stile
Nei sistemi di datazione medievali e dell’Età moderna, la scelta del giorno iniziale dell’anno. Il calendario giuliano, introdotto da G. Cesare (46 a.C.), istituì un anno civile di 365 giorni computati [...] locali, che assumevano come capodanno il 25 marzo (il cd. «s. dell’Incarnazione», in riferimento all’incarnazionediCristo nove mesi prima del Natale: sono di questo tipo lo s. pisano e lo s. fiorentino) o il 25 dicembre («s. della Natività ...
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Filosofo e mistico svedese (Stoccolma 1688 - Londra 1772). Dotato di preparazione scientifica e ripetutamente soggetto di esperienze estatiche, volse la propria speculazione al sensibile e al rapporto [...] infinita e la creazione come eterna emanazione. La volontà umana è libera di scegliere tra il bene e il male; l'incarnazionediCristo ha avuto come fine quello di glorificare l'umanità e salvare il libero arbitrio. La resurrezione della carne ...
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Teologo (Mélin, Hainaut, 1513 - Lovanio 1589). In teologia, propugnò, con il suo amico Hessels, il metodo positivo e quindi un ritorno della speculazione teologica alle fonti bibliche e patristiche. Le [...] quei beni appartenenti costitutivamente alla natura dell'uomo. Sicché i doni che l'uomo riceverà per l'incarnazionediCristo non sono propriamente "soprannaturali" perché restituiscono all'anima ciò che era proprio della sua natura e che egli aveva ...
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Vescovo di Sardi (m. verso il 190 d. C.); dalle testimonianze sembra fosse di tendenze encratite, sostenute da viva attesa escatologica. Scrisse una notevole omelia sulla Pasqua (nota da papiri greci e [...] latino e georgiano), e si hanno notizie di un'Apologia del cristianesimo dedicata a Marco Aurelio, oggi perduta; anche delle altre sue opere (sulla data della Pasqua, sul battesimo, sull'incarnazionediCristo) non restano che alcuni titoli e scarsi ...
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inculturazióne Nelle scienze umane, assimilazione della cultura d'appartenenza durante il processo di socializzazione (o fase infantile del processo d'integrazione sociale) dell'individuo.
Antropologia [...] teologica dell'i. sintetizzabile in tre criteri: quello cristologico, che, ispirandosi all'incarnazionediCristo, sottolinea il lento e graduale processo di conversione delle culture al Vangelo; quello ecclesiologico, per cui l'i. è esperienza ...
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MUNSTER
G. Jászai
MÜNSTER (Mimigardevord nei docc. medievali)
Città della Germania (Renania settentrionale-Vestfalia), capoluogo della regione storica della Vestfalia e sede vescovile.L'originario insediamento [...] parte del leone e dell'agnello. Come visione iniziale e annuncio divenuto immagine dei misteri diCristo - incarnazione, morte, risurrezione e secondo avvento -, questa raffigurazione dell''apertura apocalittica' era collegata anche visivamente alle ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La [...] e la missione della Chiesa, l’autorità del magistero, il ministero del vescovo di Roma, il significato dell’incarnazione, la cooperazione di Maria al mistero diCristo, la presenza dello Spirito Santo, la morale sessuale, la bioetica, il dialogo con ...
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MARIA Vergine
Mariano CORDOVANI
Umberto GNOLI
Ernesto JALLONGHI
Umberto GNOLI
Luigi GIAMBENE
Bianca PAULUCCI
Giuseppe CASTELLANI
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È la madre di Gesù Cristo.
Nel Nuovo Testamento il [...] il Verbo meritò per gli uomini con la sua incarnazione.
Culto di Maria. - Il culto prestato a M. è un'applicazione del dogma cattolico della comunione dei santi. Al primitivo culto diCristo, seguì quello dei martiri, e finite le persecuzioni quello ...
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GIOVANNI PISANO
G. Jászai
Scultore e architetto, figlio di Nicola Pisano, nato a Pisa intorno al 1245-1248 e morto a Siena nel 1318.Del periodo giovanile e degli anni di formazione di G., fino al ventesimo [...] coro appare particolarmente ricca nella decorazione per la presenza di gruppi di statue. Al tema dell'IncarnazionediCristo è riferita la regina del cielo Maria-Ecclesia nell'atto di allattare due bambini, alle spalle delle quattro virtù cardinali ...
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Le rappresentazioni della comunità
André Jean
Marc Loechel
Introduzione
Questo lavoro si propone di analizzare in che modo la città veneziana rappresentasse se stessa, ai propri occhi e agli occhi [...] della Venezia personificata. La fondazione della città serenissima poteva stare palesemente in parallelo con l'IncarnazionediCristo.
La Nuova Gerusalemme
La "santa Republica", secondo quanto afferma Sanudo, si mostra altresì come Nuova ...
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incarnazione
incarnazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis; v. incarnare]. – 1. In genere, l’atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico; in partic., nel cristianesimo, l’unione ipostatica, realizzata...
incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...