Motivazione
Carmencita Serino
In psicologia, per motivazione si intende l'insieme dei bisogni, desideri, intenzioni che concorrono alla determinazione del comportamento e che conferiscono a quest'ultimo [...] comportamento sono alcuni dei temi caldi messi a fuoco da questa linea di riflessione. Secondo Bargh e Barndollar (1996) l'inconscio potrebbe rappresentare, in quest'ottica, una sorta di deposito di scopi e motivi cronici.
Infine, è da segnalare il ...
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Alla concezione del c. come sfondo di tutti gli eventi psichici si è giunti nel 20° sec., dopo che la psicologia ha compiuto la sua emancipazione dall'ambito filosofico, in cui era inclusa, e ha tentato [...] la disgiunzione cartesiana tra res cogitans e res extensa, tra mente e c., tra soma e psiche, tra conscio e inconscio, tratteranno il c. umano come un qualsiasi oggetto della natura, con un atteggiamento che, lungi dall'essere naturale come queste ...
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Bisogno
Lucio Pinkus
In un'accezione molto generale, con bisogno si designa il senso di una mancanza, accompagnata dallo sforzo di porvi rimedio. Questa definizione rinvia, da un lato, alle origini [...] , La dialectique [1960], in Écrits, Paris, Seuil, 1966 (trad. it. Sovversione del soggetto e dialettica del desiderio nell'inconscio freudiano, in Scritti, 2° vol., Torino, Einaudi, 1974).
k. lewin, Dinamic theory of personality. Selected papers, New ...
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(App. V, ii, p. 101; v. emozione ed emotività, XIII, p. 935)
La concezione, propria del senso comune, secondo cui le e. sarebbero reazioni irrazionali disgregatrici del comportamento appare ormai sostituita [...] che molti processi cognitivi possono aver luogo in modo del tutto inconscio e automatico. Successivamente, Zajonc ha ammesso che possono esservi processi cognitivi inconsci, ma ha ribadito la diversità qualitativa dei processi iniziali di trattamento ...
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Trapianto
Quando una parte dell'Altro diviene parte del Sé
Le implicazioni psicologiche dei trapianti d'organo
di Carlo Umberto Casciani e Marco Zanasi
3 febbraio
Il neozelandese Clint Hallam, il primo [...] sono l'espressione di inconsapevoli sabotaggi del trapianto nel tentativo inconscio di recuperare lo status (e il potere) di malato. del paziente, che instaura con il medico una sorta di inconscia sfida tra la sua capacità di malattia e l'abilità del ...
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Immaginazione
Alberto Oliverio
Bruno Callieri
Definita genericamente, l'immaginazione è la facoltà di formare immagini mentali, di trasformarle, di svilupparle e anche di deformarle. Nel linguaggio [...] una realtà già nota, oppure si prestano a raffigurare una realtà fantastica, oppure, ancora, vengono prodotte in modo del tutto inconscio negli stati di dormiveglia, di sogno, sotto l'azione di droghe. Ciascun individuo, se il cervello non è affetto ...
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Gruppo
Jaime Ondarza Linares e Leonardo Ancona
Per gruppo s'intende, genericamente, ogni aggregato, volontario o naturale, che si colloca tra l'individuo e la società. Da un punto di vista meramente [...] questo processo conflittuale.
Da una revisione panoramica del pensiero sociologico, nell'arco che parte dagli studi sulla mentalità e l'inconscio di gruppo di É. Durkheim (alla fine del 19° secolo) e giunge fino alla dinamica di gruppo e alla teoria ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Cesare L. Musatti
Luciano Mecacci
Cesare Musatti è stato l’esponente più rappresentativo della psicologia e della psicoanalisi italiana. Nel corso della sua lunga vita egli poté partecipare personalmente [...] luce delle attuali discussioni scientifiche, seguito dalla replica di Musatti. Bassin sostenne che lo studio dei processi psichici inconsci poteva essere condotto con criteri scientifici integrando i principi e i metodi della scuola pavloviana con i ...
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Memoria
Pier Carla Cicogna
(XXII, p. 829; App. IV, ii, p. 428; V, iii, p. 403)
Psicologia cognitiva
Nell'ultimo decennio, le acquisizioni scientifiche più importanti sul tema della m. sono state il [...] il controllo strategico (quindi secondo una pianificazione cosciente dell'apprendimento), oppure in modo automatico, tramite meccanismi inconsci.
I processi di codifica a lungo termine trattano l'informazione che proviene direttamente dai sistemi ...
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(XI, p. 569)
La c. è oggetto di continua chiarificazione terminologica (tra gli altri, Consciousness in contemporary science, 1988; Jervis 1993). La parola non designa in effetti un fenomeno unitario, [...] dotata di una sua specifica qualità. Nel senso 5, è lo stesso che 'conscio', e in quanto tale è il contrario di 'inconscio'. Nel senso 6, fa infine riferimento al fatto che esiste un sistema di regole morali, il quale costituisce un criterio con cui ...
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inconscio
incònscio agg. e s. m. [dal lat. tardo inconscius, comp. di in-2 e conscius «conscio»] (pl. f. -sce o -scie). – 1. agg. Di fenomeno interno (impulso, inclinazione, istinto, atto, ecc.) che non giunge a livello della coscienza; o,...
es
(o Es) 〈ès〉 pron. neutro sostantivato, ted. (propr. «ciò, esso»), usato in ital. come s. m. (e per lo più con iniziale maiuscola). – Nella teoria psicanalitica freudiana, termine – mutuato dall’opera dello psicologo ted. G. Groddeck (1866-1934),...