Psicanalista francese (Il Cairo 1927 - Parigi 2012). Uno tra i più significativi esponenti della scuola psicanalitica francese, muovendosi dalle posizioni lacaniane e sostenendo l'imprescindibile dell'apporto [...] travail du négatif, 1993; trad. it. 1996), inteso in quanto vissuto di privazione e assenza, che sostanzierebbe l'inconscio e sarebbe alla base del vissuto emozionale; ha inoltre indagato e approfondito il tema freudiano del narcisismo (Narcissisme ...
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Regista cinematografico, nato a Bobbio il 9 novembre 1939. Tra i più significativi del nostro cinema contemporaneo, B. fin dagli anni Sessanta ha costruito uno stile e una poetica caratterizzati da una [...] movimento: la ‘distanza critica’ rispetto ai ribellismi intransigenti del suo cinema precedente; l’approfondimento delle indagini sull’inconscio e sulle pulsioni profonde non solo dell’individuo, ma di un’intera società; il primato, sempre più ...
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sogno
Insieme di attività emergenti durante lo stato di sonno, caratterizzate da fenomeni percettivi di varia natura, associati a emozioni e pensieri riguardanti fatti, luoghi e persone. Il s. si attiva [...] isteriche) e quelli notturni. C.G. Jung, invece, allarga il concetto di s., leggendolo come tentativo autonomo dell’inconscio di operare una compensazione e un riequilibrio tra le diverse rappresentazioni simboliche in esso contenute. In realtà si ...
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paramnesia
Ricordo che si presenta falsato alla mente. Si distinguono fra le p.: allomnesie o illusioni della memoria, ricordi incompleti o erroneamente localizzati nel tempo e nello spazio; pseudomnesie [...] dovuta al fatto che l’esperienza attuale può riattivare, sia direttamente sia per associazione, un processo psichico inconscio, il quale pertanto sarebbe virtualmente già in atto: il ‘riconoscimento’ sarebbe dunque giustificato, ma si riferirebbe all ...
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Fondatore della psicanalisi (Freiberg, Moravia, 1856 - Londra 1939). Le sue teorie hanno avuto un enorme impatto su tutti i settori della cultura (psicologia dell'arte, della religione ecc.) e hanno influito [...] sopravvissuti dei dodici che Freud scrisse tra marzo e agosto (sulle pulsioni e i loro destini, la rimozione, l'inconscio, la teoria del sogno, il lutto e la melanconia), rappresentarono tentativi di ridefinizione di nozioni basilari: in primo luogo ...
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isteria
Quadro clinico che rientra nel gruppo delle nevrosi, caratterizzato essenzialmente da alterazioni somatiche di vario tipo in assenza di segni oggettivi di malattia. Le alterazioni sono rappresentate [...] il particolare atteggiamento di belle indifférence rispetto alla propria condizione di malattia, la quale può avere invece una inconscia funzione difensiva nei vari contesti familiari, sociali e professionali in cui si trova a vivere il paziente (il ...
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Sistema curativo delle sofferenze psichiche basato sull’uso di mezzi psicologici; la p. è suscettibile di essere condotta nei modi più disparati, ora su base empirica, ora con riferimento a concezioni [...] s’ispirano, mirano a normalizzare l’individuo aiutandolo a divenire consapevole dei fenomeni che si svolgono nel suo inconscio; elementi essenziali di questi trattamenti sono la personalità del terapeuta e il rapporto simbolico di transfert che si ...
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Alexander, Franz
Medico e psicoanalista ungherese (Budapest 1891 - Los Angeles 1964). Nel 1930, all’università di Chicago, ebbe la prima cattedra di psicoanalisi degli Stati Uniti. Sempre a Chicago fondò [...] dirigere la divisione psichiatrica al Mount Sinai Hospital di Los Angeles. Utilizzò i due concetti freudiani di «senso di colpa inconscio» e di «bisogno di punizione» per fondare una tipologia dei caratteri psichici e per spiegare l’origine di alcune ...
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Termine della filosofia scolastica, indicante la maniera di essere della realtà assoluta, che non deriva da altro il principio della sua esistenza, bensì l'ha in sé stessa: attributo tipico, perciò, della [...] divinità. Nella lingua filosofica tedesca, il termine (Aseität) fu ripreso dallo Schopenhauer e da Edoardo von Hartmann per indicare l'assoluta realtà, rispettivamente, della Volontà e dell'Inconscio. ...
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individuazione
Nella psicologia analitica di Carl G. Jung il processo, e insieme il prodotto, dell’integrazione sana della personalità attraverso il confronto dell’individuo con i propri contenuti inconsci [...] a evolversi verso una fondamentale unità, e per raggiungere l’unità tutte le istanze della psiche (Io, Sé, inconscio individuale e collettivo) devono arricchirsi, differenziarsi ed evolversi il più possibile, e consentire quindi all’individuo la ...
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inconscio
incònscio agg. e s. m. [dal lat. tardo inconscius, comp. di in-2 e conscius «conscio»] (pl. f. -sce o -scie). – 1. agg. Di fenomeno interno (impulso, inclinazione, istinto, atto, ecc.) che non giunge a livello della coscienza; o,...
es
(o Es) 〈ès〉 pron. neutro sostantivato, ted. (propr. «ciò, esso»), usato in ital. come s. m. (e per lo più con iniziale maiuscola). – Nella teoria psicanalitica freudiana, termine – mutuato dall’opera dello psicologo ted. G. Groddeck (1866-1934),...