. Prima della loro conversione al cristianesimo, gli Armeni adoravano parecchi dei, gli uni di origine iranica, gli altri di origine assira, e finalmente alcuni antichi eroi armeni deificati. Una tradizione [...] popolo venne operata con la forza: il clero cristiano fu provveduto di rendite tolte ai sacerdoti pagani, ed i come professata dagli Armeni, la dottrina cattolica sull'incarnazione. Un secondo sinodo di Hṙomklay, nel 1179, arrivò all'unione con i ...
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MADRID (A. T., 37-38)
Giuseppe CARACI
José F. RAFOLS
Carlo BOSELLI
Higinio ANGLES
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Carlo MORANDI
Capitale della Repubblica spagnola e in pari tempo di una delle provincie della Nuova Castiglia: [...] altare maggiore, di Pascual de Mena, una Trinità di R. Mengs, sculture del Pereira, del Becerra e di Pedro de Mena; un Cristo e S. Incarnazione, già nominato, della cappella del Terz'ordine e della cappella maggiore di S. Isidoro reale; il convento di ...
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PLUTARCO di Cheronea
Arnaldo Momigliano
Storico e filosofo greco. Nacque a Cheronea in Beozia intorno al 50 d. C., figlio di Antibulo, appartenente a famiglia assai distinta del luogo. La sua vita si [...] di Elio Aristide o di Dione Crisostomo, l'intellettuale greco tipico dell'età aurea dell'impero romano. Nella sua humanitas borghese c'è l'incarnazione degli scrittori attraverso cui il pensiero cristiano implicitamente riconosce la sua continuità con ...
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Nel greco antico ἄγγελος (da ἀγγέλλω "annunzio") aveva il significato generico di "messaggero"; ma poi, per l'uso che ne fecero i traduttori greci della Bibbia per rendere la parola ebraica mal'ākh "messaggero [...] il nunzio del mistero dell'Incarnazione così nell'islamismo porta a Maometto la rivelazione di Dio.
Bibl.: H. Zimmern anteriori del ciborio di S. Marco a Venezia, di origine forse siriaca e risalenti al sec. VI, si vede il Cristo venerato da angeli ...
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GIOVANNI Damasceno ('Ιωάννης ὁ Δαμασκηνός), santo
Alberto PINCHERLE
Silvio Giuseppe MERCATI
Padre e dottore della Chiesa, morto probabilmente il 4 dicembre 749.
Della sua vita - scartati i dati leggendarî [...] le nature unite: cioè in Cristo la Persona del Verbo tiene unite e fa sussistere insieme la natura divina e l'umana. Sicché si tratta veramente di Verbo incarnato, non di una carne umana indiata.
Di fronte all'imperversare dell'iconoclastia ...
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È l'autore d'un libro tra i più celebri dell'antica letteratura cristiana greca, il Pastore (Ποιμήν), generalmente compreso nella collezione dei cosiddetti Padri apostolici (v.).
Contenuto e carattere. [...] Dio padre (v. adozionismo); la salvezza non è dovuta al fatto che Cristo s'è incarnato, ha sofferto, è morto e risorto (di risurrezione non si parla) bensì al fatto che, come la carne dell'uomo Gesù ha saputo non contaminare lo Spirito (e fu premiata ...
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. È nella dottrina cattolica il privilegio, tutto proprio della Vergine Maria, "di essere stata, fin dal primo istante del suo concepimento, in vista dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, [...] alla Vergine l'Incarnazione. Che entrambi questi testi si riferiscano al privilegio della Concezione Immacolata di Maria e lo Origene, i quali ritenevano che Gesù Cristo fosse morto anche per i peccati di Maria.
La tradizione cristiana relativa ...
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Illustre storico tedesco del cristianesimo, fondatore della scuola di Tubinga. Nacque a Schmiden (Württemberg) il 21 giugno 1792, studiò a Tubinga, nel 1817 entrò professore nel seminario di Blauenheuren [...] ), del dogma della Trinità e dell'Incarnazione, poi di tutta la storia del dogma, di tutta la storia della Chiesa, dei alla storia apostolica, con l'opera su Paolo apostolo di Gesù Cristo. L'ideale armonia dell'età apostolica viene spezzata. Il ...
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Vescovo e scrittore del secolo IV. Nacque a Besandirke, oggi Besanduc, in Palestina al principio del sec. IV. Andò ancor giovanetto in Egitto, trattovi dal fervore di quei monasteri copti, e tornato in [...] 1926).
Dottrina: Principio di E. è che in cose di fede il cristiano deve contentarsi di quanto insegna la Chiesa; natura, che non ne venne a essere diminuita nell'Incarnazione: che Maria è vera Madre di Dio, sempre vergine, che Pietro è la pietra ...
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È il placare la divinità offesa dalla colpa con atti, riti, cerimonie, e specialmente con sacrifizî.
Nel dogma cristiano indica anzitutto l'atto compiuto dal Redentore, con la sua morte, rinnovantesi nella [...] rito del decimo giorno di Tishri (settembre-ottobre), Cristo, novello Adamo (I Cor., XV, 22, 45; Rom., V, 12-21). S. Tommaso (Sum. theol., III, q. 48, a. 2) spiega che il Redentore innocente paga per gli uomini rei, dei quali, per la sua incarnazione ...
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incarnazione
incarnazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis; v. incarnare]. – 1. In genere, l’atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico; in partic., nel cristianesimo, l’unione ipostatica, realizzata...
incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...