profetismo
Raoul Manselli
Il p. di D., che si addensa, soprattutto, come tensione profetica nella Commedia, non è certo atteggiamento isolato dello spirito del poeta, ma va, piuttosto, considerato come [...] delle persone della Trinità e distingueva perciò un'età del Padre, dalla creazione del mondo all'incarnazionediCristo; un'età del Figlio, dall'incarnazione in poi, sempre in corso mentre Gioacchino scriveva; e infine un'età dello Spirito Santo ...
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ICONOCLASTIA
H.L. Kessler
L'impulso alla distruzione delle immagini, in particolare le raffigurazioni di Dio e dei santi, o almeno a vietarne la produzione era insito nella spiritualità del cristianesimo. [...] orationes tres, scritte intorno al 730. Facendo riferimento alle leggende e ai commentari patristici, il Damasceno concludeva che l'incarnazionediCristo aveva abrogato le ingiunzioni delle Sacre Scritture relative alle immagini e che la venerazione ...
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Poesia latina
Edoardo D'Angelo
L'età sveva può essere definita, per l'Italia meridionale, l'età del trionfo definitivo della latinità, nel suo secolare incontro-scontro con le altre civiltà e lingue [...] sveva; un'esaltazione della Natura, e la storia dell'umanità da Adamo fino all'incarnazionediCristo; la descrizione dei comportamenti e la saggezza politica di chi esercita il potere come podestà comunale.
Quilichino da Spoleto. Giudice a Recanati ...
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L'Europa tardoantica e medievale. La formazione dell'impero bizantino
Antonio Carile
La formazione dell’impero bizantino
Il processo di trasformazione dell’Impero romano nell’Impero romano orientale, [...] fondazione voluta da Dio per unificare i popoli della terra in vista della incarnazionediCristo, che aveva fatto dell’Impero romano l’impero cristiano, una sorta di immagine terrestre del regno celeste destinata a unificare e salvare tutti gli ...
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INDIA, Francesco (Francesco Torbido, detto anche il Moro)
Alessandro Serafini
Nacque a Venezia dal veronese Marco tra il 1482 e il 1485 (Repetto Contaldo, 1984, p. 53). In questa città, secondo le parole [...] non cronologico delle storie mariane è funzionale a una rappresentazione dell'Assunzione incentrata sul mistero dell'IncarnazionediCristo e sul sacrificio della Croce, simbolicamente rappresentato dall'altare centrale che, nella nuova disposizione ...
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Romanticismo
Movimento filosofico-letterario che, a partire dagli ultimi anni del 18° sec., operò una trasformazione del gusto e dei valori fino allora dominanti, e in partic. di quelli illuministici, [...] ridato dignità e presenza alla metafisica e all’infinito: infinito che, per Novalis, è di nuovo presente in questo nostro mondo, grazie all’incarnazionediCristo, che egli interpreta – secondo una visione che peraltro è dato ritrovare, con accenti ...
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Orfino da Lodi
Edoardo D'Angelo
Sulla vicenda biografica di O., giudice, nella prima metà del XIII sec., presso le amministrazioni comunali e imperiali nell'Italia centrosettentrionale, è possibile [...] esaltazione della Natura, e la storia dell'umanità da Adamo fino all'incarnazionediCristo; 3. la descrizione dei comportamenti, e la saggezza politica, di chi esercita il potere come podestà comunale.
Relativamente alla stratigrafia compositiva, si ...
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BOLOGNESI, Ambrogio
Silvana Menchi
Nacque a Palermo nel 1507 da un Giovanni muratore, originario della regione di San Marino, e da una Caterina, di cui ignoriamo il casato. Nel 1525, quando lasciò la [...] recente istituzione, che egli fosse inquinato da opinioni luterane.
La prima parte della predica era dedicata all'incarnazionediCristo; la seconda trattava del rapporto tra grazia e libero arbitrio. Dopo aver protestato in termini generali la sua ...
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cerchio
Andrea Mariani
. Il sostantivo ha un alto numero di occorrenze (novanta), quasi tutte nella Commedia e nel Convivio; in VE II X 2 è riportato l'incipit della canzone-sestina Al poco giorno (Rime [...] infine la figura che compare a D. come ultima, ineffabile visione, simbolo del mistero dell'unità e trinità di Dio, e dell'incarnazionediCristo (Pd XXXIII 138).
Anche nelle Rime abbiamo dei traslati, fra i quali il più notevole, perché poeticamente ...
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MARGHERITA da Citta di Castello
Giovanna Casagrande
MARGHERITA da Città di Castello. – Nacque da nobili genitori (Parisio ed Emilia) nel castello di Metola nella Massa Trabaria (oggi Mercatello del [...] penitenza-Terz’Ordine domenicano, avvenuto nel 1405. La santità della beata M. è di profilo mistico-penitenziale, incentrato sulla meditazione dell’IncarnazionediCristo; in particolare, tuttavia, l’autore della maior avrebbe mirato a esaltare la ...
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incarnazione
incarnazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis; v. incarnare]. – 1. In genere, l’atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico; in partic., nel cristianesimo, l’unione ipostatica, realizzata...
incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...