Déjà-vu
Bruno Callieri
Con l'espressione francese déjà-vu, "già visto", si indica nel linguaggio psicologico una paramnesia, cioè un disturbo qualitativo della memoria per il quale si ha la sensazione [...] emotivo precedentemente vissuto (quello che M. Raimiste, nel 1913, chiamava mnemotività), o come la riattivazione di fantasie inconsce.
Le esperienze di déjà-vu possono essere fugacemente avvertite anche da soggetti sani, in condizioni di stress, ma ...
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Figlio
Liliana Zani Minoia
Il concetto di figlio rimanda alla posizione intergenerazionale di un individuo all'interno di un sistema familiare, al quale è legato da vincoli di natura non solo biologica [...] altre persone, in primis le figure parentali. I coinemi possono collegarsi fra loro, dando luogo a costellazioni di immagini inconsce, quali per es. la 'madre buona', il 'padre buono', la 'madre cattiva', il 'padre-madre', la 'bisessualità' ecc. La ...
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Trapianto
Quando una parte dell'Altro diviene parte del Sé
Le implicazioni psicologiche dei trapianti d'organo
di Carlo Umberto Casciani e Marco Zanasi
3 febbraio
Il neozelandese Clint Hallam, il primo [...] sono l'espressione di inconsapevoli sabotaggi del trapianto nel tentativo inconscio di recuperare lo status (e il potere) di malato. del paziente, che instaura con il medico una sorta di inconscia sfida tra la sua capacità di malattia e l'abilità del ...
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Amnesia
Alberto Oliverio
Per amnesia si intende la mancanza o la perdita della memoria, soprattutto come incapacità a rievocare esperienze passate. Nel linguaggio della neuropsicologia si distinguono [...] , legati sia a una momentanea difficoltà di accesso alla memoria, sia a un blocco, spesso emotivo o indotto da dinamiche inconsce.
I. Studi sperimentali
Lo studio sperimentale delle amnesie risale all'inizio del Novecento, quando G.E. Müller e A ...
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Condizione di sofferenza della psiche provocata da disturbi, a condizionamento psichico (cioè psicogeni), per lo più di decorso cronico, che si estrinsecano con diversi sintomi, per es. ansia, paure, coazioni, [...] ha le sue radici nello sviluppo infantile, cioè si fonda sulle fissazioni interne a situazioni conflittuali infantili rimaste inconsce. Nell’età giovanile o adulta la sintomatologia si esprime come compromesso fra desideri pulsionali e difese che ne ...
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Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori.
Diritto
Libertà di c. Diritto di sentire [...] di c.» (P. Janet) – assume un carattere patologico.
I livelli dell’attività psichica, secondo Freud, sono tre: cosciente, preconscio e inconscio, e da essi prende consistenza il concetto di campo di c., i cui limiti definiscono due ordini di fatti ...
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Uso patologico di bevande alcoliche con conseguenze mediche e sociali. Dal punto di vista medico si distinguono: a. acuto (intossicazione alcolica), e a. cronico. In quest’ultimo caso, va fatta un’ulteriore [...] alle teorie di riferimento, il ruolo di fattori temperamentali, di modelli di attaccamento/separazione, o di rappresentazioni inconsce.
Per la complessità dei quadri clinici collegati all’a., il trattamento tende a includere aspetti medici generali ...
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Rifiuto del cibo, che può giungere fino al disgusto. Può insorgere nelle più svariate malattie, in modo transitorio o duraturo, a seconda dei casi.
A. mentale (o a. nervosa) Sindrome d’interesse psichiatrico [...] di uno stile di attaccamento insicuro con le figure parentali, o alla presenza di conflitti interni concernenti desideri inconsci contrastanti. Va anche sottolineato il ruolo di fattori sociali e culturali nel determinarsi dell’a. mentale, data la ...
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Psichiatria
BBruno Callieri
di Bruno Callieri
Psichiatria
sommario: 1. Natura ed esistenza in psichiatria. 2. Psichiatria clinica. 3. La psichiatria secondo le età della vita: a) psichiatria infantile [...] non è l'io) nella struttura complessa della sua singolarità, lo situa nel cuore di un discorso che gli viene dagli altri: ‟l'inconscio è il discorso dell'altro". Non è chi non veda l'importanza attuale del discorso lacaniano, che è però ancora troppo ...
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Diritto
V. del reato Persona offesa dal reato, titolare del bene protetto dalla singola fattispecie incriminatrice. Tale nozione fa riferimento al soggetto passivo, ovvero alla persona sulla quale ricade [...] in cerca di situazioni in cui possano soffrire, compatirsi, e suscitare simpatia. Si tratta di un derivato del masochismo psichico, con accentuazione esibizionistica. Può essere parzialmente cosciente, ma le sue vere origini sono inconsce. ...
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inconscio
incònscio agg. e s. m. [dal lat. tardo inconscius, comp. di in-2 e conscius «conscio»] (pl. f. -sce o -scie). – 1. agg. Di fenomeno interno (impulso, inclinazione, istinto, atto, ecc.) che non giunge a livello della coscienza; o,...
super-io
sùper-io (o Sùper-Io) s. m. [traduz. del ted. Über-Ich]. – Concetto psicanalitico, formulato da S. Freud, , che indica l’istanza psichica che regola il comportamento e presiede alla coscienza morale. Tale istanza sorge nel bambino,...