Amor mi mena tal fiata a l'ombra
. Incipit di una sestina adespota trasmessaci da un manoscritto della seconda metà del sec. XV e attribuita talora a D., ma quasi certamente spuria.
Bibl. - S. Debenedetti, [...] Per il testo della sestina " Amor mi mena tal fiata all'ombra ", in " Giorn. stor. " LI (1908) 267-268; ID., Nuovi studi sulla Giuntina di rime antiche, Città di Castello 1912, 49-69; E. Lamma, Intorno ...
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De fin' amor si vient sen et bonté
. Incipit di una canzone del Rex Navarrae Thibaut IV, citato due volte nel De vulg. Eloq., la prima (I IX 3) per documentare la presenza del vocabolo ‛ amore ' nella [...] lingua d'oil, al pari che in quella d'oc e del sì (cfr. § 2), la seconda (II V 4) come esempio di endecasillabo iniziale in canzone di stile illustre, con l'osservazione ubi, si consideretur accentus et ...
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Nuls hom non pot complir adrechamen
Fabrizio Beggiato
Incipit di una canzone del trovatore provenzale Aimeric de Belonoi (v.), citato in VE II VI 6, XII 3. La prima citazione è dovuta al valore di costrutto [...] eccellente da D. attribuito alla struttura di questa canzone di .tono sentenzioso e colto nonché, forse, alla presenza di spunti dottrinali, caratteristici della lirica provenzale più tarda, probabilmente ...
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Sem fos Amor de joi donar
Eugenio Ragni
Incipit di una canzone di Arnaldo Daniello citata da D. (VE II XIII 2) come esempio di stantia sine rithimo, in qua nulla rithimorum habitudo actenditur, senza [...] dunque consonanza di rime all'interno di essa: forma che egli dichiara analoga a quella della sua canzone-sestina Al poco giorno e al gran cerchio d'ombra (v.), già precedentemente citata nel De vulg. ...
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Con plu sospiri avanti costei vegno
Domenico Consoli
Incipit di un sonetto collocato nel codice Canoniciano di Oxford ital. 111, f. 10 col. 2a, dopo un sonetto di Giovanni Quirini, con l'indicazione [...] " responsio Dantis ", e riguardante il tema dell'amore per una donna chiamata Isabetta, identificata talora con la Lisetta dantesca.
É molto probabile che fra le rime del poeta veneto ve ne fossero alcune ...
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In exitu Isräel de Aegypto
Gian Roberto Sarolli
. Incipit del salmo 113, che anticamente si cantava nel trasportare il corpo di un defunto nel luogo sacro, quasi a indicare, allegoricamente, il mistico [...] viaggio del cristiano, prefigurato dagli Ebrei, verso la Gerusalemme celeste. D. lo fa cantare coralmente dalle anime che approdano alle spiagge del Purgatorio, in Pg II 46-48 ‛ In exitu Isräel de Aegypto ...
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Poi che de doglia cor conven ch'io porti
. Incipit di una stanza di canzone (o cobla esparsa) di Guido Cavalcanti, citata da D. in VE II VI 6 tra le illustres cantiones che appaiono contextae nel più [...] eminente grado di costruzione (gradum constructionis excellentissimum). V. CAVALCANTI, Guido ...
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Si com l'arbres que per sobrecargar
Fabrizio Beggiato
Incipit di una canzone del trovatore provenzale Aimeric de Peguilhan (v.), citato in VE II VI 6, fra gli esempi di canzoni di costrutto eccellente. [...] L'eleganza della struttura, impostata sul felice sviluppo delle figure retoriche, e l'omogeneità dello schema metrico, cinque strofe ciascuna di otto endecasillabi (cfr. la teoria esposta da D. in VE II ...
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Sols sui che sai lo sobraffan chem sorz
Eugenio Ragni
Incipit di una canzone di Arnaldo Daniello formata di soli endecasillabi (VE II VI 6), citata da D. tra gli esempi (il terzo, dopo Si per mon Sobretotz [...] di Giraldo da Borneill e Tan m'abellis l'amoros pensamen di Folchetto di Marsiglia) di canzoni caratterizzate da un gradum constructionis excellentissimum, da un alto grado di raffinatezza stilistica.
Di ...
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BISSOLO, Ardighino (Bellino)
Cesare Segre
Nome e patria dello scrittore risultano dall'incipit del suo Speculum vite, dove egli è indicato come "Belinus Bixolus de Mediolano"; la sua professione dal [...] ) da Prosdocimo da Cittadella, che era custode del duomo di Padova; e che l'indicazione della patria ("de Mediolano") negli incipit pare più appropriata quando l'autore se ne trovi lontano, si comprende perché il Weiss abbia avanzato l'ipotesi che il ...
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incipit
〈ìnčipit〉 v. lat. [3a pers. sing. dell’indic. pres. di incipĕre «incominciare»; quindi propr. «incomincia»], usato in ital. come s. m. – Nei manoscritti e nelle prime stampe, parola iniziale della formula che si poneva di solito al...
explicit
〈èkspličit〉 v. lat. [«finisce»; forma tarda d’indicativo del v. explicare, rifatta sulle forme explicui, explicĭtum del perfetto e del supino, per influenza di incipit, a cui nel linguaggio bibliografico si contrappone direttamente;...