Pseudonimo del poligrafo spagnolo Mariano Pardo de Figueroa (Medina-Sidonia 1828 - ivi 1918), una delle figure di primo piano della letteratura spagnola del sec. 19º. Raccolse una preziosa biblioteca, [...] ricca di manoscritti e incunaboli, e si occupò, con eleganza ed erudizione, dei più svariati argomenti in un gran numero di saggi e articoli in gran parte poi raccolti in volumi (Primera, Segunda, Tercera, Cuarta, Quinta ración de artículos, 1892- ...
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Industriale statunitense (Oneonta, New York, 1850 - Filadelfia 1927), figura dominante nello sviluppo dell'energia elettrica in California. A San Marino (California) fondò la grande biblioteca che a lui [...] si intitola, ricchissima di manoscritti e di incunaboli, d'importanza massima per la letteratura anglo-sassone e unica per le fonti della storia degli Stati Uniti. Vi è annessa una pinacoteca specialmente dedicata alla pittura inglese del Settecento. ...
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FORTUNATI, Luca Antonio
Anna Modigliani
Di origine fiorentina, le notizie sulla sua vita sono esclusivamente legate all'attività che egli svolse come editore nell'ambito della tipografia romana durante [...] di Johann Schurener ed è databile come successivo al 4 apr. 1477 (Hain - Copinger, n. 1527 = n. 1573; Indice generale degli incunaboli… [IGI] I, n. 2208 e VI, p. 106). Questa è infatti la data che compare nella lettera prefatoria del F., in latino ...
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Bibliotecario svedese (Halmstad 1875 - Stoccolma 1949). Direttore della Biblioteca reale di Stoccolma (1916-40). Tra le sue pubblicazioni storiche e bibliografiche: Bokhistoriska uppsatser (11 voll., 1905-08), [...] Sveriges bibliografi intill år 1600 (1927 e segg.); curò i cataloghi degli incunaboli della Biblioteca reale di Stoccolma (1914 e segg.) e di altre biblioteche. ...
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LAUER, Georg
Paolo Veneziani
Originario di Würzburg, nacque probabilmente nella prima metà del XV secolo.
La prima indicazione della sua presenza nel mondo della tipografia romana è data dalla sottoscrizione [...] , per cui la tipografia divenne la più importante tra quelle attive a Roma.
Dal 1472 al 1481 il L. stampò ben 24 incunaboli di contenuto giuridico su un totale di 45 e nel quadriennio 1472-76 pubblicò tutti i testi del diritto canonico, ai quali si ...
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Giureconsulto e bibliofilo (n. dopo il 1554 - m. Rimini 1619); legò al comune di Rimini la sua biblioteca e il magnifico palazzo dov'è tuttora contenuta. La Gambalunghiana si arricchì poi di varî altri [...] fondi notevoli; possiede ora 2500 manoscritti, 380 incunaboli, 80.000 volumi. ...
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Banchiere e bibliofilo (Brody 1824 - Firenze 1903). Rappresentante dei Rothschild a Costantinopoli, a Torino, a Firenze, contrattò a Torino grossi prestiti che resero possibili le imprese del 1859-60. [...] Possedette in Firenze, ove si stabilì nel 1864, ricche collezioni di manoscritti, incunaboli e stampe, di cui un catalogo parziale fu pubblicato dal bibliotecario A. Roediger (1885-90). La biblioteca fu poi accresciuta dagli eredi Finaly. Buona parte ...
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MANCINELLI, Antonio
Carla Mellidi
Nacque a Velletri, nel 1452, secondogenito di Giovanni e di Angela Pesanti.
Principali fonti sul M. sono le sue stesse opere, in cui egli profuse notizie autobiografiche. [...] 10.629; Catalogue of books printed in the XVth century( now in the British Museum, V, n. 70; Indice generale degli incunaboli, nn. 6052-6093 e vol. VI, pp. 234 s.; D. Reichling, Appendices ad Hainii-Copingeri Repertorium bibliographicum, n. 1801; P.O ...
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Uomo d'affari e collezionista (Baltimora 1848 - New York 1931). Incrementò le attività finanziarie e imprenditoriali del padre William Thompson (1819-1894) e anche la collezione di pitture francesi e italiane [...] che questi aveva fondata (1850) arricchendola con pitture e sculture antiche europee, ceramiche orientali e occidentali, miniature, incunaboli, avorî, oreficerie. Legò alla città di Baltimora la collezione (che già da tempo aveva aperto al pubblico) ...
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Tipografo (n. Magonza - m. Roma 1477), operaio di I. Fust e di P. Schoeffer. Dopo l'assedio di Magonza (1462) venne in Italia, e per invito forse del cardinale Giovanni Torquemada si stabilì a Subiaco, [...] dove, con un altro tipografo, A. Pannartz, stampò tre volumi, i più antichi incunaboli italiani: il De Oratore di Cicerone (1º ott. 1465), le opere di Lattanzio (29 ott. 1465) e il De Civitate Dei di s. Agostino (12 giugno 1467). Di un quarto volume, ...
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incunabolista
(o incunabulista) s. m. e f. [der. di incunabolo (o incunabulo)] (pl. m. -i). – Studioso, bibliologo, specializzato in incunaboli; non com., chi fa collezione d’incunaboli.
incunabolo
incunàbolo (o incunàbulo) s. m. [dal lat. incunabŭla, plur., propr. «fasce», der. di cunae «culla»; la parola ha assunto il sign. bibliografico dal titolo del primo repertorio di incunaboli, di C. van Beughem: Incunabula typographiae...