulsi ideologici tendenti ad identificare il ruolo nazionale del Piemonte e della sua classe dirigente. Nella Deputazione accanto a C ...
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BATTAGLINI, Francesco Gaetano
Augusto Campana
Nacque a Rimini il 29 marzo 1753, primogenito del conte Filippo e della romana Anna Fagnani. Il suo nome di battesimo era Gaetano, a cui fu aggiunto nell'uso [...] 'origine della sua vocazione di ricercatore, ma è probabile che influissero sulla sua formazione l'esempio e gli impulsi dello scienziato e poligrafo riminese Giovanni Bianchi (Jano Planco) e del grande erudito Giuseppe Garampi, il futuro cardinale ...
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CAMBRAY DIGNY, Luigi Guglielmo de
Raffaele Romanelli
Nacque a Firenze il 7 apr. 1820, unico figlio del conte Luigi e di Marianna Nencini. Avviato dal padre architetto agli studi tecnici, e condotto [...] la quale il C. rimase sempre in strettissimi rapporti.
Portato, per studi e tradizione familiare, a partecipare degli impulsi riformatori della nobiltà liberale fiorentina, non ne oltrepassò mai i limiti conservatori e la fedeltà dinastica. Se è vero ...
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CHIAROMONTE, Nicola
Piero Craveri
Nacque il 12 luglio 1905 a Rapolla (Potenza) da Rocco e da Anna Catarinella. Di famiglia cattolica osservante - il padre medico ed antifascista -, il C. iniziò gli [...] politik vive per forza di cose, di abitudini di massa e di tradizioni ben salde, non di pensieri nuovi e di impulsi spontanei" (p. 144).
Le sue prime esperienze pubblicistiche, durante gli studi universitari, già esprimono questa sua attitudine a non ...
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GUERRAZZI, Francesco Domenico
Zeffiro Ciuffoletti
Figlio di Francesco Donato, intagliatore in legno, e di Teresa Ramponi, nacque in un quartiere popolare della vecchia Livorno il 12 ag. 1804, proprio [...]
Al di là del gusto guerrazziano di dilatare la realtà sentimentale, mettendo a nudo sin quasi alla morbosità i propri impulsi e le proprie sofferenze, la sua infanzia non dovette essere facile, specialmente per il rapporto con il padre. Tuttavia le ...
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IMBRIANI, Giorgio
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Napoli il 28 apr. 1848 da Paolo Emilio e da Carlotta Poerio. Aveva solo due anni quando con la madre e cinque fratelli si ricongiunse al padre che la repressione [...] Sud e i suoi abitanti.
Fu la madre che, seguendolo più da vicino, si sforzò senza successo di temperarne gli impulsi antiautoritari da cui era sospinto a innestare sull'ideale di libertà ereditato dai genitori il rifiuto aprioristico e radicale della ...
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CALOSSO, Giovanni Timoteo (Rustem bey)
Enrico De Leone
Conosciuto anche come Rustem bey, nome assunto nel periodo in cui fu al servizio dell'Inipero ottomano, nacque a Chivasso (Torino) il 24 genn. 1789 [...] , a far penetrare nel chiuso e retrivo ambiente del palazzo imperiale. Anche il nazionalismo turco - per dirla con Ettore Rossi - derivò da impulsi esterni che "vennero dall'Europa e soprattutto nel periodo che seguì la caduta di Napoleone". Di tali ...
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CITTADELLA, Giovanni
Paolo Preto
Nato a Padova il 7 marzo 1806 dal conte Francesco e da Lucia Raspi, ricevette un'ottima educazione classica sotto la guida dell'abate Nodari, docente di latino nel locale [...] . La scelta dell'età carrarese come materia del suo primo e più fortunato impegno storiografico obbediva ad interessi ed impulsi culturali già tipici della seconda metà del '700, quando anche a Padova, come in altre città della terraferma veneta ...
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ANDREA da Parma (da Strumi)
Paolo Lamma
Nacque nella prima metà dell'XI secolo in località imprecisata a cinque giornate da Vallombrosa così che, in seguito a una identificazione della tradizione vallombrosana, [...] modelli evangelici, ci danno veramente il senso di una vita intensa, dove la passione religiosa arriva a fondere e a trasformare gli impulsi rozzi e violenti delle parti in lotta. Da un lato tutti i buoni, Arialdo e i suoi, dall'altro tutti i cattivi ...
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impulsare
v. tr. [der. di impulso2]. – Nel linguaggio tecn., far funzionare qualcosa a impulsi: i. un radiotrasmettitore, modularlo a impulsi. ◆ Part. pass. impulsato, anche come agg.: radiotrasmettitore impulsato.
impulsatore
impulsatóre s. m. [der. di impulso2]. – In elettronica, apparecchio o circuito generatore di impulsi elettrici; anche in funzione di agg.: triodo i.; quadripolo impulsatore.