Filosofia
In contrapposizione a monismo, in generale ogni concezione del mondo fondata su un’essenziale dualità di principi. Il termine ha cominciato a entrare nell’uso solo agli inizi del 18° sec., ma [...] fra Dio e il diavolo.
Trasferito sul piano metafisico e filosofico, questo d. ha la sua più caratteristica incarnazione nel platonismo, per la contrapposizione dell’eterna e perfetta realtà dell’«essere ideale» all’imperfezione del «non essere ...
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Ávila Città della Spagna, nella Castiglia-León.
Storia
Di origine fenicia, colonia romana, fu sede vescovile dal 4° sec. e centro del movimento priscillianista (➔ Priscilliano); passata agli Arabi nel [...] monumentale e un complesso di opere: la cattedrale di tipo cluniacense; chiese romanico-gotiche; il Convento di s. Teresa, costruito sul luogo della casa natale della santa, e quello dell’Incarnazione dove visse a lungo (➔ Teresa di Gesù, santa). ...
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Filosofo medievale, della cui vita ben poco si sa: anche il suo soprannome "de Dinant" non risulta se si riferisca al Belgio o alla Bretagna. Appartiene alla scuola panteistica del sec. XIII, e s'avvicina [...] XII e all'inizio del XIII i principî panteistici, con scritti in lingua volgare, e giunsero a conseguenze mostruose, p. es., circa l'Incarnazione e l'Eucaristia. Il sinodo di Parigi del 1210 nella sua condanna coinvolse con le opinioni di D. le fonti ...
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Chenu e il Vaticano II come ‘fine dell’era costantiniana’
Categoria della storia e imperativo pastorale
Gianmaria Zamagni
Fin de l’ère constantinienne è il titolo di un saggio breve del domenicano Marie-Dominique [...] , cit., p. 56.
39 Ivi, p. 57.
40 Ivi, p. 56.
41 Ivi, p. 58.
42 Ivi, pp. 58-59: «le incarnazioni della libertà – dalla rivolta degli schiavi e l’emancipazione dei servi fino alla liberazione dei salariati – hanno fatto maturare una dialettica della ...
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ZANICHELLI, Nicola.
Loretta De Franceschi
– Nacque a Modena il 7 ottobre 1819 da Domenico, muratore con una piccola impresa edile, e da Rosa Violi.
Nicola si impiegò prima in una legatoria e poi come [...] . la voce in questo Dizionario), docente universitario di diritto costituzionale.
Nicola Zanichelli può essere considerato incarnazione del modello di self-made man, riuscendo ad affermarsi professionalmente grazie alla sua intraprendenza, nonostante ...
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umiliare
Francesco Tateo
È adoperato in conformità con le accezioni dell'aggettivo ‛ umile ' (v.), e quindi se in Vn XIX 10 40 la donna " umilia " chi è degno di vederla e così gl'infonde umiltà, nel [...] umiliarsi ": tutti li altri modi erano scarsi / a la giustizia, se 'l Figliuol di Dio / non fosse umilialo ad incarnarsi. Il verbo, che ricalca il testo paolino (Philipp. 2,8 " Humiliavit semet ipsum factus oboediens... "), è spiegato nella perifrasi ...
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RICHTER, Johann Paul Friedrich
Giuseppe Gabetti
Romanziere tedesco (pseudonimo: Jean Paul), nato a Wunsiedel il 21 marzo 1763, morto a Bayreuth il 14 novembre 1825. Schiller lo paragonò a "un uomo caduto [...] , mistico e borghese, ingenuo e smaliziato, umoristico e sentimentale, informe e squisito, egli fu, in maniera esemplare, l'incarnazione di quel "deutsches Gemüt", che - al disotto di tutti gli slanci verso l'assoluto - costituisce forse il vero tono ...
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SOTERIOLOGIA
Alberto PINCHERLE
Nicola TURCHI
. È, come dice il nome (gr. σετηρία "salvezza" e λόγος), la "dottrina della salvezza", intesa come parte fondamentale di una dottrina religiosa. Certo, [...] e morte di Gesù in vista della redenzione, ma pensa che anche se l'uomo non avesse peccato Dio si sarebbe incarnato ugualmente, come manifestazione suprema della sua infinita bontà; questa teoria è seguita da tutta la scuola francescana e ha il più ...
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GUGLIELMITI
. Una tal Guglielmina, ritenuta boema e di stirpe regia, stabilitasi a Milano verso il 1271, vi morì nel 1281 o 1282; sepolta con gran pompa nell'abbazia di Chiaravalle Milanese, la sua tomba [...] salvare la sua parente Manfreda e altri cospicui personaggi, e più ancora per le idee attribuite ai guglielmiti (Guglielmina incarnazione dello Spirito Santo, e inauguratrice d'una nuova era e d'una nuova economia religiosa, in cui avrebbero avuto ...
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ANTICO
O. Grabar
Aggettivo sostantivato invalso nel linguaggio degli studi storico-artistici per designare globalmente elementi o procedimenti formali, iconografici, tecnici e anche presupposti ideologici [...] vetus (e famiglia) è tutto ciò che precede un evento salvifico o innovativo-migliorativo e dal punto di vista epocale data dall'incarnazione di Cristo e dall'età di Augusto; antiquus (e famiglia) è pure ciò che precede e data (in Gellio e altri) per ...
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incarnazione
incarnazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis; v. incarnare]. – 1. In genere, l’atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico; in partic., nel cristianesimo, l’unione ipostatica, realizzata...
incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...