Conflitto
Massimo Mori e Mario Cagossi
Conflitto (dal latino conflictus, "urto, scontro", derivato di confligere, "cozzare insieme, combattere") significa combattimento, guerra, scontro. Nozione centrale [...] sintomi di delirio, fantasie e azioni, sono in genere il risultato di un compromesso tra la motivazione conscia e i motivi inconsci, specialmente i ricordi d'infanzia ridestatisi e le spinte emotive inerenti a essi; e in un compromesso si tiene conto ...
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LAPLANCHE, Jean-Louis
Maria Rosaria Visco
Psicoanalista francese, nato a Parigi il 21 giugno 1924. Laureatosi nel 1959 alla facoltà di Medicina di Parigi con una tesi su F. Hölderlin poi pubblicata [...] indotta dallo stesso L. allora presidente della Société. Alla formula secondo cui l'inconscio è strutturato come un linguaggio egli oppone che l'inconscio è la condizione stessa del linguaggio e, successivamente, che è un "quasi-linguaggio ...
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Abitudine
Lucia Genovese e Gianni Carchia
Il termine è dal latino habitudo (da habitus, "qualità, caratteristica, aspetto", a sua volta derivato da habere, "avere, possedere"). Il nesso che lega l'abito [...] tale da essere poi ripetuto in maniera relativamente identica. Il processo di formazione delle abitudini è per gran parte inconscio: riferito dapprima alle sole attività motorie, è stato poi esteso a designare anche altri tipi di attività psichiche ...
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PERROTTI, Nicola
Alessandra Tarquini
PERROTTI, Nicola. – Nacque a Penne, in provincia di Pescara, il 22 dicembre 1897 da Massimantonio e da Emilia Rasetti.
Nel 1919, dopo aver preso congedo dal servizio [...] pagine della rivista di Croce, La Critica, Guido De Ruggiero aveva rilevato la scarsa coerenza concettuale della definizione di inconscio, sostenendo che ogni fatto psichico di cui è possibile parlare, ogni oggetto di ricerca e di riflessione, non è ...
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Percezione
Luciano Mecacci
(XXVI, p. 715)
La p. costituisce il principale processo psicologico che presenti un interesse multidisciplinare, dalla filosofia alla psicologia, dalla neurofisiologia all'intelligenza [...] it. Bologna 1989).
G. Kanizsa, N. Caramelli, L'eredità della psicologia della Gestalt, Bologna 1988.
M. Conte, A. Gennaro, Inconscio e processi cognitivi, Bologna 1989.
I. Biederman, Higher-level vision, in An invitation to cognitive science, ed. D.N ...
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Fertilità
Ettore Cittadini
Isabella Coghi
Marco Aime
Si definisce fertilità la capacità di riprodursi degli esseri viventi con conservazione delle caratteristiche di specie; la mancanza di fertilità [...] . Rispetto al problema della sterilità, può costituire un nodo patologico particolarmente pregnante il 'non-detto', il 'segreto' sepolto nell'inconscio, che può passare non elaborato dai genitori ai figli, e da questi ai figli dei figli. Per es., un ...
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Sé
Laura Boggio Gilot
In psicologia il termine Sé è usato, con una gamma di accezioni diverse, come sinonimo di personalità, di immagine che un individuo ha di sé in quanto totalità o che si forma in [...] il Sé è un tutto che non ha confini come l'Atman e come il Tao: questa totalità comprende coscienza e inconscio, quest'ultimo inclusivo della dimensione collettiva e degli archetipi universali. Il Sé quale totalità varca i confini di ciò che può ...
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Psiche
Simona Argentieri
Il sostantivo psiche è desueto e rimanda a una remota classicità o a contesti accademici, ma le parole che contengono nella radice il riferimento alla p., come psicologia, psicoanalisi, [...] essere solo una minima parte della personalità umana, come la punta dell'iceberg rispetto all'enorme massa subacquea costituita dall'inconscio, che rappresenta l'alieno dentro di noi. L'Io, secondo Freud, non è che "uno schiavo che deve servire due ...
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Transfert
Mauro La Forgia
In psicoanalisi si definisce transfert (derivato dall'inglese transfer, "trasferimento", passando per il francese transfert) il processo mediante il quale determinate rappresentazioni [...] controtransfert - che oggi si ha la tendenza a definire (seguendo Raker 1957) come l'insieme degli atteggiamenti consci e inconsci dell'analista nei confronti del paziente. L'esistenza di tale protagonista non era sfuggita a Freud, che lo aveva però ...
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Alessandra De Coro
Psicanalista italiano (Penne, Pescara, 1897 - Roma 1970). P. è da annoverare tra i fondatori della psicoanalisi in Italia. Laureato in Medicina nel 1922, diventa allievo del [...] allo studio dei fenomeni sociali. In un articolo del 1949, per esempio, mutua da Jung il concetto di inconscio collettivo per sottolineare l’influenza che la dimensione sociale ha inevitabilmente sui conflitti dell’individuo: “il suo modo di ...
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inconscio
incònscio agg. e s. m. [dal lat. tardo inconscius, comp. di in-2 e conscius «conscio»] (pl. f. -sce o -scie). – 1. agg. Di fenomeno interno (impulso, inclinazione, istinto, atto, ecc.) che non giunge a livello della coscienza; o,...
es
(o Es) 〈ès〉 pron. neutro sostantivato, ted. (propr. «ciò, esso»), usato in ital. come s. m. (e per lo più con iniziale maiuscola). – Nella teoria psicanalitica freudiana, termine – mutuato dall’opera dello psicologo ted. G. Groddeck (1866-1934),...