MICELI, Vincenzo
Francesco Di Chiara
– Nacque a Monreale di Sicilia il 7 febbr. 1733 (Zerbo, p. V) o il 18 nov. 1734 (secondo l’atto di battesimo citato in Azzaro Pulvirenti, p. 53 n.) da Pietro e da [...] della dottrina dei Padri e dei canoni conciliari. Punto nodale della trattazione è la redenzione che si fonda sull’incarnazionediCristo in virtù della quale il Divino e l’umano stanno insieme senza mai confondere le rispettive essenze, che restano ...
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MALVASIA (Boselli Malvasia), Bonaventura
Dario Busolini
Bonaventura Bonaventura Boselli nacque nel 1598 a Sestola, nel Modenese, da una famiglia legata da consolidati rapporti di servizio con i conti [...] Propaganda Fide nel 1628, è una esposizione dei principali misteri della dottrina cristiana (Trinità e IncarnazionediCristo) e delle leggi delle grandi religioni monoteiste. Paragonando cristianesimo e islamismo tra loro, il M. giudica, secondo la ...
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re (rege)
Luigi Blasucci
Parola di uso frequente nel Convivio e nella Commedia (nessuna occorrenza invece nella Vita Nuova e nelle Rime). Al plurale è adoperata sempre la forma ‛ regi ' (salvo davanti [...] offrì un'occasione opportuna allo sviluppo dell'antitesi cristiana umiltà-sublimità, fondamentale per la redenzione attraverso l'incarnazionediCristo " (Studi su D., Milano 1963, 247). In Pd XIII 96 el fu re, che chiese senno / acciò ...
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Ecce ancilla Dei
Dante Balboni
In Pg X 44, nel primo esempio ‛ parlante ' di umiltà, leggermente variando la frase di assenso pronunciata dalla Vergine Maria all'angelo Gabriele dopo l 'annuncio della [...] che descrive il mistero dell'incarnazionediCristo viene letto nelle messe della Madonna (Annunciazione, Nome di Maria, ecc.); inoltre nelle feste di S. Gabriele, S. Giuseppe, nel mercoledì delle Tempora di Avvento. Nella pietà popolare la ...
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testamento
Luigi Blasucci
Il vocabolo occorre quattro volte nelle opere di D., nel suo significato giuridico di " atto scritto " col quale una persona dispone delle sue sostanze e di altro per il tempo [...] Schicchi viene indicato come colui che si sostituì nel letto di morte a Buoso Donati, testando e dando al testamento nuovo patto tra Dio e l'umanità avvenuto con l'incarnazionediCristo, di cui nel Nuovo Testamento. Il vocabolo è adoperato infatti ...
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incinquarsi
Antonio Lanci
Formato sul numerale ‛ cinque ', questo intransitivo pronominale, probabilmente di conio dantesco (Parodi, Lingua 267), si registra una sola volta, in rima, in Pd IX 40 pria [...] . Il Vellutello, seguito dal Venturi, intende che " quel centesimo anno dall'incarnazionediCristo... si farebbe il quinto centesimo; che tanto vien a dire, che [la fama di Folchetto] durerebbe ancora dugento anni oltre a quelli che dalla sua morte ...
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trasfigurazione
Occorre due volte nella Vita Nuova. In XIV 7 Io dico che molte di queste donne, accorgendosi de la mia trasfigurazione, si cominciaro a m'aravigliare, e ragionando si gabbavano di me [...] la " mutazione " della forma esteriore; cfr. Tertulliano Adv. Praxean 27 " transfiguratio autem interemptio est pristini " (detto dell'incarnazionediCristo, dove però non si dà alcuna ‛ soppressione ' dello stato precedente, né alcun cambiamento ...
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redenzione (ridenzione)
Lucia Onder
Il termine, evocando l'idea del riscatto degli schiavi, indica nella religione cristiana il " riscatto " dell'uomo dalla schiavitù del peccato originale operato da [...] volesse, m'è occulto, / a nostra redenzion pur questo modo ", Beatrice espone il dubbio di D. sul perché Dio volle la r. attraverso l'incarnazionediCristo; l'accento batte sul concetto dell'insondabilità del giudizio divino (perché Dio volesse, m'è ...
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riaccendere (raccendere)
Con varietà semantiche analoghe ad ‛ accendere ' (v.), ma molto più limitate, il verbo è esclusivo della poesia, e ricorre per lo più in senso figurato.
Vale " illuminare ", riferito [...] Pd XXXIII 7 si raccese l'amore (fra Dio e gli uomini, grazie all'incarnazionediCristo), mentre l'immagine di XXX 58 di novella vista mi raccesi (riacquistai la facoltà visiva di cui la luce intensissima mi aveva privato: vv. 49 ss.) si ricollega al ...
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venuta
Alessandro Niccoli
È " l'atto del venire, del giungere " in un luogo.
Amore spiega a D. che a Giovanna, la donna amata da Guido Cavalcanti, è stato imposto il soprannome di Primavera per questa [...] quello Giovanni lo quale precedette la verace luce).
Il termine ricorre a proposito dell'incarnazionediCristo (Cv IV V 4 la sua venuta nel mondo; altro esempio al § 9), del viaggio di D. (If II 35 se del venire io m'abbandono, / temo che la venuta ...
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incarnazione
incarnazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis; v. incarnare]. – 1. In genere, l’atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico; in partic., nel cristianesimo, l’unione ipostatica, realizzata...
incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...