. Il vocabolo ebraico 'ādhām è originariamente nome comune che designa in genere la razza umana, o in particolare un suo individuo (latino homo); eccezionalmente, l'uomo in contrapposto alla donna (latino [...] a Dio da angeli o da altre creature; la seconda contiene, fra altro, profezie di Adamo sull'incarnazione, i miracoli, la morte, la risurrezione e l'ascensione al cielo del Cristo; la terza enumera i nove cori degli angeli e le loro funzioni.
Quest ...
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(fr. cathares; sp. cátaros; ted. Katharer; ingl. cathars).- Eretici medievali, a partire dal sec. XI, così chiamati dal greco καϑαρός "puro".
Nomi. - I càtari ebbero nomi diversi, indicanti i diversi focolari [...] incarnazione sino alla passione, non furono che pura apparenza. Anche la Vergine Madre fu puro spirito sotto l'aspetto umano e la sua maternità l'unione di missione diCristo e il genuino significato del Nuovo Testamento, sono i figli di Satana e ...
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- Dalla parola con la quale principia, comunemente si dice Credo la formula di professione della fede cristiana, stabilita dalla Chiesa. Più propriamente però si dice simbolo: termine derivato dal linguaggio [...] , fatta da Dio per mezzo di Gesù Cristo, della generazione eterna di Gesù Cristo da Dio e della sua incarnazione (in complesso cioè l'identificazione di Gesù Cristo col Verbo divino incarnato). Il romano ha di più sull'orientale la generazione ...
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Nacque con tutta probabilità ad Atene (cfr. Epifanio, Adv. haer. 32, n. 6) tra il 145-150 da genitori pagani. Non si conoscono le circostanze della sua conversione al cristianesimo. Intraprese nella giovinezza [...] la Legge e i profeti per istruirli e prepararli alla venuta diCristo, così ai Greci aveva dato la filosofia; fra i profeti è generalmente ortodossa: i misteri della Trinità e dell'Incarnazione sono ricordati e illustrati (Strom., V, 14; VI ...
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. Sebbene non sia sempre possibile distinguere la letteratura propriamente fiamminga da quella dei Paesi Bassi del Nord (v. belgio: Letteratura; olanda: Letteratura; paesi bassi: Letteratura), che hanno [...] Nord e produrre l'Imitazione diCristo. Negli ultimi anni del di commedie realistiche i sette peccati capitali; e verso la fine del secolo, Michele de Swaen, l'ultimo poeta classico, scrive un buon dramma liturgico, De Menschwordingh (L'incarnazione ...
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SODOMA
Adolfo Venturi
. Giovanni Antonio Bazzi, detto il S., pittore, nato a Vercelli nel 1477, morto a Siena nel 1549. Rimase nella bottega dello Spanzotti dal 1490 al 1497, ma, dopo il periodo primitivo [...] maestro umbro, e nel corteo d'apostoli a seguito del Cristo benedicente i pani, derivazione evidente dall'affresco del Perugino nella tinte sfumate, gli altri dell'Incarnazionedi Maria e dell'Assunta nell'oratorio di San Bernardino a Siena, con ...
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. Prescindendo dalla iniziativa degli acemeti (v.) in Oriente e di loro imitatori in Occidente (specialmente nella zona della Lorena che fu poi culla dell'adorazione veramente perpetua del SS. Sacramento) [...] le anime pie che avessero potuto vegliare il sepolcro diCristo nelle quaranta ore intercorse tra il mezzodì del venerdì istituite nel 1807 da Maddalena dell'Incarnazione, terziaria francescana, in Roma presso la chiesa di S. Gioacchino in Selci, ...
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. L'arte cristiana si può definire la manifestazione esteriore della fede cristiana sotto forma estetica. Nei suoi processi tecnici, nei materiali che adopera, nelle regole di composizione da essa seguite, [...] 'arca, Daniele fra i leoni, i miracoli diCristo e soprattutto la resurrezione di Lazzaro, la guarigione del cieco nato e quella ai dogmi fondamentali del peccato e dell'incarnazione e ai sacramenti (scene di banchetti, sacrifizio d'Abramo). La ...
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SOLOV′EV, Vladimir Sergeevič
Leonida Gancikoff
Filosofo russo, figlio del precedente, nato a Mosca il 16 gennaio 1853, morto a Uzkoe, presso Mosca, il 30 luglio 1900. S. univa facoltà dialettiche e [...] molteplicità naturale. Ecco perché la piena e perfetta teofania avvenne precisamente come l'incarnazionedi Dio nell'uomo, come la rivelazione di Dio-Uomo nel Cristo. In questo mistero teandrico l'umanità, quale corpus mysticum Christi, viene unita ...
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Secondo Giovanni il Notaio, scrittore greco del sec. V-VI, che ce ne ha lasciato una biografia, E. sarebbe stato vescovo di Alessandria dopo S. Cirillo d'Alessandria (morto nel 444) e avrebbe composto [...] 22 omelie sul digiuno, la carità, l'incarnazione, nascita, battesimo e tentazioni diCristo, ecc. (ripubblicate, con la biografia di Giovanni, in Migne, Patr. graeca, LXXXVI, coll. 297-462 e 509-536).
L'assenza di qualsiasi notizia sopra un vescovo ...
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incarnazione
incarnazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis; v. incarnare]. – 1. In genere, l’atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico; in partic., nel cristianesimo, l’unione ipostatica, realizzata...
incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...