di Italo Pantani
La fortuna del D. come categoria critico-letteraria è un fenomeno soprattutto italiano, a fronte di una presenza assai modesta nel panorama storiografico delle altre letterature europee. [...] le scuole poetiche sorte tra il Simbolismo e l'Ermetismo è dato riconoscere i denominatori comuni della scoperta dell'inconscio come istinto e dell'identificazione di Io e Mondo: condizioni entro cui l'individualismo "diventa solitudine, smarrimento ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] . Per quanto riguarda i suoi meccanismi, la vita religiosa è la manifestazione accessibile della dinamica del Selbst (conscio-inconscio) e della realtà ultima degli archetipi. Jung ha esplicitamente dichiarato che l'indagine psicologica è in grado di ...
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Letteratura e arti visive
Giorgio Patrizi
Se il Novecento può dirsi il secolo delle avanguardie - nel senso che da esse derivano le sue espressioni meglio caratterizzanti il percorso della modernità [...] l'orizzonte su cui vanno proiettati i 'vissuti' soggettivi), psicoanalisi (l'analisi delle dinamiche della psiche tra 'inconscio', 'super io' censorio e normativo, 'io' dialettico e regolatore) sono tutte dottrine da recuperare strumentalmente, non ...
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INTUIZIONE (lat. intuitio; ted. Anschauung)
Ferdinando D'Amato
È un atto conoscitivo semplice, istantaneo, sinottico; designa perciò una forma di conoscenza immediata, in contrapposto a ogni conoscenza [...] oggetto. In quanto poi l'intuizione ci mette alla presenza di quel mistero che è l'assoluta Identità, di conscio e inconscio, di subiettivo e obiettivo, di libertà e necessità, che nel mondo della natura e dello spirito ci appare scissa, meglio si ...
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Libri e futuro
Gian Arturo Ferrari
Entrata nel suo sesto secolo di vita l’editoria libraria si trova ad affrontare il più profondo rivolgimento della propria storia, tanto profondo da porne in questione [...] . I lettori di libri non rinunceranno facilmente alle proprie abitudini. L’oggetto libro e la forma libro sono archetipi dell’inconscio culturale e quindi impediranno alla psiche in cui si sono installati di abbandonarli. Dall’altra parte la comunità ...
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Tiro con l'arco
Giancarlo Casorati
La storia
Il tiro con l'arco nacque come disciplina sportiva all'inizio dell'Ottocento negli Stati Uniti, dove alcuni appassionati, attingendo alla grande tradizione [...] preparazione mentale e poneva l'accento sull'importanza del fattore legato all'inconscio; quella sovietica, fondamentalmente scettica sull'effettivo apporto dell'inconscio, indicava nel potenziamento con i pesi e nell'allenamento giornaliero nel tiro ...
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Città globali
Vittorio Gregotti
Benché molti affermino che nel nuovo secolo il fatto urbano stia radicalmente cambiando la propria natura, non si può scrivere della città del 21° sec. senza fare riferimento [...] né tutto il torto da quella degli uomini, i quali subiscono comunque il torto di venir mantenuti sia a livello conscio che inconscio in uno stato di minorità, e perciò di non avere la possibilità di identificarsi con il loro stesso interesse. Proprio ...
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Razionalità
Jon Elster
Introduzione
Il concetto di razionalità è, assieme a quello di giustizia sociale, uno dei concetti normativi fondamentali impiegati nelle scienze sociali. Intuitivamente, essere [...] sono particolarmente visibili all'osservatore. Tra le teorie proposte per spiegare tali meccanismi vi è quella freudiana dell'inconscio e quella della dissonanza cognitiva proposta da Leon Festinger. Se la teoria di Freud resta controversa, quella di ...
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Si può definire gesto qualsiasi movimento fatto con le mani, le braccia o le spalle. Ma esistono gesti pratici (quelli che si fanno per afferrare o per costruire un oggetto, aprire una porta, appoggiarsi [...] , cioè si fanno ma essendo convinti di non farli.
Un esempio di un gesto simbolico inconscio è citato da Ekman (1985) nel suo libro sulle bugie. Una studentessa sostiene un colloquio con un professore, che la tratta in modo provocatorio. Lei non ...
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CARPI DE' RESMINI, Aldo
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Nacque a Milano il 6 ott. 1886, quinto dei sette figli di Amilcare, medico condotto, e di Giuseppina de' Resmini. A dodici anni fu spettatore partecipe dei moti operai del [...] della poesia, della libertà dei valori umani: non però mai in chiave allegorica, bensì a livello quasi di inconscio come nella produzione onirica. Opere quindi decisamente surrealistiche. Il ciclo ha una sua fisionomia storica: il primo dipinto ...
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inconscio
incònscio agg. e s. m. [dal lat. tardo inconscius, comp. di in-2 e conscius «conscio»] (pl. f. -sce o -scie). – 1. agg. Di fenomeno interno (impulso, inclinazione, istinto, atto, ecc.) che non giunge a livello della coscienza; o,...
es
(o Es) 〈ès〉 pron. neutro sostantivato, ted. (propr. «ciò, esso»), usato in ital. come s. m. (e per lo più con iniziale maiuscola). – Nella teoria psicanalitica freudiana, termine – mutuato dall’opera dello psicologo ted. G. Groddeck (1866-1934),...