Poesia latina
Edoardo D'Angelo
L'età sveva può essere definita, per l'Italia meridionale, l'età del trionfo definitivo della latinità, nel suo secolare incontro-scontro con le altre civiltà e lingue [...] sveva; un'esaltazione della Natura, e la storia dell'umanità da Adamo fino all'incarnazionediCristo; la descrizione dei comportamenti e la saggezza politica di chi esercita il potere come podestà comunale.
Quilichino da Spoleto. Giudice a Recanati ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] , per cui l'uomo è cittadino e non servo -, da preferire di morir con essa, anziché vivere senza. Anch'egli incarna un alto e perenne ideale umano che il poeta cristiano vedeva risplendere nel mondo antico; e, contro la normale dottrina della Chiesa ...
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simbolismo
Eugenia Querci
L’immaginazione e il sogno al servizio dell’arte
Il termine simbolismo indica in primo luogo un movimento letterario e artistico sviluppatosi in Francia e in Europa verso la [...] nella religione cristiana la croce è il simbolo della passione diCristo; nella dottrina buddista, in Estremo Oriente, la ruota di fantasmi, evocazione e incarnazionedi spiriti, comunicazione con l’aldilà, interpretazione simbolica di numeri e di ...
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Poeta fiammingo (Dunkerque 1654 - ivi 1707). Per quanto sia vissuto in territorio annesso (1662) alla Francia, è da considerarsi poeta fiammingo e il più notevole del sec. 17º. Esercitò la professione [...] De Menschwordingh ("L'incarnazione del Cristo", 1686) e una vivace farsa popolare in versi (De gecroonde Leersse "Lo stivale incoronato", 1688). Le sue opere religiose si distinguono per l'elevatezza dell'ispirazione e per purezza classica di lingua. ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] un'anima, questa sarebbe così colma di «deitade» da essere «quasi ... un altro Iddio incarnato».
La «via naturale» cede, però anno. (E lo conferma anche l'età della morte diCristo, nel suo trentaquattresimo anno, dunque proprio sul culmine della ...
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La Vita e le Laudes Constantini
Presentazione e analisi di testi problematici
Davide Dainese
Al di là dei problemi che le opere di Eusebio di Cesarea convenzionalmente note come De vita Constantini [...] , come distruttore dell’idolatria e del politeismo, araldo diCristo, campione della Chiesa, impareggiato tra greci, barbari e risultano assurdi l’idea dell’incarnazione e il culto rivolto a un Dio-uomo, per di più crocifisso e dunque impotente326. ...
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Realismo
Corrado Maltese
Mario Verdone
di Corrado Maltese e Mario Verdone
REALISMO
Realismo e neorealismi di Corrado Maltese
sommario: 1. Il realismo e le sue varianti: a) gli estremi concettuali del [...] sono soltanto una più o meno imperfetta e labile incarnazionedi quel pensiero. Le dispute scolastiche sugli universali, e a quelle dell'italiano D. Morelli, episodi della vita diCristo (Cristo nel deserto, 1872), ispirandosi al Renan. In Ungheria, ...
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Costantino e la letteratura
Teatro, poesia, narrativa, saggistica (1890-2010)
Alberto Godioli
L’immagine di Costantino nella letteratura del Novecento è un argomento quasi del tutto inesplorato. I pochi [...] mio esercito contro Massenzio; in seguito a quella visione ordinai che la chiesa diCristo non fosse più oltre perseguitata. Ma io, anche allora, mi credevo un Dio, una incarnazionedi Apollo, e il Dio supremo ed unico era, per me, il Sole invitto55 ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] collettiva (l’occupazione nazista) si fondono nel poeta per farne voce di popolo, voce d’invocazione al “Santo che soffri”:
«Cristo, pensoso palpito,
Astro incarnato nelle umane tenebre,
Fratello che t’immoli
Perennemente per riedificare
Umanamente ...
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incarnazione
incarnazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis; v. incarnare]. – 1. In genere, l’atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico; in partic., nel cristianesimo, l’unione ipostatica, realizzata...
incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...