GIOVANNI VII
P.J. Nordhagen
Pontefice dal 705 al 707. Fu di famiglia bizantina: secondo le fonti suo padre avrebbe rivestito la carica di curator del palazzo dei duchi bizantini sul Palatino a Roma. [...] potrebbe leggere volta a evidenziare l'incarnazione e il ruolo di Maria come Theotókos, un concetto Cristo crocifisso su un Golgota particolarmente alto e di forma conica. Ai fianchi diCristo sono raffigurati Maria e s. Giovanni Evangelista, al di ...
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FRANCESCANESIMO
G. Miccoli
Movimento religioso originato dalla testimonianza spirituale di s. Francesco d'Assisi.La maturazione della 'conversione' di Francesco tra il 1206 e il 1209 resta per molti [...] risultavano per Francesco dalla riflessione sull'incarnazione e sulla passione e morte. Il Cristo dell'incarnazione e il Cristo sofferente della passione costituiscono dunque due punti di riferimento essenziali dell'esperienza religiosa francescana ...
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GIOVANNI ANTONIO da Brescia
Alessandro Serafini
Non si conosce la data di nascita di questo incisore, di cui nessuna fonte cinquecentesca menziona il nome e sul quale non esistono riferimenti documentari. [...] a Ercole I d'Este, duca di Ferrara e padre di Isabella marchesa di Mantova, incarnazione moderna del semidio il cui mito tecnica.
È del 1509 la seconda opera datata di G., la Flagellazione diCristo.
In questo caso, per realizzare lo sfondo neutro ...
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LITURGIA e ICONOGRAFIA
J. Baschet
La l. giocò un ruolo di grande rilievo nella realtà medievale: essa fu al tempo stesso il modo privilegiato di incontro con il divino e uno dei fondamenti della vita [...] la relazione tra funzione liturgica e soggetto della rappresentazione, sia che si tratti di scene della Passione, legate al sacrificio diCristo, sia di temi legati all'incarnazione, come la Vergine con il Bambino, che hanno anch'essi un loro spazio ...
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BONANNO PISANO
J. White
Artista attivo a Pisa nell'ultimo quarto del 12° secolo. Il nome di B. è tramandato solo dalle due iscrizioni con cui firmò le perdute imposte bronzee del portale maggiore della [...] celeste diCristo in trono che corona l'imposta di destra.Nella porta di Pisa la concezione che a Monreale si rivela solo a tratti viene applicata in modo organico. Alla base dei battenti dodici profeti costituiscono il preludio all'incarnazione e ...
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GUCCIO di Mannaia
M. Di Berardo
Orafo attivo a Siena, ove risulta documentato dal 1291 al 1318, soprattutto come incisore di sigilli.Il nome di G. ricorre, quale unica attestazione esecutiva provatamente [...] transustanziazione del sangue diCristo, implicito nella simbologia Incarnazione e della Redenzione affiancati, rispettivamente, dalle figure di S. Bonaventura, di un papa - forse lo stesso committente -, nonché di S. Francesco e S. Chiara in atto di ...
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BIBBIA DEI POVERI
G. Schmidt
In ambito storico-artistico, a partire da Heinecken (1769), si intende con l'espressione di B. dei poveri (lat. Biblia pauperum) un trattato, diffuso soprattutto in Germania [...] tetradi, nel complesso otto, si riferisce a un determinato periodo della vita diCristo: 1) l'incarnazione del Redentore (con gli antitipi: annunciazione a Maria, nascita diCristo, adorazione dei Magi e presentazione al Tempio); 2) la fuga da Erode ...
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VEZELAY
L. Cabrero-Ravel
VÉZELAY (lat. Viseliacum)
Città della Francia sudorientale (dip. Yonne), nella regione storica della Borgogna.
V. prende origine da un monastero femminile fondato probabilmente [...] , che si riferisce all'Infanzia diCristo attraverso l'Annunciazione, la Visitazione e la Natività, sull'architrave, seguite dall'Adorazione dei Magi, sul timpano, veicola il dogma dell'Incarnazione, sottolineando nel contempo il ruolo essenziale ...
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BONANNO
Isa Belli Barsali
Operoso nella seconda metà del sec. XII, se ne ignorano le date di nascita e di morte; l'epigrafe già sulla distrutta porta centrale del duomo di Pisa, dove lo si qualificava [...] stile dell'Incarnazione al modo pisano (Bartoloni) potrebbe confermare l'opinione di chi ritiene l'opera di B. fatta bronzea più piccola, con ventiquattro rilievi della Vita diCristo, detta di S. Ranieri, nel transetto destro della cattedrale pisana ...
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LOMBARDO (Solari), Aurelio
Vito Zani
Nacque intorno al 1501, presumibilmente a Venezia, dallo scultore Antonio e da Adriana Vairà, ed ebbe come fratelli Girolamo e Ludovico.
La data di nascita si ricava [...] nel 1555 essere stato nominato cappellano della Confraternita del Corpo diCristo, eretta nella chiesa di S. Vito (Scultori a Loreto…, p. 34).
una sequenza in continuum di otto scene dell'Incarnazione e della vita di Gesù, sovrastate dall'iscrizione ...
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incarnazione
incarnazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis; v. incarnare]. – 1. In genere, l’atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico; in partic., nel cristianesimo, l’unione ipostatica, realizzata...
incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...