Storiografia e società
Giuseppe Galasso
Origini ed età antica
La formazione, la conservazione, la trasmissione, l'aggiornamento della memoria storica sono aspetti - distinti fra loro solo nel corso [...] non annullava la trascendenza assoluta e inattingibile di Dio, ma nel mistero della Trinità e dell'Incarnazione dava luogo alla Creazione e al fondamentale bipartizione in storia prima e dopo diCristo, viene ora affermato uno schema tripartito ( ...
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Storia della messa in Italia
Manlio Sodi
Sommario: Premessa ▭ Dal 1861 al 4 dicembre 1963. Dall’Unità d’Italia al pontificato di Pio X (1861-1914) - Il sorgere e lo sviluppo del movimento liturgico [...] di Pio V rese ufficiale l’antica usanza; la spiegazione più plausibile è costituita dal rapporto tra il mistero dell’incarnazione splendere in modo più intenso il primato di Dio e la centralità diCristo e del suo mistero pasquale. La partecipazione ...
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FIGURAZIONI DEVOZIONALI
P. Skubiszewski
A partire dall'ultimo quarto del sec. 19°, la storia dell'arte distingue nell'iconografia del Tardo Medioevo, considerandole come un fenomeno a parte, quelle [...] della Chiesa. Fin dal tempo degli apostoli, l'insegnamento cristiano era centrato sul dogma di Dio incarnato che ha salvato l'uomo con la sua morte. La vita 'terrena' diCristo, appena accennata dai vangeli, restava in secondo piano rispetto ...
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Vita Nuova
Mario Pazzaglia
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Mario Pazzaglia
Opera giovanile di D., composta di 31 liriche (23 sonetti, 2 sonetti doppi, 1 ballata, 1 stanza di canzone, 1 doppia stanza di canzone, 3 canzoni), scelte [...] del transitus di Beatrice, accompagnato dagli stessi sconvolgimenti naturali che accompagnarono la morte diCristo. È vero escatologia, fra la rappresentazione dell'epifania di Dio in una storica incarnazione terrena (Beatrice), che coinvolgerebbe il ...
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Culto e memoria di Costantino nelle tradizioni sire
Agiografia costantiniana nella liturgia e nella storiografia
Maria Conterno
Nella tradizione cristiana siro-occidentale, così come in quella siro-orientale, [...] del mondo creato, che secondo l’autore ammonta a tredici «indizioni»29, dieci dalla creazione all’incarnazione e tre dalla venuta diCristo alla fine dei tempi. A tale suddivisione della durata del mondo rimandano anche i due eventi celebrati ...
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Vedi RAVENNA dell'anno: 1965 - 1996
RAVENNA (v. vol. VI p. 609)
E. Russo
a) r. preromana, repubblicana e imperiale. - I. topografia. La traccia dell'antico lido del Ravennate nel periodo di massima ingressione [...] le teste di Michele e Gabriele nel Museo di Torcello, quella diCristo al Victoria and Albert Museum di Londra ( mosaici, incarnazione della sintesi giustinianea, sviluppano un rapporto tra «quadri» e «cornici» e mostrano gran copia di elementi ...
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PITTURA bizantina
T. Velmans
La p. bizantina fece la sua comparsa solo due secoli dopo la fondazione di Costantinopoli nel 324 e ben dopo la suddivisione dell'Impero romano nella parte occidentale e [...] trovava l'incarnazione, giacché era a causa della sua doppia natura, o più esattamente grazie alla sua natura umana, che il Cristo era rappresentabile.Ormai il programma iconografico delle chiese era divenuto un sistema di rappresentazione di grande ...
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La Grande guerra e la rivoluzione fascista
Emilio Gentile
Un decennio rivoluzionario
Gli anni fra il 1915 e il 1925 furono per gli italiani il periodo più rivoluzionario della loro vita unitaria, con [...] che a essa spettava come società perfetta depositaria dell’unica verità rivelata dalla parola di Dio attraverso le Sacre Scritture e l’incarnazione del Cristo.
Per realizzare la riconquista cattolica della società e ricondurre lo Stato italiano alla ...
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Costantino e la letteratura
Teatro, poesia, narrativa, saggistica (1890-2010)
Alberto Godioli
L’immagine di Costantino nella letteratura del Novecento è un argomento quasi del tutto inesplorato. I pochi [...] mio esercito contro Massenzio; in seguito a quella visione ordinai che la chiesa diCristo non fosse più oltre perseguitata. Ma io, anche allora, mi credevo un Dio, una incarnazionedi Apollo, e il Dio supremo ed unico era, per me, il Sole invitto55 ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] collettiva (l’occupazione nazista) si fondono nel poeta per farne voce di popolo, voce d’invocazione al “Santo che soffri”:
«Cristo, pensoso palpito,
Astro incarnato nelle umane tenebre,
Fratello che t’immoli
Perennemente per riedificare
Umanamente ...
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incarnazione
incarnazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis; v. incarnare]. – 1. In genere, l’atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico; in partic., nel cristianesimo, l’unione ipostatica, realizzata...
incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...