Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] , a un’eredità filogenetica; C.G. Jung invece ha tentato di darne spiegazione mediante l’ipotesi di un ‘inconscio collettivo’ che in essi si esprimerebbe. Importanti contributi alla teoria psicanalitica del s., sulla base di suggestioni già avanzate ...
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Isteria
Silvia Vegetti Finzi
L'isteria è una forma di nevrosi caratterizzata da sintomi sensoriali e motori (accessi nervosi e convulsivi, delirio, amnesie, allucinazioni ecc.). Il termine deriva dal [...] di pari passo nella comprensione dell'isteria e nella costruzione della psicoanalisi. Concetti come inconscio, fantasma, trauma, seduzione, conflitto difensivo e rimozione, identificazione, transfert, derivano dalla psicoterapia delle isteriche ...
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Ansia
Alberto Oliverio e Marcel van den Hout
Affine all'angoscia, cui l'unisce anche l'etimologia (viene dal latino tardo anxia, derivato di anxius, "ansioso", a sua volta da angere, "stringere"), l'ansia [...] dal pensiero di Freud. Secondo l'approccio psicoanalitico freudiano, l'ansia è generata dal conflitto tra le pulsioni del desiderio inconscio e l'interdizione della norma, è un segnale di risposta delle difese dell'Io contro l'irrompere degli impulsi ...
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Ansia, depressione, stress
Umberto Galimberti
Ansia
Il termine ansia è spesso assimilato a quello di angoscia perché la distinzione terminologica è reperibile solo nelle lingue di origine latina. In [...] ha stabilito una perfetta equivalenza tra Io e coscienza e questo non gli ha consentito di prendere in considerazione le parti inconsce dell’Io che fanno i conti con l’angoscia, dall’altro perché, a suo parere, il contenuto specifico di un complesso ...
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Psiche
Riccardo Zerbetto
L'etimologia del termine psiche (dal greco ψυχή, connesso con ψύχω, "respirare, soffiare") si riconduce all'idea del 'soffio', cioè del respiro vitale; presso i greci designava [...] usa richiamare) è spesso possibile far riemergere alla superficie della coscienza fatti che la psiche aveva rimosso nelle pieghe del cosiddetto inconscio. La vicenda di Edipo, re di Tebe che si unì alla regina madre avendo rimosso il fatto che l'uomo ...
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inconscio
incònscio agg. e s. m. [dal lat. tardo inconscius, comp. di in-2 e conscius «conscio»] (pl. f. -sce o -scie). – 1. agg. Di fenomeno interno (impulso, inclinazione, istinto, atto, ecc.) che non giunge a livello della coscienza; o,...
es
(o Es) 〈ès〉 pron. neutro sostantivato, ted. (propr. «ciò, esso»), usato in ital. come s. m. (e per lo più con iniziale maiuscola). – Nella teoria psicanalitica freudiana, termine – mutuato dall’opera dello psicologo ted. G. Groddeck (1866-1934),...