L'archeologia del Vicino Oriente. L'Asia occidentale in eta tardoantica e medievale
Francesca Zagari
Laura Saladino
Paolo Cuneo
Maria Adelaide Lala Comneno
Basema Hamarneh
Jean-Pierre Sodini
Michele [...] ). Momento cruciale è l'Incarnazione, presente nel sacrificio eucaristico attraverso la Vergine, rappresentata nella conca absidale sopra l'altare. Solo con l'epoca postgiustinianea ci fu una grande richiesta delle icone diCristo e dei santi, che ...
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La Vita e le Laudes Constantini
Presentazione e analisi di testi problematici
Davide Dainese
Al di là dei problemi che le opere di Eusebio di Cesarea convenzionalmente note come De vita Constantini [...] , come distruttore dell’idolatria e del politeismo, araldo diCristo, campione della Chiesa, impareggiato tra greci, barbari e risultano assurdi l’idea dell’incarnazione e il culto rivolto a un Dio-uomo, per di più crocifisso e dunque impotente326. ...
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L'ETA ANTICA
Manlio Simonetti
L'ETÀ ANTICA
Le fonti
Al fine di conoscere la storia del papato dal I al VI secolo, mediamente le fonti sono scarse e soprattutto, com'è naturale attendersi, non [...] Roma era prevalente un'impostazione cristologica che, pur riconoscendo in Cristo un personaggio di qualità soprannaturale e perciò preesistente all'incarnazione, attivo, prima di questa, nella creazione e nel governo del mondo, riluttava a definirlo ...
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Catechesi e catechismo nell'Italia unita
Giuseppe Biancardi
Ermanno Genre
Il catechismo nel cattolicesimo italiano tra Otto e Novecento
Nel quadro dell’azione pastorale che la Chiesa cattolica rilancia [...] di una strumentazione catechistica più incarnata nei diversi ambienti socio-religiosi.
Alla luce di tali in Italia, pp. 12-23; qui p. 21.
145 G. Ruta, L’annuncio diCristo, cit., pp. 215-256.
146 Cfr. G. Ronzoni, Il progetto catechistico italiano, ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] splendida quella che ha guidato Fellini nell’aprire il film con la sequenza del Cristo e nel chiuderlo con quella di Paolina: l’intuizione dell’Incarnazione del Cristo che continua – sebbene non avvertita – nel suo Corpo Mistico e che si fa visibile ...
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Chiesa e società
Paolo Prodi
Tradizione, autocoscienza storica e mito
È sempre operazione complessa introdurre nell'esposizione storica cesure e scansioni cronologiche ma ciò è particolarmente vero [...] personalità in cui più si incarna visibilmente la coscienza di questo passaggio è quella di Gasparo Contarini, patrizio e magistrato salvezza all'abbandono fiducioso nei meriti diCristo; sulla sua decisione di scegliere non la strada della vita ...
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Il titulus di Costantino
Tra conciliarismo, umanesimo e iconografia
Silvia Ronchey
Mai come nella prima metà del Quattrocento la scissione della Prima e della Seconda Roma, avvenuta dieci secoli prima [...] di Costanza, la vera erede, l’incarnazione quasi del titolo di Costantino.
Dagli emblemi distintivi del primo imperatore di appare tanto più verosimile che la scena della flagellazione diCristo nel dipinto non esprima solo in generale le tribolazioni ...
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Avventure e metamorfosi di un genio: Raffaello da Urbino a Roma
Vincenzo Farinella
La vita
Raffaello era figlio d’arte: nato ad Urbino nel 1483, probabilmente il 6 aprile, trascorse i suoi primi anni [...] grazioso» e «convenevole» Raffaello, inteso come una sorta diincarnazione della perfezione nell’arte, a partire dal romanticismo si pescatori, posta a confronto con la calma impassibile diCristo, entra in competizione con le esibizioni anatomiche ...
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La Chiesa di Roma prima e dopo Costantino
Da Vittore (189-199) a Liberio (352-366)
Emanuele Castelli
«Io sono in grado di mostrare i trofei degli apostoli: se vai infatti sul colle Vaticano o sulla [...]
28 Nella I Clem. (fine I secolo) viene rilevata solo l’azione soteriologica del Cristoincarnato; nel Pastore di Erma (metà II secolo) si parla del Figlio di Dio anche in riferimento alla sua preesistenza alla creazione del mondo e alla sua funzione ...
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allegoria
Jean Pépin
Per valutare correttamente il posto occupato dall'a. nell'opera sia di D. che di qualunque altro, bisogna intendersi anzitutto sul significato del termine.
La nozione di A. - Le [...] suo mestiere di poeta, ma anche la sua qualità dicristiano, all'influenza di Virgilio; infatti, dice, la parola di Virgilio poco seppure è fuor di dubbio che l'Egloga contiene, formulata in modo tipico, una profezia dell'incarnazione, il poeta ...
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incarnazione
incarnazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis; v. incarnare]. – 1. In genere, l’atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico; in partic., nel cristianesimo, l’unione ipostatica, realizzata...
incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...