re (rege)
Luigi Blasucci
Parola di uso frequente nel Convivio e nella Commedia (nessuna occorrenza invece nella Vita Nuova e nelle Rime). Al plurale è adoperata sempre la forma ‛ regi ' (salvo davanti [...] ., di Dio ‛ imperatore ' (v.).
Per opposizione analogica la metafora può essere riferita anche a Lucifero, nella citazione adattata dell'incipit di un famoso inno latino di Venanzio Fortunato: If XXXIV 1 Vexilla regis prodeunt inferni (così come, nel ...
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pelle
Andrea Mariani
Il sostantivo è usato nella Commedia (spesso in rima) e in due luoghi del Fiore. Come si deduce dai vari contesti (anche in Fiore LXXXI 12 il lupo di sua pelle non gittate, e XCVII [...] nera non è da riferirsi alla bella figlia del sole, accetta come la più persuasiva la spiegazione di Benvenuto (per il quale però la ‛ figlia del sole ' è la " natura umana "): " cum primo puer incipit ire ad solem pellis eius alba cito denigratur ". ...
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FISICA ATOMICA E MOLECOLARE.
Leonardo Fallani
Massimo Inguscio
– Panoramica attuale. Spettroscopia di precisione dell’idrogeno. Orologi atomici ottici. Gas degeneri e simulazione quantistica. Molecole [...] con cui gli atomi interagiscono tra loro ha permesso di associare atomi ultrafreddi in modo da formare molecole, dando così l’incipit a una nuova forma di fisica molecolare. In particolare, si è studiato come atomi fermionici si associano tra loro in ...
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Nacque a Figline nel Valdarno il 19 ottobre 1433 da Diotifeci d'Agnolo di Giusto, medico, e da Alessandra di Nannoccio di Montevarchi. Della sua prima educazione letteraria nulla si sa di preciso. Secondo [...] ed esperimentare in sé tutte le vite (Theol. plat., XIV, c. 3, pp. 309-310) e se cupit, conatur, incipit Deus fieri proficitque quotidie, egli è fondamentalmente progresso infinito. Così l'infinita esperienza umana importa il moderno concetto della ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Astronomia, astrologia e geografia matematica
John D. North
Anne Tihon
Graziella Federici Vescovini
Uta Lindgren
Astronomia, astrologia [...] in Occidente era opera, però, di un anonimo, cui ancora oggi, come nel Medioevo, ci si riferisce citandone l'incipit in latino: Circulus eccentricus vel egresse cuspidis… Quest'opera, che presenta diverse mancanze dal punto di vista tecnico e rivela ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dal post-Rinascimento al Risorgimento
Sergio Bertelli
Una nuova idea di Italia
Nell’Italia della metà del 16° sec. il pathos che aveva sorretto l’impegno ‘politico’ di Niccolò Machiavelli e di Francesco [...] cosa tratterò delle origini e de’ costumi di que’ barbari e degli altri che prima d’essi erano venuti in Italia»: è questo l’incipit della sua Storia d’Italia del Medio-Evo (1839). In realtà, tutti i primi nove libri si rivelano un enorme centone, un ...
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Un teatro piccolo, povero, nuovo
Piargiorgio Giacchè
Un prologo su teatro e territorio
Il rapporto tra teatro e territorio è da sempre tanto obbligatorio quanto problematico, almeno per via della differenza [...] che come una scelta: Perché un piccolo teatro è il titolo del suo primo programma di sala (17 maggio 1947) e insieme l’incipit di un manifesto di intenti che comincia col dichiarare che «questa è la condizione che abbiamo dovuto accettare in partenza ...
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canzone
Ignazio Baldelli
Raffaello Monterosso
La teorizzazione dantesca della c. nel De vulg. Eloq. appare essere la sublimazione teorica della fase lirica che va dall'ideale retorico di fusione linguistica [...] di idee, Giraut de Borneilh, quel di Lemosì. Nel De vulgari Eloquentia il suo nome è più volte ricordato, insieme a vari incipit di sue poesie: se ne loda l'eccellenza, ma senza che sia fatta alcuna graduatoria di merito con altri poeti, come avviene ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] chiamarli Paul Ricoeur, si è indubitabilmente impresso sui contemporanei; e con maggior forza su un Novecento che, aperto dal drammatico incipit di Zarathustra, Gott ist tot, si potrebbe considerare chiuso – più che da un ritorno al religioso che s’è ...
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Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] in cui si vengono definendo a. d'apparato particolari sia in funzione di lettere iniziali, sia per la designazione di titoli, incipit ed explicit, nonché, in ambito epigrafico, per la esposizione di testi solenni incisi su materie dure. Si tratta di ...
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incipit
〈ìnčipit〉 v. lat. [3a pers. sing. dell’indic. pres. di incipĕre «incominciare»; quindi propr. «incomincia»], usato in ital. come s. m. – Nei manoscritti e nelle prime stampe, parola iniziale della formula che si poneva di solito al...
explicit
〈èkspličit〉 v. lat. [«finisce»; forma tarda d’indicativo del v. explicare, rifatta sulle forme explicui, explicĭtum del perfetto e del supino, per influenza di incipit, a cui nel linguaggio bibliografico si contrappone direttamente;...